Trasporto aereo

Aerei, il traffico cargo continua a crescere. Per i passeggeri Iata prevede ritorno ai livelli pre-Covid nel 2024

Il traffico merci in gennaio è aumentato del 2,7% rispetto a gennaio 2021. I passeggeri l’anno scorso sono stati il 47% rispetto al 2019

di Gianni Dragoni

(AFP)

2' di lettura

È proseguita anche in gennaio la crescita del traffico merci per via aerea. Il traffico cargo mondiale è aumentato del 2,7% rispetto a gennaio 2021, in termini di tonnellate cargo per chilometri (Ctk). Lo ha comunicato la Iata, associazione mondiale delle compagnie aeree, osservando che il ritmo di incremento è diminuito rispetto a dicembre, quando la crescita era stata del 9,3 per cento. La domanda comunque è sostenuta. La Iata ha ripreso la pubblicazione dei confronti con l’anno precedente, non più con il livello pre Covid (2019), che per il cargo era già stato superato l’anno scorso. Per i passeggeri la Iata stima che solo nel 2024 il traffico tornerà ai livelli precedenti la pandemia, con 4 miliardi di passeggeri, che sarebbero il 103% rispetto al totale del 2019.

Impatto negativo della guerra

L’associazione dei vettori dice che «il conflitto della Russia contro l’Ucraina avrà un impatto negativo sul cargo aereo. Le chiusure di spazi aerei bloccheranno la connettività diretta per molti mercati connessi alla Russia. In generale, ci si aspetta che l’impatto sui mercati globali sia basso in quanto le merci trasportate per, da, all’interno della Russia hanno inciso solo sullo 0,6% del cargo globale trasportato nel 2021».

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In Russia e Ucraina molte compagnie merci

La Iata fa notare che «molte compagnie specializzate nel cargo sono registrate in Russia e Ucraina, in particolare quelle coinvolte con attività molto pesanti».

Le differenze tra continenti: in Europa +7%

L’andamento del mercato varia molto secondo le aree geografiche. In Asia-Pacifico in gennaio c’è stato un aumento del volume trasportato del 4,9%, in Africa del 12,4%, mentre in Europa è stato il 7% e in America Latina l’11,9 per cento. Invece il traffico cargo è diminuito rispetto a gennaio 2021 nel Medio Oriente (-4,6%) e in Nord America (-1,2%).

Passeggeri tornati al 47% del livello pre-Covid

Il traffico passeggeri secondo la Iata nel 2021 ha raggiunto un numero di viaggiatori pari al 47% dei livelli del 2019. Si prevede che aumenti all’83% nel 2022, al 94% nel 2023, al 103% nel 2024 e al 111% nel 2025. Questo è «uno scenario leggermente più ottimistico di breve termine rispetto a novembre 2021, basato sul progressivo allentamento di restrizioni di viaggio in molti mercati». Ci sono stati miglioramenti nei principali mercati Nord Atlantico e all’interno dell’Europa.

Nel domestico recuperato il 61%, nell’internazionale solo il 27%

Il traffico domestico nel 2021 ha visto un numero di passeggeri pari al 61% del 2019, l’internazionale solo il 27 per cento.

Non calcolato l’impatto della guerra

La previsione sui passeggeri non calcola l’impatto del conflitto Russia-Ucraina. «È troppo presto _ dice la Iata _ per stimare quali saranno le conseguenze di breve periodo per l’aviazione, ma è chiaro che ci sono rischi di perdita di traffico, in particolare in mercati con esposizione al conflitto».

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