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Google apre al pubblico Bard ma per ora è solo per utenti di Gran Bretagna e Stati Uniti

L’accesso permetterà a Google di ricevere feedback per migliorare e commettere meno errori.

di L.Tre.

(REUTERS)

2' di lettura

Dopo il passo falso del 9 febbraio costato 100 miliardi di dollari in Borsa, Google ha aperto al pubblico la versione beta di Bard ma solo in Gran Bretagna e Stati Uniti. Definito in un post un esperimento per conversare con l’AI generativa verrà progressivamente aperto anche in altri Paesi. Quello rilasciato, tengono subito a precisare a Mountain View non è un prodotto, è un complemento alla ricerca e in ogni caso commette ancora errori. L’accesso, scrivono i ricercatori, permetterà a Google di ricevere preziosi feedback da parte degli utenti.

Cosa è Bard? 

Sappiamo che si basa su LaMDA, il modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM, Large Language Model) presentato due anni fa da Google con l’obiettivo di comprendere meglio gli elementi di contesto di un dialogo. In altre parole, è un tools nato per essere integrato nel motore di ricerca anche se per ora non è integrato in Google Search. Viene presentato come un modo per generare automaticamente idee abbinate alla ricerca. Bard, si legge nel blog, si basa su una versione leggera di LaMDA. «Sarà successivamente sostituita da modelli sempre più avanzati per cercare di ridurre gli errori - talvolta grossolani - che attualmente vengono riportati nelle risposte». Anche Google come OpenAi mette le mani avanti e avverte che il sistema non è privo di errori.

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Che differenza c’è tra Bard e ChatGpt

Quella rilasciata viene considerata come un’esperienza complementare alla Ricerca Google. Bard è progettato in modo da visitare la Ricerca per controllare le sue risposte o esplorare le fonti sul web. In questo ricorda l’integrazione di ChatGpt con Bing. Si clicca su “Google” per visualizzare i suggerimenti per le query e la Ricerca si aprirà in una nuova scheda in modo da poter trovare risultati pertinenti e scavare più a fondo. In sostanza, anche se Google non vuole ammetterlo, per ora, l’intenzione sembra quella di ridisegnare il modo in cui cerchiamo informazioni su Google.

Come lavoreranno insieme Claude e Bard? 

Non siamo quindi di fronte a un chatbot ma a un tool che andrà integrato con la ricerca e forse anche con Claude. Il colosso americano ha speso circa 300 milioni di dollari per assicurarsi la società Anthropic, fondata nel 2021, che ha sviluppato una propria chat intelligente, conosciuta come Claude, da utilizzare in altri campi. Si tratta di un assistente AI di nuova generazione basato sulla ricerca di Anthropic sul training di sistemi di intelligenza artificiale utili, onesti e innocui, sottolinea l'azienda. Oltre a lanciare la versione standard di Claude, Anthropic ha lanciato anche Claude Instant, un modello più economico, più veloce e più leggero. Accessibile tramite interfaccia chat e API nella console per sviluppatori di Anthropic non ha la possibilità di accedere a Internet, poiché Anthropic afferma che è progettato per essere “autonomo”. Settimana scorsa è stato aperta in via sperimentale.

Riproduzione riservata ©
  • Luca TremoladaGiornalista

    Luogo: Milano via Monte Rosa 91

    Lingue parlate: Inglese, Francese

    Argomenti: Tecnologia, scienza, finanza, startup, dati

    Premi: Premio Gabriele Lanfredini sull’informazione; Premio giornalistico State Street, categoria "Innovation"; DStars 2019, categoria journalism

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