Aigis Banca in liquidazione, le attività passano a Ifis
Dal Fondo interbancario un paracadute da 48,8 milioni
di Redazione Finanza
2' di lettura
Aigis Banca è stata posta in liquidazione coatta amministrativa dal Ministero dell'economia e delle finanze. La Banca d'Italia, che ha nominato il Commissario liquidatore, ha approvato la cessione di attività, passività e rapporti giuridici della stessa in favore di Banca Ifis. Il commissario di Aigis Banca oggi ha stipulato con Banca Ifis l'atto di cessione definitivo.
Lo fa sapere Banca Ifis, comunicando che sono stati condivisi con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi i termini e le condizioni dell'intervento volto a garantire i depositanti di Aigis Banca. «L'intervento di Banca Ifis permette di evitare le gravi conseguenze sociali ed economiche determinate dalla situazione che si è creata in Aigis Banca, in conseguenza dell'esposizione di quest'ultima verso Greensill Bank AG, da marzo 2021 in procedura di insolvenza. L'intervento di Banca Ifis avverrà tutelando i risparmi dei clienti retail, garantendo la continuità dei finanziamenti alle imprese e salvaguardando l'occupazione delle persone che ci lavorano», spiega l'a.d. di Banca Ifis Frederik Geertman. Si tratta della prima operazione sotto la guida dell'a.d. nominato a fine aprile, che aggiunge: «Aigis Banca è focalizzata sul credito alle piccole e medie imprese ed effettua raccolta attraverso conti correnti remunerati e conti deposito. La similitudine con le attività di Banca Ifis ci consentirà di gestire in maniera efficace il processo di integrazione».
Nel quadro dell'intervento, il Fondo interbancario metterà a disposizione risorse per l'importo complessivo di 48,8 milioni, importo che ricomprende la dotazione di cassa per lo svolgimento della liquidazione coatta amministrativa (euro 1,2 milioni) e il rilascio di garanzie sul portafoglio crediti (euro 9 milioni). «Con tale operazione il Fondo, con spirito di responsabilità, ha ancora una volta fornito il proprio contributo a salvaguardia dell'impresa bancaria, a tutela dei depositanti e degli altri creditori, evitando soluzioni disgregative», sottolinea il presidente, Salvatore Maccarone.
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