Algoritmi, centraline e start up La stagione della neve è hi tech
TechnoAlpin perfeziona i cannoni per ottimizzare le risorse energetiche, NeveXN produce cristalli sopra lo zero; è di 4Peak l'applicazione per condividere info e prestazioni sulle piste
di Barbara Ganz
3' di lettura
TechnoAlpin, azienda altoatesina con sede anche al Business Innovation Centre di Trento che in quasi trent’anni di attività ha prodotto oltre 35mila generatori di neve, con 2.200 clienti e 12 filiali nel mondo, ha lanciato una sfida: immaginare un’enorme nuvola di dati, raccolti da centinaia di centraline inserite nei generatori di neve - cioè quei “cannoni” che vediamo a bordo pista per innevare in modo tecnico e programmato le discese dello sci quando il cielo è avaro di precipitazioni - per ricavare una grande quantità di informazioni con le quali costruire algoritmi predittivi che permettano di migliorare l’efficienza degli impianti stessi, ma anche di ottimizzare l’uso delle risorse idriche ed energetiche, compattare i tempi e concentrare la produzione di neve nelle finestre temporali più adatte.
A risolvere il problema, proposto grazie ad una call organizzata da Trentino Sviluppo, sono state chiamate le aziende in gara nella edizione 2019 della Bic Open Challenge: in palio un premio del valore complessivo di 50mila euro. Hanno risposto in otto (tre sono di Trento, due di Roma, una rispettivamente di Genova, Parma e Teramo) e nelle prossime settimane si sapranno gli esiti. È uno dei tanti esempi di collaborazione fra startup e aziende consolidate per portare nel settore degli sport invernali una ventata di innovazione.
Un altro caso è quello che interessa la startup NeveXN (si legge neve perenne): ha messo a punto un macchinario innovativo, protetto da brevetto, che permette di produrre cristalli di neve di elevata qualità anche a temperature positive, ovvero sopra lo zero, in partnership ) in partnership con Demaclenko, azienda di impianti per innevamento del Gruppo Leitner.
In questi giorni la macchina “Snow4eever Thermal” sta funzionando a Cavalese agganciata alla centrale di teleriscaldamento di BioEnergia Fiemme. L’idea è quella di produrre neve partendo dal cippato, disponibile in grandi quantità in valle anche a causa degli schianti causati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018. Bruciando gli scarti del legno l’impianto è quindi in grado di produrre - simultaneamente e ad altissima efficienza - energia elettrica, energia termica per il riscaldamento ed energia frigorifera sotto forma di neve. Il sistema messo a punto da NeveXN permette infatti di intercettare il calore generato dall’impianto abbattendo sensibilmente i consumi della speciale “macchina” messa a punto dalla startup con sede in Polo Meccatronica, l’incubatore hi-tech di Trentino Sviluppo.
Leitner ropeways firma anche nella stagione 2019/2020 dieci nuovi impianti di risalita nei comprensori dolomitici e nella Wipptal. Tra questi spicca quello in realizzazione nel comprensorio sciistico Tofana a Cortina d’Ampezzo: al posto del primo tronco della storica funivia va e vieni “Freccia nel cielo”, risalente a 50 anni fa, verrà realizzata infatti la nuova cabinovia a 10 posti “Col Druscié”. Il nuovo impianto, operativo da Natale 2019, è all’avanguardia e le 47 nuove cabine da 10 posti permetteranno, anche in vista dei Mondiali di Cortina 2021 e delle Olimpiadi del 2026, di aumentare la portata oraria a 2mila persone, dimezzando i tempi di attesa a valle. Avrà una stazione intermedia nei pressi della sacca di arrivo delle gare dei Mondiali di Cortina 2021, favorendo la mobilità e accessibilità sostenibile all’evento stesso.
Sempre in ambito innovation alpine, da segnalare una nuova startup incubata al NOI Techpark di Bolzano: si chiama 4Peak e sviluppa un’applicazione che permette agli appassionati di sport invernali di tracciare e confrontare le proprie prestazioni avendo al tempo stesso info utili su affluenza delle piste, rifugi aperti e altro ancora.
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