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Al via da Brescia il roadshow di Regione Lombardia per le imprese

Oltre 100 imprenditori si sono confrontati con l'assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, e i vertici delle associazioni industriali

di Flavia Carletti

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - È partito giovedì 21 settembre da Brescia il roadshow voluto da Regione Lombardia, organizzato in collaborazione con il Gruppo 24Ore, sulle sfide e le prospettive dell’industria manifatturiera lombarda. L’iniziativa, voluta dall’assessore allo Sviluppo economico regionale, Guido Guidesi, è stata l’occasione per un confronto con gli imprenditori sulle strategie e il futuro dell’industria. Alla prima tappa del roadshow, che continuerà in altre province lombarde, hanno aderito oltre 100 imprenditori che hanno avuto un dialogo con l’assessore Guidesi e i rappresentanti delle associazioni di categoria: hanno partecipato al dibattito Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, Francesco Ferrari, presidente di Confimi Industria Lombardia, e Luigi Sabadini, Presidente Confapindustria Lombardia. L’evento si è svolto presso la Camera di Commercio di Brescia, la “casa delle imprese” perché, come sottolineato, «ormai da due anni non sono le aziende ad andare in Regione ma è la Regione che va dalle imprese».

Importante continuare a "fare sistema"

Di fronte alle nuove sfide che le imprese si trovano ad affrontare, dalle transizioni – green e digitale – alla competizione internazionale, passando per i costi di materie prime ed energia e la formazione dei lavoratori, il presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella ha sottolineato che «il rafforzamento della collaborazione con le istituzioni regionali e con tutti gli attori sociali ed economici, sulla falsariga anche dall’incontro di oggi promosso da Regione Lombardia, diventa sempre più strategico affinché questa metodologia non diventi per l’industria la nuova normalità. L’imperativo, per Confindustria Lombardia, deve essere “fare sistema” per difendere in tutte le sedi opportune chi quotidianamente crea ricchezza, benessere e posti di lavoro». Tra i temi toccati dai relatori, un punto centrale è stato quello dei tassi di interesse che «ostacolano gli investimenti» ma anche la mancanza di personale qualificato, e ancora l’aumento del caro vita che, secondo il presidente di Confimi Industria Lombardia, «inevitabilmente e correttamente porterà ad ulteriori aumenti salariali, i quali subiranno ulteriori aggravi a carico dell’impresa sul cuneo fiscale che renderanno il nostro prodotto all’export poco competitivo».

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Guidesi: «Lombardia ha la forza per competere in Europa»

La volontà degli imprenditori e in generale del sistema lombardo è comunque quella di continuare ad essere la prima regione industriale d’Europa. «La Lombardia ne è in grado – ha rivendicato Guidesi - anche in una situazione ancora complessa grazie all’ingegno dei nostri imprenditori e alla qualità dei lavoratori ma l’Europa deve permetterci di farlo cambiando atteggiamento nei confronti delle imprese lasciando alla Lombardia di raggiungere gli obiettivi imposti dalla Commissione europa attraverso la neutralità tecnologica, non c’è alternativa». Una posizione condivisa dai vertici delle associazioni soprattutto se il sistema lombardo continuerà a lavorare compatto, come avviene ormai da circa tre anni, e parlare «ad una voce unica» che «renderà la posizione della Lombardia più forte sui tavoli nazionali ed europei», ha continuato Guidesi, lanciando anche la proposta di una alleanza tra la Lombardia e le altre regioni motori dell’economia continentale per avere risposte più concrete da Bruxelles.

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