All’Europarlamento Tajani, Castaldo e Danti gli italiani più attivi
di Mariolina Sesto
2' di lettura
Antonio Tajani (Fi), Fabio Massimo Castaldo (M5S) e Nicola Danti (Pd): sono loro i tre europarlamentari italiani risultati più “attivi” nell’ottava legislatura del Parlamento europeo (2014-2019) che sta per chiudere i battenti. È quanto emerge dai dati aggiornati ad oggi e pubblicati dal portale mepranking.eu prima della pausa per l’elezione della nuova assemblea il 26 maggio.
Italiani primi per interrogazioni
Secondo mepranking.eu, la pattuglia italiana a Strasburgo, grazie anche alla sua consistenza (73 membri), si è classificata prima in questa legislatura per la presentazione di interrogazioni scritte, mozioni, rapporti, opinioni, dichiarazioni, seconda per i discorsi pronunciati in aula mentre non ha brillato né per le presenze in plenaria, né per le partecipazioni ai voti nominali.
Le pagelle dei politici italiani ed europei più “attivi” sono state elaborate da mepranking.eu sulla base di un algoritmo che tiene conto del lavoro degli eurodeputati sulle relazioni (legislative e non), degli interventi in aula, del ruolo
ricoperto nel Parlamento Ue e delle presenze.
La classifica degli italiani
La classifica vede al primo posto l’attuale presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (353 punti), seguito dal capogruppo del Ppe Manfred Weber (319,3), dal conservatore Ecr Syed Salah Kamall (298,6) e dal deputato dell’Alde Pavel Telicka (263,6). Tra gli eurodeputati italiani, dopo Tajani, il punteggio più alto è assegnato al vicepresidente del Parlamento Ue, l’eurodeputato Cinquestelle Fabio Massimo Castaldo (187,20) e all’eurodeputato Pd Nicola Danti (151,50). Tra i meno attivi, oltre all’eurodeputato Pd Giuseppe Ferrandino, si trovano i leghisti Danilo Oscar Lancini e Giancarlo Scottà, i quali sono però
diventati eurodeputati dopo essere subentrati rispettivamente a
Matteo Salvini e a Lorenzo Fontana.
Interrogazioni e interventi in aula
Al 14 aprile, la pattuglia degli europarlamentari italiani, nel complesso, è risultata prima tra le 28 delegazioni nazionali per numero di interrogazioni scritte presentate (9.466, con la leghista Mara Bizzotto al secondo posto della “top ten”), per le mozioni (5600 con il pentastellato Castaldo in decima posizione), per i rapporti (1.551 con Marco Valli primo, Castaldo settimo e Marco Zanni nono), per le opinioni (1.151 con i pentastellati Rosa D’Amato seconda, Castaldo sesto e Adinolfi-Corrao a pari merito ottavi) e per le dichiarazioni (604, con il Pd Nicola Caputo secondo, Bizzotto sesta ed Enrico Gasbarra ottavo). Con un totale di 26.455 interventi in aula gli italiani si sono invece piazzata al secondo posto alle spalle dei francesi (nella top ten dei più loquaci Caputo figura al terzo posto, Castaldo al quarto e Tajani al nono).
Italiani poco presenti in aula
Decisamente meno brillanti le performance italiane misurate da mepranking sulle presenze alle plenarie, devo nessun europarlamentare tricolore figura nella top ten e dove la quota di partecipazione si è attestata all’87,12%, un risultato superiore solo a quelli di lituani, belgi, danesi, britannici, ungheresi ed estoni. Solo un po’ meglio infine i risultati relativi ai voti nominali dove i Pd Renata Briano e Nicola Danti si sono piazzati rispettivamente all’ottavo e al nono posto della top ten. Ma dove nel complesso gli italiani sono arrivati all’84,22%, piazzandosi davanti a romeni, svedesi, greci, britannici, irlandesi, estoni e ciprioti.
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