Video confronto con Vestager

Aerei, ecco come funzionerà il fondo biglietti salva Alitalia

Il governo vara un fondo di 100 milioni di euro: verrà costituito con un decreto legge che dovrebbe essere approvato dal Cdm

di Gianni Dragoni

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2' di lettura

Arriva il fondo biglietti salva Alitalia. É  la proposta del governo alla Ue per superare l’ultimo ostacolo al piano di salvataggio della compagnia e far decollare Ita, la nuova società pubblica. Il fondo avrà una dotazione di 100 milioni di euro. Verrà costituito con un decreto legge che dovrebbe essere approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

Il videoconfronto di Giorgetti e Franco con Vestager

Stasera alle 19 c’è stato il videoconfronto tra i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’Economia, Daniele Franco, da Roma, con l’eurocommissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager a Bruxelles. Prima del videoconfronto le decisioni del Consiglio dei ministri.

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Il divieto di Vestager

La commissaria danese ha insistito sul principio che i biglietti prevenduti di Alitalia non potranno essere usati per volare con Ita, per rispettare il principio della “discontinuità economica”.

Il fondo biglietti

Nel decreto legge oggi all’esame del governo, che prevede misure su cashback e licenziamenti, è prevista la costituzione di un fondo per i biglietti «prevenduti ma non volati» di Alitalia, dotato di 100 milioni di euro. La soluzione è suggerita dal Mise per superare l’ultimo grosso ostacolo posto da Bruxelles al piano per la nascita di Ita.

Penalizzazione per Alitalia

Questa regola penalizza Ita, che partirebbe con un buco nei ricavi, perché ora non può vendere biglietti. Ma soprattutto penalizza l’Alitalia commissariata. Perché i potenziali clienti sono scoraggiati dal comprare biglietti per voli oltre l’estate, perché non sanno fino a quando Alitalia volerà. Ad avvantaggiarsene sono i concorrenti.

Rimborso del biglietto o voucher

Il nuovo fondo sarà separato da Alitalia. Giorgetti e Franco proporranno alla Ue questa soluzione: utilizzare il fondo pubblico per consentire ai clienti che hanno acquistato biglietti Alitalia, nel momento in cui la compagnia non volerà più, o di farseli rimborsare dal fondo, oppure di avere un “voucher” per ottenere biglietti di altri vettori per la stessa destinazione e alle stesse condizioni.

La conversione dal biglietto Alitalia a un’altra compagnia

Se per esempio un cliente avesse comprato un biglietto per un volo Roma-Barcellona o Milano-Parigi, avrebbe diritto di utilizzarlo per essere “riprotetto” sul volo di un’altra compagnia, come Lufthansa, Iberia o British Airways o altre ancora, senza pagare somme aggiuntive. Un’eventuale differenza di prezzo sarebbe coperta dal fondo. La possibilità di ottenere un biglietto alternativo dipende naturalmente dall’esistenza di una rotta analoga fatta da un altro vettore.

Proroga della restituzione del prestito

Nel decreto verrà inoltre prorogata di sei mesi, fino al 31 dicembre 2021 la scadenza per il rimborso dell’ultimo prestito statale ad Alitalia di 400 milioni, erogato a fine 2019. Soldi già bruciati dalle perdite.

I primi voli di Ita il 15 novembre

Se la risposta di Bruxelles sarà positiva, i primi voli della nuova Alitalia potrebbero decollare il prossimo 15 novembre. É  questa la data prevista per l’avvio dell’attività di Ita, secondo fonti confidenziali. Naturalmente a condizione che la Commissione europea approvi il piano della società, che prevede iniezioni di capitale dello Stato fino a 3 miliardi di euro.

I tagli alla flotta e gli esuberi

Un punto di domanda rimane sulla dimensione che Ita avrà al decollo. L’ultima versione del piano conosciuta prevede 47 aerei passeggeri, metà della flotta attuale, vorrebbe dire un organico di 3.000-3.500 dipendenti sugli oltre 10mila di Alitalia. La flotta e i dipendenti dovrebbero aumentare da marzo 2022. I sindacati sono in allarme per i potenziali esuberi, che sarebbero consistenti.

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