Alberobello apripista del progetto Polis avviato da Poste Italiane
La città dei trulli è la prima nel Mezzogiorno a essere dotata di un ufficio con i servizi digitali a partire dalla volontaria giurisdizione
di Vincenzo Rutigliano
3' di lettura
Poste Italiane ha scelto la città dei trulli, Alberobello, per farne il primo ufficio postale al Sud dotato dei servizi digitali previsti dal progetto chiamato “Polis”. Da qualche settimana nella città patrimonio mondiale dell’Unesco è possibile infatti fruire dei servizi di Volontaria giurisdizione - a cominciare dal ricorso per l'istituzione dell’amministratore di sostegno e il rendiconto dello stato patrimoniale dell’amministrato -, come previsto nella Convenzione firmata fra il ministero delle Imprese e del Made in Italy, quello della Giustizia e Poste Italiane quale soggetto attuatore. Così chi è interessato prenota l’appuntamento allo sportello postale tramite pc o app e consegna tutta la documentazione già predisposta che poi viene trasmessa al Tribunale di Bari, «secondo canali preferenziali– spiega Tatiana Maria Pontrelli che dirige l’ufficio postale di Alberobello da luglio 2019 –. Gli interessati quindi non fanno code e vengono serviti immediatamente».
Quando questo servizio sarà utilizzato a regime, Polis contribuirà, non poco, a ridurre l’impatto di quelle stesse procedure sulle cancellerie e sugli uffici giudiziari, in una logica di giustizia di prossimità vicina al territorio e alle comunità. Polis infatti significa servizi postali avanzati resi disponibili anche nei centri minori, come appunto Alberobello, che ha una popolazione inferiore ai 15mila abitanti e dista 62 chilometri dal capoluogo, da Bari. Così con questo progetto di digitalizzazione spinta si punta ad offrire gli stessi servizi dei centri maggiori azzerando le distanze fisiche. Polis è anche altro: presto avvocati e cittadini potranno richiedere all’ufficio postale di Alberobello, e agli altri sparsi in tutta Italia coinvolti nella fase iniziale ovvero Chiusa (Bolzano), Aragona (Agrigento), Candelo(Biella), Candiana(Padova), Collecchio (Parma), San Felice Circeo (Latina), Tolmezzo (Udine) e a quelli che seguiranno - anche certificati anagrafici e di stato civile, carta d’identità elettronica, passaporto, codice fiscale per i neonati, certificati previdenziali e giudiziari. Tutti servizi che si aggiungeranno a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione già oggi assicurati.
I nuovi servizi saranno erogati attraverso gli sportelli e le sale dedicate e, successivamente, per gli ulteriori servizi resi disponibili dal ministero della Giustizia, anche in modalità digitale con totem innovativi che permetteranno al cittadino di effettuare le proprie richieste in modalità “self”. «L’avvio di tutti questi servizi – spiega Antonino Licata, direttore della sede barese di Poste Italiane - avverrà per gradi. Intanto siamo partiti con la Volontaria giurisdizione e poi andremo avanti per step per garantire la funzionalità dei servizi digitali, oltre a quelli tradizionali».
Vista sul campo l’operatività di Polis, per ora limitata ad Alberobello all’amministrazione di sostegno, promette il cambio di paradigma e punta a superare, nei piccoli centri e nelle aree interne del Paese, il digital divide, sostenendo il rilancio di comunità periferiche dove portare i servizi della pubblica amministrazione. La domanda di questi servizi infatti è alta. Lo sanno bene agli sportelli di Alberobello con molti utenti che premono, ogni giorno, soprattutto per il rilascio dei passaporti che nella questura di Bari ha liste di attesa sino a 3 mesi. «La domanda di certificazione è molto alta -spiega ancora Pontrelli –. Quando tutte le banche dati con questure, comune, Inps e così via saranno collegate, avremo le postazioni tutte occupate, ma per le prenotazioni Polis avremo quelle dedicate e dunque gli utenti saranno serviti immediatamente».
Entro l’anno saranno avviati i lavori di ristrutturazione in 1.499 nuovi uffici Polis nelle regioni del Sud, 51 dei quali in Puglia sui 190 complessivi che riguardano la regione. Così dopo Alberobello, toccherà prossimamente, per fare qualche esempio, a Sammichele di Bari, e poi a Locorotondo. Per Alberobello l’ufficio postale targato Polis ha poi una valenza ulteriore. La cittadina è meta, ogni anno, di masse di turisti, quasi due milioni di arrivi, che si traducono in almeno 300.000 presenze. Molti sono stranieri e «poter contare su servizi digitali di avanguardia offerti da Polis- spiega il sindaco, Francesco De Carlo - è importante e utile. Noi stiamo investendo molto sulla digitalizzazione e anche grazie a Polis siamo un comune all’avanguardia con servizi innovativi sia per gli utenti residenti, di cui viene semplificata la gestione di diverse attività amministrative ordinarie e straordinarie, che per i turisti che visitano la nostra cittadina».
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