Al Festival di Venezia arriva la carica dei «Giovani autori italiani»
di Andrea Chimento
2' di lettura
Non solo nomi affermati e grandi autori alla Mostra di Venezia: al Lido anche quest’anno trovano spazio nuovi giovani promettenti registi, grazie al concorso «I Love Gai» (l’acronimo sta per Giovani autori italiani)».
Giunta alla seconda edizione, la competizione, nata da un’iniziativa Siae in collaborazione con Light Box, vede protagonisti diciannove nomi emergenti (rigorosamente under 40) del panorama italiano: Andrea Beluto, Maurizio Forcella, Adriano Giotti, Aldo Iuliano, Massimo Loi, Gianluca Mangiasciutti, Giuseppe Francesco Maione, Manuel Marini, Gaetano Maria Mastrocinque, Giulio Mastromauro, Alessandro Porzio, Alfredo Mazzara, Pietro Pinto, Mario Piredda, Cristina Puccinelli, Marco Santi, Marta Savina, Lorenzo Sepalone e Nicola Sorcinelli.
In programma tra il 31 agosto e l’1 settembre, la competizione propone 18 cortometraggi (alcuni diretti a quattro mani) scelti per l’originalità e la freschezza. A tracciare il fil rouge dell'edizione 2017 è la tematica dell’inclusione sociale: la maggior parte dei cortometraggi finalisti racconta infatti storie al margine, sia della società che dell’attenzione, e veicola argomenti forti, quali l’identità di genere, la violenza sulle donne, le minoranze invisibili o l’amore tra disabili e diversi. Sarà una giuria di tre nomi illustri nel mondo del cinema e del video nostrano e internazionale a decretare i premiati durante la 74esimaa Mostra del Cinema di Venezia: il produttore Francesco Bonsembiante, fondatore assieme a Marco Paolini della casa di produzione Jolefilm; la direttrice artistica Géraldine Gomez, mente creativa da 12 anni del festival «Hors Pistes» del Centre Pompidou; il regista Giuseppe Piccioni, premiato sia in Italia che all’estero per i suoi lungometraggi.
Dopo Nicola Giuliano, quest’anno il selezionatore ospite è Massimo Coppola, consulente per le strategie editoriali presso la Direzione generale Rai, già direttore di «Rolling Stone». Coppola affianca Andrea Purgatori, sceneggiatore e giornalista noto per le inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo italiano, attualmente presidente di Greenpeace Italia e nel Consiglio di gestione di Siae, e Mara Sartore, personaggio eclettico del panorama culturale, già direttrice per 14 anni del festival cult di cortometraggi Circuito Off, attualmente direttrice di Lightbox, società di comunicazione e casa editrice specializzata in arte contemporanea.
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