Adriano Pedrosa è il curatore della Biennale Arte 2024
La manifestazione si svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre e sarà curata dal direttore artistico del Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand in Brasile
di Marilena Pirrelli
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Si continua a guardare all’America Latina in laguna. Il Cda della Biennale di Venezia su proposta del presidente Roberto Cicutto, ha nominato Adriano Pedrosa direttore del Settore Arti Visive, con l’incarico di curare la 60ª Esposizione Internazionale d'Arte e ha definito le date: da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre 2024 (pre-apertura 17-19 aprile).
Adriano Pedrosa è dal 2014 il direttore artistico del Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand – MASP, in Brasile. È stato curatore aggiunto della 24ª Bienal de São Paulo (1998), curatore responsabile delle mostre e delle collezioni al Museu de Arte da Pampulha, Belo Horizonte (2000-2003), co-curatore della 27ª Bienal de São Paulo (2006), curatore di InSite_05 (San Diego Museum of Art, Centro Cultural Tijuana, 2005), direttore artistico della 2ª Trienal de San Juan (2009), curatore del 31° Panorama da Arte Brasileira-Mamõyaguara opá mamõ pupé (Museu de Arte Moderna, San Paulo, 2009), co-curatore della 12ª Biennale di Istanbul, curatore del Padiglione di San Paolo alla 9ª Biennale di Shanghai (2012).
Al MASP Pedrosa ha curato numerose mostre, tra cui le personali dedicate ai lavori di Tarsila do Amaral, Anna Bella Geiger, Ione Saldanha, Maria Auxiliadora, Gertrudes Altschul, Beatriz Milhazes, Wanda Pimentel e Hélio Oiticia, così come il ciclo di mostre dedicate a Storie diverse: «Histories of Childhood» (2016), «Histories of Sexuality» (2017), «Afro Atlantic Histories» (2018), «Women's Histories», «Feminist Histories» (2019), «Histories of Dance» (2020), «Brazilian Histories» (2022). È stato premiato con il 2023 Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence, conferitogli dal Central for Curatorial Studies del Bard College di New York.
Pedrosa è laureato in legge alla Universidade Estadual di Rio de Janeiro e ha conseguito un master in Arte e scrittura critica al California Institute of the Arts. I suoi scritti sono stati pubblicati, tra gli altri, in Arte y Parte (Santander), Artforum (New York), Art Nexus (Bogotá), Bomb (New York), Exit (Madrid), Flash Art (Milano), Frieze (Londra), Lapiz (Madrid), Manifesta Journal (Amsterdam), Mousse (Milano), Parkett (Zurigo), The Exhibitionist (Berlino).
“La scelta di Adriano Pedrosa come curatore della 60. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia è il frutto di un processo partito dall'esperienza maturata con il lavoro fatto da Cecilia Alemani – ha dichiarato il presidente Cicutto –. Ritengo fondamentale partire da quanto emerge dalla Mostra precedente (è successo anche con la nomina di Lesley Lokko, dopo la Mostra Internazionale di Architettura curata da Hashim Sarkis) per orientarci nella scelta successiva. Pedrosa, stimato curatore e direttore dell'importante Museo de Arte de São Paulo (realizzato dall'architetta italiana Lina Bo Bardi), è conosciuto per competenza e originalità nel concepire le sue mostre con occhio attento alla contemporaneità, muovendosi da un punto di osservazione del mondo che non può prescindere dalla natura del proprio luogo di appartenenza. Questo, anziché restringere la sua visione, la estende a un confronto indispensabile perché oggi sempre di più la Biennale affronti l'arte contemporanea non per farne un catalogo dell'esistente ma per dare forma a contraddizioni, dialoghi, apparentamenti senza i quali l'arte rimarrebbe una enclave priva di linfa»
Da parte sua Pedrosa ha commentato:“Sono onorato e riconoscente per questo prestigioso incarico, soprattutto come primo latino-americano a curare l'Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, e di fatto il primo a risiedere nell’emisfero sud del mondo. La Biennale è sicuramente la piattaforma più importante per l’arte contemporanea nel mondo, ed è per me una sfida entusiasmante e una responsabilità intraprendere questo progetto.”
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