Al via l’impianto tra Cervinia a Zermatt, Italia e Svizzera si incontrano in quota
Completata la seconda tratta del Matterhorn Glacier Paradise che unisce i versanti italiano e svizzero del Piccolo Cervino a quota 3.800 metri
di Filomena Greco
3' di lettura
È un progetto che ha una storia lunga più di ottant’anni. Del collegamento tra Italia e Svizzera in quota si inizia a parlare nel 1939, oggi è diventato realtà grazie all’inaugurazione del Matterhorn Alpine Crossing. L’impianto permette di collegare i due versanti, italiano e svizzero, del Piccolo Cervino e dunque le località di Cervinia a Zermatt, senza sci ai piedi e per tutto l’anno. Dopo la realizzazione della prima tratta sul versante svizzero, nel 2018, è diventato operativo anche il secondo impianto che sale dal Testa Grigia (3.400 metri) fino alla stazione di Matterhorn Glacier Paradise a 3.800 metri, la più alta d’Europa.
Finanziato dagli svizzeri della Zermatt Bergbahnen, l’ultima tratta dell’impianto – Matterhorn Glacier Paradise II – contribuisce a creare il più grande comprensorio alpino in quota. Si tratta di una funivia trifune che unisce le due stazioni, quella al confine con l’Italia (Testa Grigia) con il Piccolo Cervino (3.821 metri). Il dislivello di 363 metri viene coperto in soli quattro minuti con dieci cabine disegnate da Pininfarina e una capacità di trasporto di 1.300 persone all’ora.
L’impianto fa l’intera traversata di 1,6 chilometri sopra il ghiacciaio del Teodulo in sospensione, senza alcun traliccio, anche grazie alla tecnologia delle tre funi che permette di realizzare navate più lunghe senza pilastri. L’investimento della società svizzera è stato di 45 milioni di franchi svizzeri, poco più di 46 milioni di euro, mentre per l’intero Matterhorn Alpine Crossing l’impegno finanziario ha raggiunto i 140 milioni di franchi.
Per Markus Hasler, ceo di Zermatt Bergbahnen, «il nuovo collegamento tra Svizzera e Italia attraverso le Alpi valorizza l’offerta di Zermatt Bergbahnen e della destinazione Zermatt-Cervino. Un interessante effetto aggiuntivo saranno i nuovi percorsi di viaggio resi possibili per gli ospiti internazionali, che già ci frequentano, e l’apertura di nuovi mercati, sia per persone che viaggiano individualmente sia per piccoli gruppi». Il biglietto dell’intera tratta, tra Cervinia e Zermatt e ritorno, costerà oltre 200 euro. «Una strategia di prezzi mirata promuoverà i viaggi individuali in alternativa al turismo di massa o di passaggio» spiega Hasler.
A realizzare l’impianto è stata la Leitner, azienda del SudTirolo specializzata nella costruzione di impianti a fune in tutto il mondo. «Inizialmente il progetto è nato come funivia classiva “Vai e vieni” con due cabine nelle quali le persone stanno in piedi poi la società svizzera ha visto la nuova cabina sviluppata con Pininfarina sul primo tronco e hanno scelto la stessa soluzione anche per il secondo tronco – sottolinea il vice presidente Martin Leitner – con un alto confort di viaggio».
La stazione di arrivo ha spazi limitati e la soluzione tecnica scelta è stata quella di decellerare la velocità della cabina in ingresso e fare un giro stazione breve che non ha dunque bisogno di aree estese. «Questo – aggiunge il vicepresidente – ci ha permesso di implementare questa tecnologia su un tragitto molto impegnativo».
Il collegamento apre nuovi scenari tanto per il turismo in quota, sia in estate che in inverno, quanto per gli spostamenti tra versante italiano e svizzero, visto che da gennaio 2024 sarà possibile smistare lungo la tratta anche i bagagli dei viaggiatori, grazie ad una piattaforma logistica in fase di implementazione a Cervinia.«Il comprensorio di Cervinia – sottolinea Federico Maquignaz, presidente e ceo di Cervino Spa – cambierà completamente la politica turistica, prima eravamo una stazione stagionale mentre ora diventeremo una struttura aperta tutto l’anno, con una chiusura solo per fare le manutenzioni sull’impianto. Un cambio di pelle che aprirà nuovi scenari».
loading...