LO STABILIMENTO DI NERA MONTORO

Alcantara, 300 milioni per crescere

Piano espansivo dell’impianto del ternano che produce il materiale, uno dei primi “sostenibili” immessi sul mercato

di Chiara Beghelli

Andrea Boragno (ceo Alcantara) a Tokyo per il lancio della collezione di Yohji Yamamoto

2' di lettura

Era il 1915 quando la Società Idroelettrica di Villeneuve sceglieva la grande piana di Nera Montoro, in provincia di Terni, per aprire il suo stabilimento. Da oltre un secolo, dunque, quella parte di Umbria che confina con il Lazio è sede di un polo industriale specializzato nella chimica, che nel 1972 ha attratto anche Alcantara: l’azienda produttrice dell’omonimo materiale (inventato nel 1970 dallo scienziato giapponese Miyoshi Okamoto) è controllata dalla giapponese Toray Industries, ma ha a Nera Montoro il suo impianto produttivo e centro di ricerche mondiale, che si estende su 450mila metri quadrati.

Un polo, che punta proprio alla valorizzazione del made in Italy, al quale l’azienda ha destinato un piano quinquennale da 300 milioni di euro per la sua espansione: nel 2023, quando il progetto sarà concluso, fra le sedi amministrativa e creativa di Milano e quella produttiva di Nera Montoro, Alcantara darà lavoro a circa 800 persone, dalle circa 560 di oggi. E già da quest’anno il programma di sviluppo prevede un incremento di circa il 20% della produzione.

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Investimenti che seguono la crescita dell’azienda, guidata dal presidente e ad Andrea Boragno, che nel 2018 ha fatturato 197 milioni di euro e che prevede di chiudere il 2019 a oltre 200 milioni e con un Ebitda di oltre 60 milioni. Il 90% della produzione è destinato all’estero, soprattuto a Germania, Cina, Corea, Stati Uniti e Giappone. Una crescita sostenuta dalla versatilità del materiale Alcantara: il 75% del fatturato deriva dalle applicazioni all’automotive (un esempio sono gli interni del concept Tonale, prossimo suv di Alfa Romeo, presentato al Salone dell’auto di Ginevra), il 10-15% dall’industria della moda (fra le ultime delle numerose collaborazioni, quella con Yohji Yamamoto) e il resto da interior design, arredamento ed elettronica di consumo (ricoperto di Alcantara è anche il nuovo laptop della linea Surface di Microsoft).

Una spinta alla produzione di Nera Montoro giunge anche dall’espandersi del consumo di prodotti “etici”, come quelli vegani: Alcantara è infatti considerato uno dei primi materiali sostenibili immessi sul mercato. E ben 10 anni fa l’azienda ha ottenuto la certificazione di Carbon Neutrality, che attesta che il bilancio netto delle emissioni di CO2 dell’azienda sono pari a zero. C’è sempre più verde fra le colline umbre.

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