Al via il piano del governo: riscaldamenti a 19 gradi e 15 giorni in meno. Come funzionerà dai condomini agli ospedali
Tra le misure previste una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici. Non è prevista l’ipotesi di ridurre il riscaldamento negli ospedali
I punti chiave
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Arriva il piano italiano per limitare gli effetti del caro energia. Il Mite ha infatti pubblicato il Regolamento per «realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia». Tra le misure previste una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici. Inoltre «i limiti di esercizio degli impianti termici, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione». Non è prevista dal documento l’ipotesi di ridurre il riscaldamento negli ospedali e nelle case di ricovero, ovvero le “utenze sensibili”.
«Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023 - si legge nel Piano -, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas. Queste misure integrano il piano di diversificazione già messo in atto dal Governo e servono transitoriamente a mantenere adeguati standard di sicurezza e preservare le riserve disponibili, in attesa che siano pienamente operativi i nuovi canali di importazione di gas (compreso il GNL)».
Con misure contenimento risparmi di 5,3 miliardi cubi
Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento indicate dal Regolamento «portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas)». A cui, spiega il Mite, si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.
Misure comportamentali (a costo zero)
L’obiettivo in questo caso è promuovere comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica, che incidano non solo sul contenimento della domanda di gas e sugli stessi costi in bolletta degli utenti ma anche sulle politiche di decarbonizzazione. Tra i comportamenti da promuovere quelli della riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine. Da queste misure a costo zero può aversi un risparmio, da stime Enea, fino a 2,7 Smc (non si considerano le misure per il raffrescamento, in quanto non si riferiscono al periodo di riduzione).
Misure ad hoc per la Pa
Potranno inoltre essere implementate anche misure ad hoc per l’amministrazione pubblica. Il piano prevede che siano attivati monitoraggi su edifici pubblici, impianti condominiali, locali commerciali, punti a maggiore consumo, mediante il rilevamento dei dati giornalieri di consumo a livello di reti di distribuzione gas cittadine per valutare la risposta volontaria degli utenti, utilizzando i dati orari di prelievo ai punti di connessione tra le reti di distribuzione cittadine e i punti di riconsegna della rete di trasporto SNAM, che sono costantemente monitorati.
Al primo settembre riempimento stoccaggi di circa l’83%
Nel piano viene spiegato che è stato raggiunto «al primo settembre 2022 un livello di riempimento degli stoccaggi di circa 83 per cento. Tale valore, in linea con l'obiettivo di riempimento del 90% e anche superiore, è fondamentale per disporre di margini di sicurezza del sistema gas e affrontare il prossimo inverno».
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