Agricoltura e biotech, un settore a forte presenza di startup e investitori
È di 800 milioni di euro il fatturato delle attività biotecnologiche in ambito agricolo in Italia. Il ruolo delle iniziative imprenditoriali e dei fondi venture
di Daniela Russo
I punti chiave
2' di lettura
La produzione di bio-agrofarmaci, biostimolanti e biofertilizzanti, le attività di miglioramento genetico di varietà vegetali, sono aree destinate a fornire soluzioni biotecnologiche ai rispettivi comparti produttivi agro-zootecnici, sempre più attenti a sistemi innovativi e sostenibili. Nel 2020, secondo il report BioinItaly 2022, realizzato da Federchimica Assobiotec ed Enea, il fatturato delle realtà biotecnologiche attive in ambito agricoltura e zootecnica sfiora gli 800 milioni di euro, +4% rispetto al 2015. Da segnalare inoltre, sempre dal rapporto BioinItaly, che le startup innovative nel settore agricoltura e zootecnica sono il 12,7% del totale.
Il parere degli investitori
«L’Italia – commenta Joško Bobanović, partner Industrial Biotechnology Funds Sofinnova Partners – si caratterizza per un impegno importante nelle attività di ricerca, che non si traduce però in un numero equivalente di startup. Gruppi come Versalis e Novamont rappresentano delle eccellenze in Europa, ma le attività impegnate nella ricerca sono di più rispetto a quelle produttive. Uno scenario simile a quello tedesco. Diverso, invece, il panorama di Francia, Benelux e Danimarca, mercati floridi e promettenti».
Sofinnova Partners è una delle principali società di venture capital specializzata nelle scienze della vita che supporta circa 70 aziende, principalmente in Europa e in Nord America. Ha sviluppato sei strategie di investimento, tra cui Sofinnova Partners’ Industrial Biotechnology Strategy, che investe in aziende in fase iniziale e che applicano le biotecnologie per avere un impatto ambientale positivo nei settori agricolo, alimentare, chimico e dei materiali.
Il caso Elicit Plant
Tra le società in cui Sofinnova Partners ha scelto di investire c’è, ad esempio, la francese Elicit Plant, azienda di biotecnologie agrarie specializzata nella resistenza delle colture allo stress idrico basata su una piattaforma tecnologica a base di fitosteroli. È di poche settimane fa l’annuncio relativo alla conclusione di una sperimentazione su larga scala in Europa, Nord e Sud America, del prodotto BEST-a Maïs, che incrementa la resistenza delle piante alla siccità, che ha fatto registrare un incremento di produttività delle colture di mais del 12 per cento.
Sono più di 20 le startup europee e nordamericane partecipate da Soffinova Partners, «si tratta di realtà che hanno sviluppato soluzioni tecnologiche – aggiunge Bobanović –, ma non hanno ancora individuato il mercato di riferimento. È in questa fase che le supportiamo. Tra le startup a cui guardiamo con maggiore interesse ci sono quelle del climatech, impegnate nello sviluppo di tecnologie per il clima. L’innovazione è un punto di forza importante perché si traduce in proprietà intellettuale e brevetti. Nelle scelte di investimento, valutiamo anche il team che lavora ai progetti e l'impatto ambientale, a lungo termine, che deriva dalle soluzioni proposte».
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