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Air France-Klm ritorna in utile nel 2022 e decolla alla Borsa di Parigi

Oltre 700 milioni di profitti a fronte delle perdite per 3,3 miliardi di un anno fa, fatturato record nel quarto trimestre

di Giuliana Licini

(AFP)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Air France-Klm vola alla Borsa di Parigi, grazie al ritorno all’utile nel 2022, con un fatturato record nel quarto trimestre e un risultato operativo migliore delle attese. Il titolo del vettore franco-olandese è arrivato a guadagnare quasi il 10%, mentre l’indice CAC 40 è in calo.

Fatturato da 7,1 miliardi di euro nel IV trimestre

Sulla spinta della forte domanda di viaggi aerei dopo anni di restrizioni e chiusure delle frontiere, lo scorso anno Air France-Klm ha registrato un balzo del fatturato dell’84% a 26,4 miliardi, realizzando un utile netto di competenza di 728 milioni contro la perdita di 3,3 miliardi del 2021. Il quarto trimestre brilla con ricavi per 7,1 miliardi (+47%), “un livello record malgrado un contesto difficile”, sottolinea la società. L'utile operativo trimestrale, un dato molto seguito da analisti e investitori, è sceso a 134 milioni da 179 milioni, generando un margine dell'1,9%, ma è superiore alle attese. Il gruppo ha poi registrato un utile netto di 496 milioni contro una perdita di 126 milioni nel quarto trimestre del 2021. In base al consensus era attesa una perdita netta di 57 milioni, un utile operativo di 102 milioni e un fatturato di 6,89 miliardi nel trimestre. Nel 2022 i costi del personale sono diminuiti del 10% rispetto al 2019, principalmente grazie alle riduzioni dell’organico e agli aiuti governativi sui salari percepiti essenzialmente nel primo trimestre, precisa la società. La capacità del gruppo lo scorso anno è stata pari all’85% del livello del 2019 con un coefficiente di occupazione dell’84%. “Nonostante gli effetti della variante Omicron, la guerra in Ucraina, la situazione inflazionistica e le interruzioni operative nei principali aeroporti internazionali la scorsa estate, il nostro gruppo e le sue compagnie aeree sono stati in grado di catturare con successo una forte domanda di viaggi", ha dichiarato il ceo Benjamin Smith. “Chiudiamo l’anno con un risultato netto positivo, segno che abbiamo voltato la pagina del Covid e guardiamo al futuro con fiducia nella nostra capacità a fare fronte alle sfide che si presenteranno”, ha sottolineato il ceo.

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Dal 2024 capacità voli a livello pre-Covid

Il gruppo prevede una capacità del 90-95% nel primo e secondo trimestre 2023 e superiore al 95% nel secondo semestre. Per l'intero anno stima una capacità dal 95% al 100%, con il raggiungimento dei livelli del 2019 dal 2024. Quest’anno il gruppo intende nel contempo proseguire il rafforzamento del suo bilancio con il rimborso integrale dei prestiti garantiti dallo Stato (restano ancora 2,5 miliardi), come sottolinea il comunicato sui conti. Gli analisti di Citi rilevano come l’utile operativo sia stato sostenuto dalla dinamica dei prezzi nelle rotte a lungo raggio. Gli esperti di Bernstein restano pessimisti sul dossier, confermando il consiglio di 'vendere', con un obiettivo di prezzo di 1 euro.

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