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Alla Juventus lo scudetto della Borsa: prima in Italia e terza in Europa

Le azioni del titolo bianconero hanno fatto segnare un +38,9% nell’anno di riferimento, un dato che posiziona la Juve alle spalle solo di Ajax (+45,4%) e Benfica (+43,9%). La Juve risulta essere inoltre la società quotata alla Borsa di Milano con il più alto incremento del valore del titolo tra quelle all’interno dell’indice Ftse Mib davanti a Campari (+14,6%) e Poste Italiane (+11,3%)

di Redazione Sport24

Juventus, quanto «pesa» l’uscita dalla Champions League

2' di lettura

La Juventus Fc è sul podio europeo dei club quotati in Borsa, con il terzo miglior andamento delle azioni nel 2018. È quanto risulta dai dati contenuti nella nona edizione di ReportCalcio, lo studio della Figc realizzato in collaborazione con Arel e PwC. Le azioni del titolo bianconero hanno fatto segnare un +38,9% nell’anno di riferimento, un dato che posiziona la Juve alle spalle solo di Ajax (+45,4%) e Benfica (+43,9%). La Juve risulta essere inoltre la società quotata alla Borsa di Milano con il più alto incremento del valore del titolo tra quelle all’interno dell’indice Ftse Mib davanti a Campari (+14,6%) e Poste Italiane(+11,3%).

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La nona edizione di ReportCalcio mette anche in evidenza come i ricavi del calcio italiano continuano a crescere: il valore della produzione dei tre campionati professionistici nella stagione 2017-2018 ha infatti superato per la prima volta i 3,5 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Per la serie A il valore della produzione è aumentato del 5,7% e per la prima volta è superiore ai 3 miliardi, ma il gap tra grandi e piccole squadre in serie A è ancora troppo marcato, con oltre la metà di questa cifra (54%) generato da soli 5 club: Juventus, Inter, Roma, Milan e Napoli.

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Le ultime cinque società della massima serie per fatturato contribuiscono soltanto per il 7% del totale dei ricavi del campionato. Il divario si amplia ulteriormente guardando ai costi della produzione, con i primi 5 club che coprono il 56% del totale. La principale fonte di ricavi è sempre rappresentata dai diritti tv, che nonostante una leggera flessione (-0,6%) continuano a pesare per circa un terzo del valore complessivo.

Si conferma la rilevanza nei conti economici dei club delle plusvalenze (il 22% sul totale dei ricavi), che dopo il record della precedente stagione (+84% rispetto al 2015-2016) hanno toccato un nuovo picco arrivando a 713 milioni. La crescita più significativa è però da attribuire ai ricavi da ingresso stadio (+22,4%), un boom ancora più evidente per la sola serie A dove hanno toccato i livelli più alti di sempre: 300 milioni di euro (+32,4%), con un’affluenza complessiva maggiore di circa un milione di spettatori rispetto alla stagione precedente. In aumento anche i ricavi da sponsor e attività commerciali (+9,5%).

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