ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùProgetto di tre anni

Al via MoSaic contro le minacce terroristiche

Enea

di Davide Madeddu

2' di lettura

Parola d’ordine sicurezza. Con l’intelligenza artificiale che diventa strumento fondamentale per prevenire minacce terroristiche ed emergenze chimiche, biologiche, radiologiche, nucleari ed esplosive. Il tutto attraverso le nuove tecnologie e piattaforme integrate. È quanto prevede il progetto MoSaic, finanziato con oltre 4,4 milioni di euro dal Fondo Europeo per la Difesa e a cui partecipano nove partner, istituzioni e industrie di 5 Paesi europei. In campo anche l’Enea, la Fondazione SAFE (coordinatore),il Cnr, Consorzio CREO, Università degli Studi dell’Aquila per l’Italia.

Il progetto durerà tre anni e prevede lo sviluppo di una piattaforma «integrata e immersiva» in grado di «rivoluzionare la capacità dei centri di comando e controllo di monitorare in tempo reale gli eventi».

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«Specialmente nel momento che stiamo attraversando, prevenire e sventare minacce terroristiche o agire in teatri di guerra proteggendo la vita dei soldati è quanto mai prioritario - dice Luca Fiorani, ricercatore del laboratorio Diagnostiche e Metrologia dell’Enea e referente per il progetto -. In questo contesto le tecnologie all’avanguardia che svilupperemo nell’ambito del progetto contribuiranno a rafforzare la sicurezza anche dove le forze terrestri devono operare in un ambiente ad alta intensità di minacce, affrontando potenziali avversari tecnicamente avanzati».

In questo programma l’Enea si occuperà dello sviluppo di tecnologie laser per l’identificazione e il monitoraggio di minacce chimiche e biologiche in situazioni di crisi derivanti da scenari di attacco e coordinerà le attività di validazione e sfruttamento dei risultati. L’Agenzia inoltre contribuirà a tre delle quattro “aree chiave dell’innovazione”.

Una è l’iniziativa Lpas, ossia Laser PhotoAcoustic Spectroscopy, un sistema innovativo, compatto e autonomo per il monitoraggio delle minacce chimiche in grado di funzionare a bordo di un veicolo senza pilota. Nello specifico il sensore laser a bordo del mezzo è in grado di rivelare la minaccia e inviare le informazioni alla postazione di comando e controllo. C’è poi Libs, Laser Induced Breakdown Spectroscopy, un dispositivo compatto per il rilevamento a distanza di agenti di guerra biologica in grado di funzionare a bordo di un veicolo senza pilota.

Infine Smart swab, un braccio robotico in grado di rilevare in tempo reale le minacce biologiche e chimiche e, in caso di risposta positiva, effettuare l’analisi tramite un tampone attivo basato su spettroscopia Raman. «La piattaforma hi-tech sarà caratterizzata da un’elevata usabilità, applicabilità e adattabilità - chiariscono dall’Enea -, in linea con gli obiettivi di cooperazione rafforzata e innovazione della Commissione europea e con l’evoluzione del contesto della difesa in Europa».

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