ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùVerso la Pre-Cop26

“Youth4Climate”: chi sono i 400 giovani attesi a Milano per la sfida del cambiamento climatico

L’appuntamento vedrà 400 under 30 impegnati a preparare un documento negoziale che dovrà essere adottato dai ministri che parteciperanno alla Pre-Cop26 e al confronto clou di Glasgow a fine ottobre

di Celestina Dominelli

Fridays for future in piazza: tornano le proteste per il clima

3' di lettura

Quasi 400 giovani da tutto il mondo, dal Congo agli Usa, fino all’Afghanistan con le diplomazie internazionali impegnate a far sì che nel capoluogo lombardo arrivi anche una delegazione da quel Paese, donne incluse. Da martedì 28 settembre Milano diventa la capitale di una nuova Nazione, costituita solo da under 30, con una missione molto ambiziosa: quella di preparare una carta negoziale con proposte concrete per il clima che dovrà essere recepita dai 59 ministri dell’Ambiente in rappresentanza dei paesi partecipanti alla Cop26, la conferenza delle parti sul cambiamento climatico di scena a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre.

Le regole d’ingaggio

L’evento “Youth4Climate: Driving Ambition” nasce da un’intuizione dell’Italia e dell’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che due anni fa ha proposto e incassato il via libera dell’Onu a questa particolare regola d’ingaggio. Per la prima volta nella storia dei negoziati sull’ambiente, i giovani, con in testa le leader ambientaliste note in tutto il pianeta, la svedese Greta Thumberg e l’ugandese Vanessa Nakate, potranno infatti passare all’azione indicando la loro ricetta contro le principali urgenze del clima. Per poi ritrovarsi, il prossimo 1° ottobre, di nuovo in piazza per il consueto appuntamento dei “Fridays for Future” che avrà però questa volta un sapore particolare visto il coinvolgimento in prima linea di così tanti ragazzi e ragazze.

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I criteri di selezione

Ma come sono stati selezionati i 400 partecipanti tra i 15 e i 29 anni? È stato l'Ufficio dello Youth Envoy del Segretario Generale delle Nazioni Unite (Office of the UN Secretary General's Youth Envoy) in collaborazione con Youngo (la Youth Constituency all’Unfccc) e un comitato consultivo ad hoc a scegliere i giovani che animeranno la tre giorni di confronto. La selezione è avvenuta nel rispetto dell’equilibrio geografico e di genere ed è stata portata avanti premiando soprattutto l’attivismo sui temi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. I giovani individuati sono quelli che hanno dimostrato una maggiore capacità di pensiero strategico, leadership e motivazione rispondendo a un questionario.

L’agenda dei tre giorni di confronto

Le prime due giornate saranno dedicate ai gruppi di lavoro tematici, mentre il terzo giorno si terrrà un dibattito tra i giovani e i ministri che partecipano alla Pre-Cop26. I lavori saranno articolati su quattro temi: giovani a guida dell’ambizione climatica, ripresa sostenibile, coinvolgimento degli attori non governativi, società più consapevoli delle sfide climatiche. A ogni tema sarà collegato un gruppo di lavoro guidato da due persone: un rappresentante dei giovani e un esperto senior delle organizzazioni internazionali.

La sessione plenaria del 30 settembre con Mattarella

A valle del confronto, sarà poi approntato il documento finale che verrà adottato il 30 settembre con le proposte e le raccomandazioni sui quattro binari da discutere con i rappresentanti i governi che si riuniranno nei tre giorni seguenti in occasione della Precop e a Glasgow a novembre. E sarà la plenaria prevista il 30 settembre, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il premier Mario Draghi, il primo ministro britannico Boris Johnson e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, padrone di casa, a sancire il passaggio di consegne tra i giovani e il tavolo ministeriale che si riunirà da lì a qualche ora. Con il compito di dare una risposta efficace all’emergenza climatica e, soprattutto, alle speranze dei 400 giovani ambasciatori giunti a Milano da ogni angolo del pianeta.

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