Count down Natale 2020

Alberi artistici per illuminare Milano: il progetto di Marco Balich

Moda, design e creatività: le strade per ripartire e per ripensare al futuro della città, dopo un anno difficilissimo

di Redazione

L'albero della conoscenza in piazza Vigili del Fuoco, Milano

2' di lettura

L'albero del dono si trova in piazza Duomo, l'albero del cambiamento in piazza XXV Aprile, l'albero della conoscenza in piazza Vigili del Fuoco, l'albero del vento in Piazza della Scala. E poi c'è l'albero del gioco, quello delle stelle, quello della musica, quello del futuro, quello dei ghiacci, quello della luce: la mappa della città ospita ventuno alberi artistici e altri 45 che l'Assessorato al verde ha distribuito nei quartieri di nove municipi (terminate le feste, saranno portati nei vivai comunali). Dal centro alla periferia, piazze e strade si accendono di luci e decorazioni fino al prossimo 6 gennaio.

L'albero del dono in piazza Duomo

E' il “Natale degli Alberi”, il progetto ideato da Marco Balich e donato al Comune di Milano da Fondazione Bracco. Proprio alla fine di un anno difficile, nell'epicentro di una pandemia che costringerà tutti a un Natale diverso, il progetto vuole essere un messaggio di speranza. “Milano quest'anno verrà guardata dal resto del mondo anche per aver scelto di festeggiare il Natale, nonostante tutto. Questo progetto è una dimostrazione della sua capacità di reagire con una visione sostenibile, collettiva e partecipata del futuro”, ha spiegato Marco Balich.

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L'albero del cambiamento in piazza XXV aprile

Si tratta di un format che, con il contributo di diverse aziende, da Coca Cola ad Accenture, da Enel a A2A, ha messo la creatività al centro. Nessun assembramento, nessuna festa di piazza, un regalo di luci e bellezza. “Insieme alla moda e al design – continua Balich - la creatività rappresenta l'anima e il futuro della città e, in questo momento così particolare, ha la responsabilità di creare attimi di gioia rivolti in particolare alle persone che hanno scelto Milano come città per la vita, pur non essendoci nati, e che si troveranno a rimanere lontani dai loro cari durante le feste. Un modo per sentirsi meno soli”

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