Aeroporti, stop del tribunale alla fusione degli scali del Nord Sardegna
Il progetto di fusione degli aeroporti del Nord Sardegna, Alghero e Olbia, è stato sospeso. L’assessore regionale ai Trasporti Antonio Moro: «È arrivata la sentenza del tribunale civile di Cagliari, sezione specializzata per le imprese»
di Davide Madeddu
I punti chiave
3' di lettura
Nella strada per la società unica che dovrebbe gestire i tre aeroporti della Sardegna e a cui partecipa F2i c'è un nuovo ostacolo: lo stop, momentaneo, da parte del tribunale di Cagliari alla fusione degli aeroporti del nord dell'Isola, ossia Alghero e Olbia, con la costituzione della Nord Sardegna aeroporti.
L'annuncio in Consiglio regionale
A comunicare la decisione del tribunale è stato l’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, nel corso del Consiglio regionale. «È arrivata qualche minuto fa la sentenza del tribunale civile di Cagliari, sezione specializzata per le imprese – ha detto – cui ci siamo rivolti per difendere le ragioni della Sardegna. Il giudice Nicola Caschili ha sospeso gli effetti della delibera di approvazione del progetto di fusione assunti dall’assemblea straordinaria di Sogeaal in data 29 maggio 2023. L’udienza di merito è fissata a metà gennaio, fino ad allora gli effetti della procedura sono sospesi».
Il primo tassello del progetto
La decisione del tribunale riguarda la prima fase del progetto avviato a marzo scorso quando i consigli di amministrazione di Geasar e Sogeaal le aziende che si occupano della gestione degli scali Costa Smeralda di Olbia e Riviera del Corallo di Alghero, hanno dato il via libera alla nascita della nuova società: la Nord Sardegna aeroporti. L’operazione, condotta dal socio di maggioranza di entrambi gli aeroporti, la F2i Ligantia, prevede un assetto azionario con F2i che avrà il 79,25% delle quote mentre il resto sarà diviso tra gli azionisti pubblici: le Camere di Commercio di Sassari (9,38%) e di Nuoro (7,89%), la Regione Sardegna (2,93%) e la Sfirs (0,36%). Una decisione contestata dalla Regione, e anche da altri soggetti, contro cui l’amministrazione pubblica ha deciso di seguire la via giudiziaria.
La Regione rivendica maggiore spazio
Secondo la Regione nel progetto di fusione non viene assicurato un peso adeguato nella partecipazione azionaria. Per F2i, invece, la presenza pubblica della Regione, con le Camere di commercio e la Sfris, supera il 20%. L'ingresso di Cagliari Elmas nella partita è pronto a inserirsi anche lo scalo di Cagliari Elmas. È cronaca dei giorni scorsi, infatti, il via libera da parte della Camera di Commercio di Cagliari e Oristano alla delibera al piano di integrazione degli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero, attraverso la creazione di una Holding con la società Ligantia e con la Fondazione Sardegna.
In attesa del giudizio di merito
Lo stop del giudice di Cagliari contro il provvedimento di fusione delle società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia arriva a due settimane dalla data in cui le delibere di Geasar e Sogeaal di fine maggio sarebbero state efficaci, con la nascita ufficiale della Nord Sardegna Aeroporti. Ora si attende il giudizio di merito previsto per gennaio 2024. «Fino ad allora – ha sottolineato l'assessore – gli effetti della procedura sono sospesi».
I sindacati chiedono chiarezza
Intanto dalle organizzazioni sindacali arriva una richiesta di chiarezza sul futuro degli scali. «Ci chiediamo ora quale sia il piano industriale della Giunta per l’aeroporto Riviera del Corallo – commentano Michele Palenzona e Gianluca Langiu, segretari della Fit Cisl – visto che si sta giocando sulla pelle di 220 lavoratori dello scalo». Per Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Trasporti, la sospensione «rallenta tutto e rischia di far perdere alla Sardegna una grande opportunità perché si rallenta un processo che ha come obiettivo quello di rilanciare un intero sistema». Il modo? «Con l'unione delle due aziende del nord prima e l'ingresso di Cagliari Elmas poi - aggiunge- le compagnie avrebbero un peso e una forza nella contrattazione con le compagnie aeree molto superiore a quello di oggi. Ed è quello che serve per rilanciare il settore».
loading...