Al via il roadshow di Vinitaly in Cina e Brasile
Tre Consorzi di tutela e 60 aziende attesa a Pechino (11 settembre), Changsha (13 settembre) e Hangzhou (15 settembre). Dal 12 al 14 fiera anche in Sud America, a Bento Gonçalves
di Giorgio dell'Orefice
3' di lettura
Un settembre in giro per il mondo per il vino italiano. Parte il prossimo 11 settembre, infatti, la prima delle due missioni di promozione internazionale organizzate da Vinitay che ha organizzato un roadshow in Cina (fino al 15 settembre) che si terrà quasi in contemporanea con la manifestazione Wine South America (dal 12 al 14 settembre in Brasile).
Si parte con la sesta edizione di Vinitaly China Roadshow con 60 aziende italiane e tre consorzi di tutela (Barolo, Barbaresco, Alba e Dogliani cui si aggiungono Valpolicella e Franciacorta) per complessive 600 etichette in degustazione. Attesa anche la partecipazione di importatori di primo piano, a partire da Sinodrink, Interprocom, Pietra Rossa, Zefiro, Sarment e Cws.
La parte del leone la reciterà il vino ma saranno previste anche iniziative sul food con la presenza per la prima volta del Consorzio della Fontina.
L'iniziativa promozionale in Cina toccherà tre città e cioè Pechino (11 settembre), Changsha (13 settembre) e Hangzhou (15 settembre). In programma tasting e masterclass per operatori dell'horeca, importatori e stampa, organizzati in collaborazione con Ice Agenzia e il sostegno del ministero degli Affari esteri e del sistema diplomatico.
Un progetto di valorizzazione del vino tricolore che coinvolgerà anche gli enoappassionati delle tre città cinesi in cui si svolgerà in contemporanea l’Italian Wine Week, un cartellone di eventi diffusi nei principali locali di tendenza ideato e curato da Veronafiere attraverso la sede operativa di Shanghai.
Dall’Asia all’America del Sud dove martedì 12 settembre, a Bento Gonçalves in Brasile, sarà inaugurata la quarta edizione di Wine South America (in calendario fino al 14 settembre), la fiera internazionale del vino di Vinitaly-Veronafiere promossa attraverso la controllata Veronafiere do Brasil con l’obiettivo di unire, in nome del prodotto enologico, il Sudamerica con l’Europa. Manifestazione che è stata confermata nonostante l'alluvione che ha colpito il Brasile nei giorni scorsi.
Nel padiglione italiano a Bento Gonçalves, la capitale brasiliana dell’uva e del vino, in collaborazione con Ice Agenzia saranno presenti oltre 20 produttori rappresentativi dell'offerta tricolore da Nord a Sud. Tra gli eventi, anche sei masterclass per divulgare l'ampia offerta di vino italiano in una piazza, quella del Brasile, che rappresenta il terzo mercato extra Ue dopo Usa e Messico.
«Il nostro Roadshow in Cina – ha commentato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – è uno dei pochi eventi che non si è fermato neanche durante gli anni del Covid. La sua formula, orientata al business e alla comunicazione, lo accredita come principale appuntamento del vino italiano in Cina, grazie anche alla pluriennale collaborazione con il ministero degli Affari esteri, l'Ambasciata e i Consolati, la Commissione italiana per il Commercio estero e Ice-Agenzia».
«In Cina stiamo registrando segnali importanti di evoluzione della domanda – ha aggiunto l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese –. Nonostante il Paese stia vivendo una fase di contrazione delle importazioni complessive di vino non mancano i segnali positivi a partire da una maggior selezione qualitativa degli ordini. Nell’ultimo semestre, infatti, il prezzo medio del vino tricolore ha avuto un incremento tendenziale del 32% e oggi i nostri listini sono superiori in media del 40% rispetto alla media del mercato import del Dragone. L'obiettivo di Vinitaly è quello di presidiare ancora di più un mercato che, nonostante il pit stop congiunturale, consideriamo certamente il più strategico nel medio-lungo periodo, con una crescita prevista dei consumi nei prossimi 15 anni di 4,1 milioni di ettolitri».
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