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Agcom, stretta sulla pirateria video e blocco dei siti fuorilegge in 30 minuti

L’Autorità si prepara a dare il via a una modifica del Regolamento sulla tutela del diritto d’autore online con riduzione dei tempi di intervento per disabilitare l’accesso a contenuti illleciti

di Andrea Biondi

L’obiettivo è fermare i siti pirata che trasmettono eventi sportivi

2' di lettura

Non più tre giorni, ma un intervento quasi in tempo reale, per fermare i siti pirata che trasmettono eventi sportivi live. Il blocco dovrà intervenire in massimo 30 minuti.

Agcom si prepara a una stretta contro la pirateria audiovisiva online. Un giro di vite che arriverà attraverso la modifica del regolamento di cui alla Delibera 680/13/CONS del 12 dicembre 2013, che si prepara a essere messa in consultazione.

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Alla fine il risultato è il medesimo cui tendeva uno degli emendamenti Lotito (il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia) alla manovra. Lì si chiedeva all’Autorità di prodigarsi per arrivare a mettere in campo una misura come questa. Evidentemente Agcom ci stava però già lavorando. E la modifica al Regolamento sulla tutela del copyright online appare ora come punto all’ordine del giorno della riunione di domani, mercoledì 14 dicembre 2022, del Consiglio.

L’elenco degli argomenti da discutere è nutrito e non è escluso che per chiudere il cerchio si debba andare alla riunione successiva del 21 dicembre. A ogni modo la modifica al “Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70” è pronta ad arrivare sul tavolo del Consiglio con relatore che, a quanto risulta al Sole 24 Ore, sarà il commissario Massimiliano Capitanio.

Del resto è lo stesso Capitanio a essere stato promotore, nella passata legislatura alla Camera, di una proposta di legge che ora verrà nuovamente discussa nelle Commissioni VII e IX. In questa proposta oltre alle misure per combattere la pirateria, altre novità riguardano il contrasto al camcording (le registrazioni fatte in sale cinematografiche o laddove si svolgano gli eventi) e il tracciamento dei pagamenti online per contrastare le organizzazioni criminali. Nell’ultimo rapporto Fapav-Ipsos è stato stimato che nel 2021 il danno legato alla pirateria di eventi sportivi in diretta è consistito in 11 milioni di fruizioni perse e perdita di fatturato pari a 267 milioni di euro.

Già nel 2018 il Regolamento dell’Autorità era stato integrato con la possibilità di emanare provvedimenti cautelari qualora la violazione risultasse manifesta e sussistendo la minaccia di un pregiudizio imminente, grave e irreparabile per i titolari dei diritti. Tuttavia, se si parla di eventi sportivi live, i tempi di implementazione risultano ben poco incisivi considerando quanto stabilito dall’articolo 9-bis del Regolamento e cioè che l’ordine cautelare deve essere adottato da Agcom entro tre giorni dalla ricezione della segnalazione e che i destinatari dell’ordine (gli Isp e quindi i vari Tim, Vodafone, ecc.) devono eseguirlo entro 48 ore.

La modifica al Regolamento sarà sottoposta a consultazione pubblica prima della sua adozione. Ed è comunque chiaro che sarà necessaria l’implementazione di una piattaforma tecnologica che dovrà consentire ai titolari dei diritti, sotto la propria responsabilità, di segnalare ad Agcom i siti pirata con immediata risposta, poi, dell’Autorità tenuta a inoltrare l’ordine tempestivamente tramite la medesima piattaforma ai provider. I quali, a quel punto, saranno a loro volta tenuti all’immediata disabilitazione (e comunque non oltre i 30 minuti dalla ricezione). L’implementazione (e i costi per i provider) saranno un nodo da sciogliere non da poco.

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