ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPagamenti digitali

Adyen continua la discesa ad Amsterdam, gli analisti tagliano il giudizio

di Giuliana Licini

(REUTERS)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Dopo il crollo della vigilia, Adyen continua a perdere terreno alla Borsa di Amsterdam. Reduce dal -39% accusato giovedì 17 agosto per avere mancato le attese sui conti semestrali, il titolo della società di pagamenti di circa 3 punti percentuali, dopo essere calato al minimo dall’aprile 2020 di 838 euro nelle prime fasi della mattinata, contro i 1.609 euro segnati una settimana fa. Secondo gli operatori, il mercato continua ad essere preoccupato per la valutazione di Adyen. La caduta del titolo «si spiega con il fatto che le attese sui conti erano molto più alte. Gli analisti si aspettavano che Adyen andasse molto meglio in questo contesto di mercato difficile», notano gli esperti di Jefferies, aggiungendo che «quando questo accade e vengono messi in questione i multipli, ciò provoca alcuni giorni di vendite». Nel giorno peggiore dalla sua entrata in Borsa nel 2018, giovedì Adyen ha lasciato sul terreno 17,8 miliardi di euro di capitalizzazione, con una caduta forte fin dalle prime fasi della seduta e via via più precipitosa, tanto che un operatore ha definito le vendite pomeridiane «apocalittiche». Ad innescare il crollo è stato l’andamento nettamente sotto le attese nel primo semestre motivato con la forte concorrenza negli Stati Uniti e i maggiori costi legati all’assunzione di nuovo personale.

Secondo Refinitiv Datastream, Adyen aveva un valore di impresa di 43 volte i suoi utili. Questo numero va confrontato con le 12,7 volte della francese Worldline e le 8,8 volte di Nexi. «La sua valorizzazione era francamente molto superiore a quella dei suoi concorrenti e questo non era problema nel momento in cui le cose andavano bene», commentano un gestore della svizzera Zest Sa. Il flop di giovedì «ha mostrato delle crepe nelle prospettive di crescita della società. La reazione del prezzo del titolo è stata giustificata? Probabilmente, considerando l’elevato premio di valutazione rispetto ai concorrenti», aggiunge il gestore. Intanto molti analisti hanno tagliato consigli e obiettivo di prezzo sul titolo. Tra gli altri, Autonomous Research è passato da ‘overperform’ a ‘neutrale’ con un target price di 947 euro da 1.929 euro. Berenberg da ‘acquistare’ è passato a ‘conservare’ e punta ora a 1.095 euro dai precedenti 1.950. Deutsche Bank ha mantenuto la raccomandazione di acquisto ma con un prezzo indicativo di 1.325 euro dai precedenti 1.750. Bryan Garnier è passato da ‘neutrale’ a ‘vendere’ con un prezzo di 880 euro da 1.400. Jp Morgan mantiene la sua raccomandazione di ‘sovraponderare’, ma con un target price ridotto da 1.850 a 1.500 euro. Anche Oddo Bhf conferma l’’overperform’, ma taglia il prezzo indicativo a 1.250 euro da 1.900. Susquehanna mantiene il giudizio ‘neutrale’, abbassando il target price a 776 euro da 1.500.

Loading...
Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti