Adesione automatica all’inglese per rilanciare le adesioni ai fondi pensione
Il Direttore generale del fondo pensione Previmoda (tessile, abbigliamento, sistema moda) interviene nel dibattito sul rilancio l’allargamento degli iscritti alla previdenza complementare
di Fabio Cappuccio (*)
2' di lettura
A distanza di 15 anni si ritorna a parlare di un possibile semestre di “silenzio-assenso” per rilanciare le adesioni alla previdenza complementare. Ma siamo sicuri che da solo sarà sufficiente per far capire ai lavoratori, soprattutto a quelli più giovani, della necessità di una pensione integrativa dato che nel momento in cui andranno in pensione percepiranno il 35/40% in meno dell'ultimo stipendio? Se dovessimo basarci sull'esperienza del 2007 e sui risultati degli anni successivi, la risposta sarebbe “No”; quindi, facendo tesoro di quanto accaduto in passato, sarebbe necessario affiancare a tale iniziativa una campagna informativa che favorisca nei luoghi di lavoro la diffusione di una cultura previdenziale e finanziaria.
A mio avviso per sviluppare e incentivare veramente la previdenza complementare è necessario intervenire in maniera decisa introducendo, soprattutto per i neoassunti e i giovani, l'adesione automatica al fondo pensione collettivo di riferimento con il Tfr e la quota minima di contribuzione a carico del lavoratore e dell’azienda, prevedendo la possibilità di un eventuale recesso entro un determinato periodo.
L'esperienza dell'automatic enrolment introdotta dal Governo inglese nel 2012, che prevede di ripetere l'operazione di adesione automatica (cosiddetto re-enrolment) ogni tre anni fintanto che lo stesso rimane un potenziale aderente, ha portato ad un aumento significativo del tasso di adesione alla previdenza complementare.
Un altro punto su cui riflettere e se l'adesione con il silenzio assenso del solo Tfr nel comparto Garantito, stante l'incapacità allo stato attuale di realizzare un rendimento pari al Tfr in azienda, sia sufficiente per costruire un secondo pilastro previdenziale che consenta al lavoratore di avere un tenore di vita adeguato nel momento in cui andrà in pensione.
Altri elementi per incentivare l'adesione potrebbero essere quelli legati ad un miglioramento della leva fiscale che, così come valutare la possibilità di consentire ai lavoratori trasferire al Fondo Pensione il Tfr maturato e accantonato presso l'INPS , richiesta che spesso ci troviamo ad affrontare con i nostri iscritti una volta compresi tutti i vantaggi legati all'adesione alla previdenza complementare.
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