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Alla Festa del cinema di Roma un tuffo nella storia con i film restaurati

Le anteprime dei documentari sulla settima arte nel programma della kermesse romana

Gina Lollobrigida e Federico Fellini a Berlin nel 1986 (Ansa/Oldpix)

3' di lettura

La storia della settima arte protagonista alla Festa del cinema di Roma. Dal 17 al 29 ottobre, la Casa del Cinema si trasformerà in uno dei luoghi più importanti della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma, ospitando la programmazione della sezione Storia del Cinema, dedicata alle anteprime dei documentari sulla settima arte, ai film in versione restaurata, agli omaggi e agli incontri con i protagonisti del grande schermo.

Si apre con Il ritorno di Maciste

Tra i documentari dodici titoli in anteprima alla scoperta dei protagonisti e delle storie che rendono immortale la settima arte. Fra gli ospiti che introdurranno le proiezioni ci saranno Paolo Virzì e Sergio Rubini. Il programma dei documentari si aprirà mercoledì 18 ottobre alle ore 19.30 in Sala Cinecittà con Il ritorno di Maciste di Maurizio Sciarra: il film racconta il periodo in cui il cinema italiano era leader nel mondo attraverso la storia del camallo genovese Bartolomeo Pagano la cui vita si trasformò in seguito al fortuito incontro col regista Giovanni Pastrone. Il film sarà introdotto dal regista Maurizio Sciarra, dal produttore Alessandro Borrelli e dal membro del cast Giuseppe Abbagnale. Il giorno successivo la Sala Cinecittà ospiterà alle ore 19.15 la proiezione di Lui era Trinità di Dario Marani, ritratto del produttore cinematografico Italo Zingarelli che negli anni ’70 portò sul grande schermo due film campioni di incassi: Lo chiamavano Trinità e Continuavano a chiamarlo Trinità, pellicole che decretarono il successo internazionale della coppia Bud Spencer e Terence Hill. A introdurre il film ci sarà il celebre interprete assiema a Dario Marani, Clarissa Montilla, Alessio Guerrini e ai figli di Italo Zingarelli.

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Il film su Virzì

Venerdì 20 alle ore 19.30 sarà la volta di Quel maledetto film su Virzì di Stefano Petti. Dopo aver accumulato centinaia di interviste per realizzare il film definitivo su Paolo Virzì, tre documentaristi si scontrano sul come concludere il progetto: mentre i tre dibattono le loro ossessioni sul cineasta, quest’ultimo li sorprende con una proposta che consentirebbe di finire il film e voltar pagina. Domenica 22 alle ore 19.30 Une chronique americaine di Alexandre Gouzou, Jean-Claude Taki, un documentario su un film di Antonioni scritto ma mai realizzato, un’indagine su un progetto del grande regista italiano rimasto privo di immagini. Il giorno successivo la programmazione si sposterà all’Auditorium Parco della Musica (ore 15 Sala Sinopoli) con la proiezione di American Badass: A Michael Madsen Retrospective di Dominique Milano che ripercorre la carriera dell’attore, attraverso i suoi film (più di 170) e le testimonianze di tutti quelli che hanno lavorato con lui. Lo stesso giorno, alle ore 21.30 presso la Sala Cinecittà della Casa del Cinema, si terrà La voce senza volto di Filippo Soldi, che porta lo spettatore alla scoperta di una pratica, quella del doppiaggio, che ha influito sulla creatività del nostro cinema, sulla lingua che parliamo e sulla nostra cultura.

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L’ultima pellicola di Gregoretti

Martedì 24 alle ore 19 in Sala Cinecittà sarà proiettato Io, il tubo e le pizze, ultimo film di Ugo Gregoretti, rimasto inedito, in cui il grande cineasta, documentarista e giornalista ripercorre la propria attività con intelligenza, ironia e leggerezza. Mercoledì 25 alle ore 17 (Sala Cinecittà), il pubblico potrà assistere a John Kennedy Night Moves: sul grande schermo, scorreranno i filmati originali della permanenza in Italia del presidente John Fitzgerald Kennedy nel 1963, organizzati e montati da Ciro Giorgini dopo un lavoro di ricerca nelle teche Rai. Alle ore 19.30 si terrà La nostra Monument Valley di Alberto Crespi e Steve Della Casa. La ricchezza e la varietà del territorio laziale hanno sempre fornito al cinema italiano location sorprendenti a film d’autore, peplum, western, fantasy: il film racconta la presenza di questi luoghi nel nostro cinema.

Il cinema è un’arte destinata a morire?

Giovedì 26 alle ore 19.45 (Sala Cinecittà) avrà luogo l’anteprima di Joseph Losey, l’outsider di Dante Desarthe che mostra la parabola artistica del regista e sceneggiatore statunitense Joseph Losey in un documentario pieno di sorprese sorretto da straordinari materiali d’archivio. Sabato 28 alle ore 19.30 sarà la volta di Chambre 999 di Lubna Playoust: quarant’anni dopo il film Room 666 di Wim Wenders, una nuova generazione di registi, tra i quali James Gray, Olivier Assayas, Alice Rohrwacher e Asghar Farhadi, risponde alla stessa domanda di allora: il cinema è un’arte destinata a morire? Domenica 29 alle ore 16 la Sala Cinecittà ospiterà Fellini, confidences retrouvées di Jean-Christophe Rosé. Il 31 ottobre 2023 ricorre il trentesimo anniversario della morte di Federico Fellini e questo film ne offre un racconto intimo in prima persona: assieme al regista introdurrà la proiezione Sergio Rubini.

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