AKK o Merz? Il congresso della Cdu spiegato con i numeri
di Isabella Bufacchi
4' di lettura
Nella sede ad Amburgo oggi si riuniscono 1001 delegati della Cdu - l’Unione cristiano-democratica di centrodestra - per eleggere il leader del partito. La votazione è prevista attorno alle 14 e il risultato per le 16. Se nessuno dei candidati raggiungerà al primo voto più del 50% dei consensi, si passerà subito a un secondo giro di voti per lo spareggio tra i primi due classificati. Vince il primo che supera il 50 per cento.
Sono principalmente tre gli obiettivi politici del nuovo leader: riportare la Cdu sopra il 40% dei voti, contenere l’ascesa dell’Afd sotto il 10% e dei Verdi sotto il 20 per cento. L’Spd è un partito talmente in crisi che non è nei radar della Cdu come avversario da temere in questo momento. L'Europa non è stato un grande tema della campagna elettorale dei candidati a prendere il posto della Merkel: i temi dominanti sono stati immigrazione, sicurezza, difesa, pensioni, stato sociale, innovazione.
Chi sono i 1001 delegati
I 1001 delegati sono divisi in gruppi territoriali e associazioni trasversali: Senioren-Union, Junge Union, Frauen Union (l’Unione delle Donne che ha fatto decollare la Merkel) Christlich Demokratische Arbeitnehmerschaft (rappresentanza operaia più sociale), Ost-und Mitteldeutsche Vereinigung (espulsi dall'Est e rifugiati in Germania dell'Est) Mittelstandsvereinigung o MIT (piccole imprese, artigiani), associazione dei politici nei comuni e Wirtschaftsvereinigung (business nelle alte sfere, liberali, la “casa” di Merz).
I sondaggi stamattina danno Annegret Kramp-Karrenbauer o AKK (56 anni) favorita al 47% (1% in meno rispetto a una settimana fa) mentre Friedrich Merz (63 anni) al 37% (+2%). Jens Spahn (38 anni) è molto indietro e oscilla tra il 2% e il 7 per cento.
Il declino di Angela Merkel
Angela Merkel ha guidato la Cdu per 18 anni, ha annunciato le sue dimissioni da leader lo scorso 29 ottobre, dopo il pessimo risultato delle elezioni in Assia: Cdu 27% (-11,3%) Spd 19,8% (-10,9%), Die Grünen 19,8% (+8,7%) e Afd 13,1% (+9%). Il declino della Merkel è iniziato dal 2015, dopo la decisione di aprire le frontiere con l'Austria favorendo l’ingresso di circa 1 milione di rifugiati in due anni. Merkel ha detto che resterà cancelliera fino alla fine del mandato che scade con le elezioni federali del 2021, ed è stata cancelliera finora per 13 anni: stando agli osservatori politici tedeschi, se vincerà AKK la Merkel resterà cancelliera, se vincerà Merz (suo rivale) è probabile che la Merkel lascerà la cancelleria prima del tempo, candidandosi per la presidemza del Consiglio europeo o Commissione europea.
Il declino della Cdu
Il declino della Cdu è stato cementato dal voto delle ultime elezioni federali il 24 settembre 2017: Cdu 32,9% (41,5% nel 2013); Afd 12,6% (8,6%), Verdi 8,9% (4,7%) e Spd 20,5% (25,7%). Gli ultimi sondaggi danno Cdu/Csu al 28% (l’elezione del leader della Cdu ha fatto salire i consensi dell'1%), Verdi 20%, Afd 15%, Spd 14%, Linke 9%, Fdp 9 per cento.
AKK, l'unica con il voto sopra il 40%
AKK è diventata segretario generale della Cdu il 26 febbraio di quest'anno, con l'appoggio di Angela Merkel, dopo due elezioni di successo in Saarland, il più piccolo degli Stati (800.000 votanti) al confine con la Francia. Come segretario generale del partito, AKK ha un forte vantaggio rispetto a Merz perchè è molto nota alla base del partito, ha viaggiato molto in questi mesi per farsi conoscere a livello capillare nella struttura della Cdu.
AKK è l'unica leader Cdu a livello di Land in Germania ad aver vinto le ultime elezioni regionali sopra la soglia del 40%: nel 2017 al 40,7%, in ascesa dal 35,2% del 2012 e in controtendenza rispetto al resto del Paese. AKK è entrata in politica all'età di 20 anni.
Merz, l’assenza dalla scena politica federale handicap o atout?
Merkel ha “licenziato” Merz come capo del gruppo parlamentare Cdu/Csu nel 2002. Merz ha lasciato il Bundestag nel 2009, dal 2016 è nel consiglio di sorveglianza membro del Board di BlackRock Germania; è anche partner dello studio legale Mayer Brown di Chicago, è nel board della Borsa di Francoforte e di alcune società tedesche di media grandezza, alla guida dell'associazione senza scopo di lucro per i rapporti transatlantici Atlantik-Brücke fondata nel 1952. Merz è anche il responsabile di Brexit nella Renania settentrionale-Vestfalia.
Merz è stato appoggiato pubblicamente da Wolfgang Schäuble, ex-ministro delle finanze (all’epoca della grande crisi del debito sovrano europeo) e dal 2017 presidente del Parlamento tedesco. AKK è appoggiata dall'attuale ministro dell'Economia Peter Altmaier, fedelissimo della Merkel, e dal primo ministro del Schleswig-Holstein Daniel Daniel Günther.
Le sfide 2019
Le elezioni del 2019 a livello di Land e comunale preoccupano la Cdu perché hanno luogo in tre Stati della ex-Germania dell'Est dove Afd mira a superare il 20% dei consensi: Sassonia (ultime elezioni Cdu al 39% e Afd al 9,7%); Brandeburgo (ultime elezioni Cdu al 23% e Afd al 12,2%); Turingia (Cdu al 33,5% e Afd al 10,6%). Afd è entrata con seggi in tutti i Parlamenti dei 16 Länder in Germania. Altre sfide per la Cdu: elezioni europee del maggio 2019 e il cammino delle riforme europee, il rallentamento economico di Germania e il resto del mondo, Brexit e il protezionismo di Trump, l'invecchiamento della popolazione e le sfide dell'innovazione tecnologica, digitalizzazione e Industria 4.0.
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