Al via il carrello tricolore, Roma e Torino al top per adesion. Ma la partenza è lenta
Diversi supermercati di Roma, pr avendo aderito all’iniziativa, non sono ancora partiti ufficialmente con le vendite a prezzi calmierati, in assenza della cartellonistica dalla sede centrale .«In settimana sicuramente saremo pronti» assicurano
I punti chiave
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Con oltre mille punti vendita, Roma e Torino sono le città con il maggior numero di adesioni al ’Trimestre anti-inflazione’, che prende il via da oggi in tutta Italia. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che promuove l’iniziativa per tutelare il potere d’acquisto dei cittadini che fino a fine anno coinvolgerà i punti vendita aderenti con un paniere di prodotti a prezzi calmierati, facilmente riconoscibili con il logo di un carrello della spesa tricolore.
Sul podio per adesioni Roma, Torino e Napoli
Su un totale di oltre 23mila punti vendita aderenti in tutta Italia, solo nelle città metropolitane le adesioni sfiorano quota 7mila: 6.977, in base ai dati del Mimit. Quasi la metà si concentra in tre città: Roma, che con 1.381 adesioni è quella con il maggior numero di punti vendita che partecipano all’iniziativa, Torino (1.074) e Napoli (801). Nell’elenco delle 14 città metropolitane monitorate dal Mimit, seguono per numero di adesioni Milano (741), Bologna e Genova (entrambe con 422 punti vendita aderenti), Palermo (369), Catania (322), Venezia (299), Firenze (293), Bari (278), Messina (249), Cagliari (207) e infine Reggio Calabria (119).
Carrello tricolore, avvio lento nei supermercati a Roma
Ma se i numeri segnalano un’alta adesione, la realtà del primo giorno del ’carrello tricolore’ evidenzia qualche ritardo. Andando a curiosare nei supermercati inseriti nell’elenco, sia a Roma che a Milano, capita infatti che non si trovino né cartelli né bollini sugli scaffali. I cittadini, che per lo più hanno saputo dell’iniziativa dalle televisioni, si sono presentati per approfittare degli sconti, ma a parecchi è capitato di rimanere delusi. «Sarà operativo probabilmente da domani, quando ci sarà una quantità di personale maggiore per potersi organizzare», è la spiegazione alla cassa di un supermercato di una catena discount e di altri market della capitale. In altri esercizi si attende che arrivi la cartellonistica dalla sede centrale: «ma in settimana - assicurano - saremo pronti».
Cosa è il carrello tricolore
Il “carrello tricolore’ che potrà essere riempito con prodotti alimentari e di largo consumo, dell’igiene e per l’infanzia, a prezzi ribassati o calmierati è una iniziativa del ministero delle Imprese e del made in Italy in un periodo in cui il caro-vita morde. Per difendere il portafogli dall’inflazione, il 28 settembre scorso è stato firmato a palazzo Chigi un patto con le imprese. Molte le catene della grande distribuzione che hanno messo a punto la lista dei prodotti “in offerta”, dal caffé alla pasta, dai saponi ai pannolini per bebè, dal cibo per gli animali domestici alla carta igienica. E tante adesioni sono attese nei prossimi giorni, in particolare dal commercio al dettaglio.
Dai prezzi fissi alle promozioni
Dunque un vero e proprio “paniere tricolore” che verrà messo a disposizione dei consumatori, attraverso prezzi fissi, promozioni, prodotti a marchio del distributore, carrelli a prezzo scontato o unico. I prodotti a prezzo calmierato saranno riconoscibili sugli scaffali del logo del “Trimestre Anti-inflazione” un carrello della spesa bianco, rosso e verde. Ci sono offerte anche su beni di fascia alta come i prodotti biologici, salutistici o equi e solidali.
L’elenco dei punti vendita che aderiscono al Trimestre Anti-Inflazione, suddivisi per provincia, è consultabile al sito https://mimit.gov.it/it/anti-inflazione. Un carrello della spesa che ogni azienda può declinare a modo suo: sono oltre 1.200 gli articoli calmierati da Coop, più di 900 da Carrefour, intorno a 600 da Conad e oltre 300 da Despar. Ci saranno anche iniziative straordinarie e promozioni speciali.
I timori dei consumatori
Ma le associazioni dei consumatori temono che il trimestre si riveli “un flop”. Assoutenti calcola che il paniere anti-inflazione potrebbe far risparmiare alle famiglie circa 4 miliardi di euro nel trimestre, ma la totale libertà lasciata a negozianti e imprese sui prodotti da scontare e i ribassi, associata all’assenza di controlli negli esercizi commerciali, «rappresentano un problema che vogliamo affrontare con il governo». Il prossimo 4 ottobre «il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, incontrerà le associazioni del Cncu e chiederemo di avviare un attento monitoraggio per verificare la reale entità degli sconti praticati», conclude il presidente Furio Truzzi. «Ciò che conta per indicare alle famiglie se il prezzo di un prodotto è iniziato a diminuire è il dato congiunturale, ossia quello rispetto al mese precedente», spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori indicando che “è su quel dato che dovremo misurare gli effetti del Trimestre anti-inflazione».
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