Accoglienza

Affitti brevi, Aigab: «Sì a far emergere il sommerso. No a nuovi carichi burocratici»

Gli operatori dello short rent contro i nuovi adempimenti di comunicazione dei dati personali, dei contratti e degli immobili locati previsti dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 17 marzo 2022 ed entrato in vigore quest’anno

di Laura Cavestri

3' di lettura

Si alle misure che contrastano il “nero”, ma senza appesantire e complicare la burocrazia. Lo chiede l’Aigab, l’associazione che rappresenta i proprietari che operano i operatori degli affitti “brevi” davanti ai nuovi adempimenti di comunicazione dei dati personali, dei contratti e degli immobili locati previsti dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 17 marzo 2022. Da quest’anno, infatti, è entrato in vigore l’obbligo di comunicare all’Agenzia, tramite i servizi telematici, l’anno di locazione e i dati catastali dell’appartamento affittato. Comunicazione da effettuare entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di stipula del contratto.

La posizione di Aigab

«Accogliamo con favore – dicnono i vertici di Aigab – ogni misura volta a favorire l’emersione del settore in cui operiamo con le nostre aziende in maniera professionale contribuendo in maniera rilevante a produrre occupazione, rilancio delle economie locali ed indotto grazie all'incoming di viaggiatori alto spendenti che accogliamo nelle case che gestiamo in tutta Italia, ma invitiamo il Legislatore e l’Agenzia delle Entrate a varare norme che semplifichino le procedure già esistenti anziché complicarle ulteriormente.La compilazione delle Certificazioni Uniche e dei report richiesti dalla normativa è un carico di lavoro abnorme per i property manager e va espletato in modalità quasi completamente manuale, senza possibilità di usare tracciati o software standard».

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Se gli adempimenti – sottolineano gli addetti ai lavori – rispondono ad una ratio corretta, cioè porre fine alla concorrenza sleale di chi opera senza rispettare gli adempimenti fiscali e normativi previsti dalla legge, « al tempo stesso riteniamo inaccettabile aumentare il carico di lavoro ed i relativi costi degli operatori che da sempre agiscono secondo la legge. E per i property manager meno strutturati le novità sono ancora più impattanti se si pensa che per adempiere alle ultime misure introdotte dalle Entrate debba fermare il suo team per giorni e giorni ed essere certo che le procedure vengano naturalmente seguite alla perfezione, anche per non incorrere in sanzioni e penali pesanti».

Cosa dichiarare e chi lo deve fare

Nello specifico il riferimento è ai contratti di affitto per abitazioni non superiori a 30 giorni, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d'impresa, anche se includono la fornitura di biancheria e la pulizia della casa. A questi, sono equiparati anche i contratti di sublocazione e concessione in godimento a terzi, a titolo oneroso, purché siano stipulati sempre da persone fisiche.
I dati catastali servono a individuare, con maggior precisione, le caratteristiche del contratto, il periodo di locazione e a identificare esattamente l’immobile nel caso di più contratti relativi a uno stesso proprietario per eventuali verifiche sull’unità immobiliare in base al catasto edilizio urbano e sugli intestatari.

I dati da inseriti nella comunicazione sono: nome, cognome e codice fiscale del locatore; durata del contratto; indirizzo dell’immobile locato; importo del corrispettivo lordo; anno di riferimento; dati catastali dell’immobile locato. In caso di contratti relativi allo stesso immobile e stipulati dallo stesso locatore, la comunicazione dei dati può avvenire anche in forma aggregata. La dichiarazione dovrà essere effettuata da coloro che operano in qualità di sostituti d’imposta e quindi applicano la ritenuta del 21% sui canoni di locazione e i corrispettivi tramite la Certificazione Unica.Tutti gli altri, invece, dovranno effettuare le debite comunicazioni attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell'anno successivo alla data di firma e stipula del contratto.


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