Alla scoperta delle Hawaii più segrete con la designer Nicole Hollis
Sup, trekking e shopping dai farmers market, dove comprare caffè a chilometro zero o cappelli di paglia homemade. E poi le cene che selezionano le eccellenze locali.
di Lisette Ribic
5' di lettura
Ho da anni una casa alle Hawaii, sulla Big Island, ma è solo durante il primo lockdown che abbiamo deciso – io, mio marito e i nostri due figli – di trasferirci lì, prima che chiudessero i voli. È stata un'esperienza straordinaria, e ho ancora i colori dell'arcipelago dentro di me, anche adesso che siamo tornati a San Francisco e sull'isola andiamo solo per le vacanze o un long weekend. Mi ha sorpreso capire quanto abbia contato per me stare all'aria aperta, assaporare con calma ogni alba e ogni tramonto. Già, perché i colori del mattino sono emozionanti. A volte, anche adesso, quando siamo qui, ci svegliamo molto prima dell'alba, e andiamo a fare sup sull'oceano, per vedere il sole sorgere sopra il vulcano di Hanalei.
Sull'isola ci piace andare ai farmers market: frutta e verdura a chilometro zero, e in più pane e cosmetici naturali. Il mercato di Waimea, il mio preferito, è di sabato. Lì compro sempre qualche confezione di polvere di semi di moringa, che ha poteri antinfiammatori, è ricca di vitamine e non contiene caffeina, per preparare delle bevande calde. Compro anche del tè matcha. Tutto da Maruyama Jones Farm. Anche il caffè è prodotto localmente: le piantagioni più famose sono a Kona, e io scelgo quello di Makua Coffee Company.
Ma prima di andare al mercato faccio colazione: di solito uno smoothie e un caffè a casa. Oppure mi fermo al Four Seasons Resort di Hualalai, al loro Trading Company, il bar sulla spiaggia circondato dalle palme. Per pranzo andiamo da Shaka Tacoz a Captain Cook, un semplice furgoncino a bordo strada; oppure da Kohala Burger, che i bambini – hanno 11 e 8 anni – adorano, anche perché vende caramelle e dolcetti old style. A volte prendiamo un poke fresco (il piatto tipico hawaiano a base di pesce crudo, ndr) da Fish House, secondo me il migliore in città; o ci fermiamo dal food truck GJ's Huli Huli Chicken, a Waimea. Per chi ama il dolce, qualche indirizzo speciale: Two Ladies Kitchen a Hilo per il mochi, il gelato di Tropical Dreams Ice Cream, quello di Sweet Journey Café Vegan Ice Cream, ma anche i dolci e i biscotti di Donna's Cookies.
A cena ci piace il Residents' Beach House del Four Seasons Resort, a Hualalai, per il pescato del giorno: bellissima anche la location, di fronte all'oceano per chi vuole fermarsi a dormire. Oppure Pueo's Osteria, se vogliamo mangiare un piatto di pasta. Pau Pizza se abbiamo voglia di pizza: la nostra preferita è Hamakua (con bacon, cipolle caramellate e spinaci di Waimea), ma anche il Breakfast Burrito è imperdibile. E per il sushi scegliamo Sushi Sam. A cena, ma attenzione perché bisogna sempre prenotare in anticipo, Merriman's a Waimea, un classico. A Hilo invece consiglio Paul's Place e Moon & Turtle; a Kona, Journey Cafe.
Infine, per una cena speciale prenoto da Canoe House al Mauna Lani, dentro l'Auberge Hotel; i proprietari hanno fatto esperienza da Nobu e si sente nella ricercatezza dei piatti. Raccomando la Salmon skin salad, un'insalata con pelle di salmone grigliata, una vera delicatezza; ma anche la Stuffed dungeness crab leg, un piatto a base di granchio di Dungeness, ovvero il granciporro del Pacifico.
Amo le Hawaii per il mare, i colori e mi piace anche fare shopping. Mi fermo spesso a curiosare tra le creazioni di Suzanne Wang Ceramics; o tra i cappelli in paglia, fatti su misura, di Hana Hou. Ci sono a tesa larga, da spiaggia, ma anche piccoli e frivoli, e sempre con lavorazione artigianale. A proposito di lavorazioni tipiche della zona, consiglio una visita da Isaacs Art Center, soprattutto per i manufatti in legno. O alla Gallery of Great Things, a Waimea. Una sosta sempre divertente, poi, è da M.Field Gallery and Store, una galleria negozio aperta dai creativi Mike e Terry Field a Holualoa, in un cottage degli anni Venti, nel cuore di una piccola comunità vicino alle piantagioni di caffè Kona. Le camicie leggere a grandi stampe colorate, fondamentali per la vita rilassata di qui, le compro da Sig Zane Aloha Shirts. Altri indirizzi dal mio carnet sono il Seaside Luxe al Hualalai Resort, il Goop (sì, quello creato da Gwyneth Paltrow), il ManaUp, al Mauna Kea Resort, e Mahina.
Quello che preferisco in assoluto delle Hawaii è il poter vivere all'aperto. La Big Island ha ben dieci micro-climi: si passa da giungle lussureggianti e cascate potenti a zone aride che sembrano paesaggi lunari; ci sono le spiagge di sabbia nera, ma anche la neve in cima al Mauna Kea, che supera i 4.200 metri di altezza, in lingua hawaiana vuol dire “montagna bianca”, proprio per il ghiaccio e la neve che ricoprono la vetta. Si pensa sempre alle Hawaii come spiaggia e surf, ma fare hiking è parte integrante della vita e della cultura locale. Sentieri ripidi in montagna, bagni in posti segreti, birdwatching, ma anche whalewatching (capita di vedere le balene soprattutto da novembre a maggio). L'avventura è ovunque. Consiglio il percorso trekking che inizia a Thurston Lava Tube, un tunnel scavato dalla lava a Nāhuku, nella Big Island, per finire a Kilauea Iki. Sono circa 10 chilometri, ed è sempre meglio portare qualcosa in caso di pioggia. Oppure la Pololu Valley, o ancora la camminata fino al belvedere di Waipio Valley.
Dall'isola e dai suoi colori ho tratto ispirazione anche per i materiali dei miei progetti di interior design: il nero della roccia vulcanica, il blu dell'oceano, l'utilizzo di legni locali, magari insieme a marmi importati dall'Italia. La luce esterna è così forte; trovo che un interno scuro, a contrasto, sia più riposante. In questo periodo abbiamo progetti in ben tre isole dell'arcipelago. Ed è stato bello, durante il lockdown, poterli seguire più da vicino. Si tratta di residenze private e di un progetto di hospitality, il Kona Village, per Rosewood Hotels & Resorts, che aprirà nel 2023. Intanto, a chi vuole soggiornare qui, consiglio l'Hapuna Beach Resort e il Mauna Kea. Ma anche delle locande più intime, come Honokaa Inn, Kamuela Inn e Red ‘Ohana.
Adesso il lockdown è quasi un ricordo. Pur nell'emergenza, i mesi passati qui con mio marito, i nostri due bambini e mio cognato, ci hanno permesso di scoprire e vivere davvero la magia dell'isola a ritmo lento. Abbiamo nuotato e camminato sulla spiaggia, i bambini hanno imparato a fare surf e scuba diving. Avevo scoperto le Hawaii tanti anni fa, durante la mia luna di miele a Kauai.
Non sapevo che comprare casa qui sarebbe stato tanto importante. Tra le cose che apprezzo di più ci sono la cultura locale, vivere secondo i ritmi del sole e le notti tiepide. Dopo tanti anni nel vento forte di San Francisco, è meraviglioso poter cenare seduti fuori in ogni periodo dell'anno, con l'abbraccio del buio carezzevole e caldo.
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