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Al via i saldi estivi: previsto un giro d’affari da 3,4 miliardi di euro

Felloni (Federmoda): «Ci aspettiamo una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022»

di Enrico Netti

Salgono i redditi delle famiglie, peso del fisco giu'

3' di lettura

È iniziato il rush delle vendite estive di fine stagione che per la prima volta iniziano lo stesso giorno in tutta Italia con la sola eccezione di Bolzano. Secondo i calcoli dell’Ufficio studi di Confcommercio verranno acquistati capi d’abbigliamento e calzature per 3,4 miliardi con una media per famiglia di 213 euro, valori in leggero calo rispetto ai 3,5 miliardi del 2019 quando il budget per nucleo familiare era di quasi 230 euro.

«Sono particolarmente soddisfatto per la scelta operata per la prima volta in Italia da tutte le regioni di partire giovedì 6 luglio con i saldi estivi evitando così un’inutile concorrenza tra territori – rimarca Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio –. Saranno saldi importanti per i consumatori che potranno acquistare articoli di moda a prezzi molto convenienti. Anche in quest’occasione i negozi di moda contribuiranno in maniera sostanziale al contenimento dei prezzi e, di conseguenza, dell’inflazione. Ci aspettiamo una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022».

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Budget pro capite di 227 euro

Una boccata d’ossigeno per i negozianti che si lasciano alle spalle mesi di magri incassi anche a causa del maltempo e dell’inflazione. Ad approfittare delle occasioni di fine stagione, a dirlo è Confesercenti-Ipsos, sarà il 60% degli italiani che hanno in media un budget pro capite di 227 euro. Un altro 30% pensa di fare acquisti a patto di trovare la giusta occasione. In tutti i casi le scelte sono all’insegna dalla cautela: oltre un terzo si ripromette di spendere meno di cento euro e solo un italiano su sette pensa di superare i 300 euro: di questi il 10% prevede tra i 300 e i 500 euro e quasi il 4% oltre i 500 euro. Le famiglie che spenderanno di più sono quelle del Centro, con 253 euro a persona mentre nelle Isole si stima una spesa al di sotto dei 200 euro. Alcuni attingeranno alla quattordicesima mensilità dello stipendio altri ai risparmi dopo un anno segnato dal caro energia e l’inflazione a doppia cifra.

Così lungo la Penisola

Con una spesa prevista di circa 510 milioni la Lombardia potrebbe essere al primo posto dell'ipotetica classifica per regioni secondo le previsioni di Confcommercio grazie a una spesa pro capite che dovrebbe attestarsi intorno ai 106 euro, rispetto ai 95 di media in Italia. In Toscana si prevede una ripresa degli acquisti con un budget di 213 euro. Un bel salto rispetto alle ultime tre estati segnate dalla pandemia, quando si aggirava intorno ai 180 euro - segnala Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana -. Non siamo tornati ai livelli del 2019, che erano di circa 230 euro a famiglia».

La differenza la faranno i tanti turisti stranieri in vacanza in Italia che possono mettere a segno buoni affari nelle boutique delle città d’arte. In Campania invece, secondo Confesercenti, il giro d’affari dovrebbe sfiorare i 900 milioni, di cui oltre 580 nel capoluogo. «I consumatori campani che hanno intenzione di acquistare nei saldi sono oltre 2,9 milioni, ovvero il 30% in più rispetto all'estate 2022 - spiega Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno -. La loro spesa pro capite è di circa 222 euro, per un fatturato stimato di circa 657 milioni di euro. A loro vanno aggiunti i 2 milioni di turisti attesi in questi due mesi, ben il 38% in più rispetto a 12 mesi fa».

Cauto ottimismo in Sicilia «con l’auspicio è che si riesca a superare l'impasse degli anni passati e smaltire la merce rimasta nei magazzini - dice Salvatore Bivona, presidente regionale della Confederazione italiana esercenti commercianti -. Prevediamo un incremento contenuto ma al tempo stesso significativo pari a circa il 20% rispetto all’anno scorso». Nel Sud della Sardegna il giro d’affari dovrebbe essere intorno ai 23 milioni in crescita contro i 22,2 dello scorso anno e in media un nucleo familiare spenderà 146 euro contro i 143 del 2022.

Gli acquisti verranno fatti con lo scudo del nuovo Codice del consumo in vigore dal primo del mese che modifica le norme su sconti, promozioni e liquidazioni ed introduce per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online.

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