Alitalia, riaperto il dialogo sugli esuberi
I temi: Ita assumerà 2.800 persone su 10mila di Alitalia, con stipendi tagliati del 40%
di Gianni Dragoni
I punti chiave
2' di lettura
Ita fa un passo avanti verso il decollo e si riapre il confronto con i sindacati sul contratto di lavoro del personale da assumere nella nuova compagnia pubblica, che dal 15 ottobre volerà al posto di Alitalia. Nel giorno in cui la Commissione Ue ha ufficializzato che «c’è discontinuità economica tra Alitalia e Ita», le pressioni politiche (soprattutto Pd e M5S) e sindacali hanno portato a una riapertura del dialogo con l’azienda, interrotto l’8 settembre.
«Abbiamo ricevuto rassicurazioni da Ita sul fatto che, nei prossimi giorni, convocherà nuovamente i sindacati, sulla base dei testi distribuiti, per proseguire le interlocuzioni relative all’assunzione del nuovo personale», ha detto il viceministro dell’Economia, Laura Castelli (M5S), al termine dell’incontro con Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl. Non c’erano i naviganti.
La convocazione dei sindacati al Mef è arrivata in mattinata, mentre i lavoratori di Alitalia manifestavano a piazza San Silvestro a Roma. Un gruppo ha contestato l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma del Pd, gridando: «Buffone, buffone, vattene». «Era solo un piccolo gruppo di persone di Potere al popolo e dei Cobas», ha osservato Gualtieri.
I problemi da risolvere
I nodi sono gli esuberi (Ita assumerà 2.800 persone, Alitalia ha più di 10mila dipendenti) e il contratto. Ita ha proposto stipendi più bassi, secondo i sindacati per i naviganti il taglio sarà del 40-50%, con retribuzioni inferiori a Ryanair. «Abbiamo rappresentato la necessità di riaprire il tavolo di trattativa con Ita, ma in un alveo di confronto reale e che preveda il graduale riassorbimento del personale Alitalia e condizioni contrattuali condivise per i dipendenti di Ita», hanno detto i sindacati. «Il Mef si è attivato per avviare due tavoli di confronto presso Ita e presso il ministero del Lavoro, che si terranno a partire dai primi giorni della prossima settimana». Secondo Castelli, al ministero di Andrea Orlando ci sarà un confronto «sugli ammortizzatori sociali per i dipendenti Alitalia».
Ita: per Altavilla gli obiettivi non cambiano
Da Ita non ci sono stati commenti. Per il presidente operativo, Alfredo Altavilla, gli obiettivi non cambiano. Se i sindacati non accetteranno le proposte dell’azienda intende fare le assunzioni sulla base di un «regolamento aziendale» unilaterale, senza un contratto collettivo condiviso. Per Ita i «fondamentali economici» del piano industriale non devono cambiare.
La decisione Ue conferma che «Ita avrà un perimetro di attività significativamente ridotto» rispetto ad Alitalia. «Opererà meno di metà della flotta di Alitalia», solo 52 aerei. Ita potrà partecipare solo in parte alle società che compreranno le attività di handling (anche in maggioranza) e manutenzione (solo in minoranza). «Il marchio Alitalia sarà venduto in una gara aperta, trasparente, non discriminatoria e incondizionata a chi farà l’offerta più alta», ha detto la Commissione. Ita potrà partecipare alla gara. Il programma MilleMiglia sarà venduto, «Ita non potrà partecipare alla gara», «per evitare il trasferimento diretto di clienti tra le due società».
La questione dei capitali
La Commissione, come anticipato dal Sole 24 Ore, ha stabilito che i previsti versamenti di capitale del Mef a Ita per 1,35 miliardi in tre anni, di cui 700 milioni quest’anno, 400 nel 2022 e 250 nel 2023, «sono in linea con le condizioni di mercato, e pertanto non sono aiuti di Stato». Ulteriori versamenti, anche dopo il 2023, dovrebbero essere assentiti da Bruxelles.
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