Adesso leggere è più divertente Un’app dà voce alle fiabe digitali
L'algoritmo di eMooks associa ai libri suoni, rumori d'ambiente e musica ai contenuti in scorrimento su tablet e smartphone. Presto un polo produttivo a Trivandrum nell'India del sud
di Giampaolo Colletti
5' di lettura
Ci sono microfoni, mixer audio e sale insonorizzate, ma non siamo in una radio. Ci sono persino computer per il montaggio dei video, ma non ci troviamo in una stazione televisiva. In fondo ciò che si produce in questa azienda hi-tech della bergamasca legata ai contenuti multimediali è qualcosa di più. Perché ha a che fare con la fruizione dei consumi digitali che oggi avviene sui dispositivi mobili di smartphone e tablet.
Benvenuti in eMooks, eccellenza lombarda che con la sua applicazione dà nuova anima e voce a libri, fumetti e fiabe digitali. In parte bottega artigianale, in parte studio di produzione, in parte casa editrice evoluta. Un’identità ibrida nel segno dell’innovazione: qui nascono i nuovi ebook per un’esperienza più emozionante, più coinvolgente, più immersiva. L’intuizione è dello scrittore trentasettenne bergamasco e globetrotter Luca Tom Bilotta. Famiglia di Alzano Lombardo, in tasca una maturità classica e una laurea in giurisprudenza, un passato da giornalista sportivo ed economico e poi il successo coi thriller, destinati soprattutto al mercato americano. «Prima di scrivere libri ho seguito il calcio come cronista locale e poi tutte le notizie economiche: così sono entrato in contatto con le imprese dell’hinterland, quelle che portano da sempre l’italianità nel mondo», racconta Bilotta, oggi Ceo di eMooks.
Siamo a Torre Boldone, meno di novemila anime all’imbocco di quella Val Seriana passata tristemente alle cronache internazionali per lo tsunami della pandemia che l’ha travolta. «Ma questa è anche una terra di lavoratori, imprenditori, persone con i piedi ancorati alla propria comunità e la testa nel mondo. Ho scelto fortemente di fare impresa in Italia, pur scontrandomi con la burocrazia. Ma credo che nella terra dove sono nato ci sia un innesto di talenti che ci fa eccellere», precisa Bilotta.
La sede nell'ex stamperia
Il suo percorso imprenditoriale, legato a doppio filo al territorio, nasce però negli Stati Uniti. «Nel 2014, durante la mia permanenza in America, la visita ad una portaerei nel porto di San Diego è stata la scintilla scatenante. Mi ha colpito il percorso multisensoriale per i visitatori del tour: non solo con la vista e l’udito, ma anche con il coinvolgimento dell’olfatto», ricorda Bilotta.
Da qui l’idea: provare a trasformare l’attività di lettura in modo più appagante rispetto alla mera esperienza tradizionale legata alla carta o al digitale, rendendola più innovativa. Così prende vita eMooks. Il claim scelto non lascia adito a equivoci: amplify your emotion. Ecco allora le letture amplificate grazie ad un algoritmo brevettato a livello internazionale che permette, attraverso un’applicazione, di associare agli ebook suoni, rumori d’ambiente, musiche, colonne sonore in modo automatizzato e sincronizzato ai contenuti in scorrimento su tablet e smartphone. Il risultato è quello di trasformare la lettura in un’esperienza pluridimensionale che accende la fantasia del lettore. «È difficile definirci a livello pratico perché in fondo siamo a metà tra un audiolibro e un libro digitale e integriamo più realtà e più elementi: l’audiolibro con traccia vocale che legge un attore con una specifica composizione sonora ed effetti studiati ad hoc, integrati con disegni testuali di un ebook», racconta Bilotta.
L’headquarter a Torre Boldone si dipana in mille metri quadrati suddivisi in quattro studi di incisione audio e video, un open space e una sala conferenze: lì sono stati formati ad esempio gli insegnanti di un progetto rivoluzionario rivolto a bambini con problemi di apprendimento. Siamo in una ex stamperia grafica che nei primi anni del ‘900 era anche il cinema e teatro del paese.
«In fondo questa continuità tra linguaggio cinematografico e prodotto editoriale si legge nell’identità della nostra azienda. Ci servivano spazi importanti e al contempo isolati come questo capannone industriale, sennò il suono esterno sarebbe entrato nei prodotti che realizziamo. Ecco perché questa struttura è stata ritenuta perfetta», racconta Bilotta. Oggi la società detiene due brevetti informatici e conta una squadra di una ventina di collaboratori tra interni e indotto: nel team ci sono anche una cinquantina di disegnatori che realizzano le favole e i fumetti.
«All’inizio non avevo possibilità di arruolare tanti talenti, così siamo partiti da una decina di programmatori con uno sviluppo che è tipico delle piccole realtà. Ho iniziato di fatto con gli amici e siamo arrivati nel 2015 in fase di testing coinvolgendo software house locali», ricorda Bilotta.
Modello Netflix da Bergamo
Di strada se ne è fatta tanta: ad oggi i download totali dell’applicazione hanno raggiunto le 25mila unità e vengono realizzate due linee di prodotto in italiano e inglese: gli original, sul modello di Netflix con le storie televisive, e la linea delle licenze. «Abbiamo editor che realizzano le favole e traduttori da lingue estere all’italiano. In casa realizziamo tracce musicali visive e sonore. Mi auguro che presto i nostri fumetti vadano nel mondo: abbiamo 300 titoli, di cui ben 150 original. Con le licenze stiamo per lanciare Quarantaquattro gatti, mentre le Winx sono già nel catalogo», precisa Bilotta. Progetto glocal, quello di eMooks: il cuore è in Italia, ma sin dall’inizio si guarda al resto del mondo, con la partecipazione Web Summit di Dublino nel 2015 e i primi contatti con i fondi di investimento internazionali, anche se la scelta poi è ricaduta su business angel locali. La startup innovativa è partita con un investimento complessivo intorno ai 4 milioni di euro ed è stata spinta grazie all’ingresso di tre soci provenienti dal settore bancario. Si attinge a risorse finanziarie personali dei soci e ai fondi del Banco BPM, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e del Mediocredito Centrale Italiano. Da poco l’azienda ha siglato una joint venture con la multinazionale indiana Toonz, leader internazionale nel settore dell’intrattenimento per bambini con la produzione di film di animazione in 2D e 3D, già fornitrice di The Walt Disney Company, Netflix, BBC e Cartoon Network. Verrà aperto un nuovo polo produttivo a Trivandrum, capitale dello stato del Kerala, nel Sud dell’India. «Durante il periodo più cupo del lockdown non abbiamo utilizzato la cassa integrazione, non ci è sembrato corretto perché abbiamo pensato che ci fossero altre realtà che ne avessero maggiormente bisogno. Abbiamo invece optato per lo smart working: d’altronde per noi il lavoro è innovativo per definizione». Dei mesi più duri per la provincia bergamasca Bilotta ricorda ogni cosa. E anche come il lavoro abbia dato speranza. «Ci ha permesso di mantenere una sorta di proattività, nonostante le notizie devastanti che coinvolgevano la comunità. Ora guardiamo ai mercati internazionali: siamo in beta test in quello inglese e lì inizieremo da gennaio 2021. Siamo già in India e nei piani arriveremo negli Stati Uniti e in Canada nel 2022», precisa Bilotta. Ancora una volta partendo dal territorio si guarda molto lontano.
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