ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùViaggio in Danimarca

Alla scoperta della nuova scena gastronomica nell'ecclettica Aarhus

E’ una città storica, universitaria, ricca di attrazioni culturali ma soprattutto la nuova mecca dei buon gustai da vivere in ogni stagione dell’anno

di Laura Dominici

6' di lettura

Con fertili terreni agricoli, la costa sabbiosa, i boschi e il centro urbano ricco di storia, Aarhus offre molto agli amanti del verde e della gastronomia. Seconda città per dimensione della Danimarca, la regione regala paesaggi naturali di grande bellezza: 360 km di costa incontaminata, spiagge di sabbia bianca costeggiate da un paesaggio cangiante di laghi, ruscelli, boschi e un parco nazionale mozzafiato. Situata sulla costa orientale della penisola dello Jutland si raggiunge in meno di due ore dall'Italia con il volo Ryanair da Milano Malpensa al suo nuovo aeroporto cittadino (35 km dal centro).

Sulle tracce dei vichinghi

Considerata una delle città più antiche della Scandinavia, Aarhus è stata fondata dai vichinghi intorno al 770 in posizione strategica in una verde vallata sulla foce del fiume omonimo. A partire dal 1847 Aarhus ha conosciuto una forte espansione legata alla ristrutturazione del porto, fino a diventare oggi una città a vocazione universitaria vivace e dinamica. Nel 2017 è stata Capitale della Cultura europea, nel 2021 è stata designata dal Global Destination Sustainability Movement la terza destinazione più sostenibile al mondo e quest'anno è stata inclusa tra i “World’s Greatest Places 2023” del Time, che ne ha evidenziato il design, la cucina e l’architettura.

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Un luogo per buongustai

In Danimarca, nuova mecca della cucina mondiale, Aarhus offre una scena gastronomica particolarmente varia. I suoi terreni agricoli forniscono a ristoranti e street food ingredienti freschi e di provenienza locale e nei suoi mercati contadini si può trovare di tutto, dai formaggi artigianali al pane appena sfornato, alla frutta e alla verdura biologica. E' questa la forza degli chef locali, che reinterpretano antiche tradizioni con una buona dose di creatività, incorporando ingredienti freschi e stagionali nei loro piatti, creando un’esperienza farm-to-table. Ad Aarhus la scena gastronomica varia dai 4 ristoranti stellati fino alle cucine più semplici e allo street food per soddisfare tutte le tipologie di gusti e budget.

Un festival dedicato al food

A confermare la validità delle proposte gastronomiche, ogni anno a fine estate si svolge il Food Festival, evento che ha lo scopo di ispirare e trasmettere conoscenze gastronomiche sulla cultura alimentare nordica e che coincide con altri eventi legati alla musica e alle luci. Su un’area di 50.000 mq, il food festival riunisce alcuni dei principali produttori (250), chef e appassionati per condividere conoscenze, abilità artigianali e prodotti. Si può scoprire ad esempio il gruppo Arla, con sede ad Aarhus che con il brand Uniqa collabora con gli chef per creare formaggi personalizzati di prim'ordine seguendo le rispettive esigenze. C'è poi il marchio Pure Dansk, creato da due sorelle (settima generazione di agricoltori) che hanno reintrodotto i legumi in Danimarca nel 2021 (prima venivano solo importati), o ancora le distillerie che producono gin assortiti sfruttando le erbe locali.

Le tavole dove sostare

Di anno in anno Aarhus rafforza la sua reputazione sulla scena gastronomica mondiale. La cucina nordica offre pesce appena pescato nella baia di Aarhus e sbarcato al porto, specialità locali, verdure dell’isola di Samsø e prodotti freschi della vicina penisola di Djursland. Gli standard gastronomici sono molto elevati e gli chef non scendono a compromessi sulla qualità. Oltre ai ristoranti raffinati, sono disponibili tutti i tipi di gastronomia, dalle specialità locali a base di pesce ai piatti internazionali, molti ispirati alla cucina francese, e allo street food. Per una pausa gustosa è irrinunciabile sostare in uno dei tanti caffè o panetterie con prodotti a lunga lievitazione, gustare le birre locali o i dolci a base di cannella. La Cabra Bakery, ad esempio, sforna costantemente pane utilizzando varie farine locali e dolci dalle 4 di mattina, ma contraddistingue anche l'attività di torrefazione, svolta grazie alla collaborazione di piccoli produttori sparsi tra Colombia, Kenya e Messico (brand presente anche a Copenhagen, in Thailandia e a New York). Per una cena non c'è che l'imbarazzo della scelta tra il Kolo Restaurant nel quartiere latino, Ispirato al concept dell'orto comunitario, con una cucina prevalentemente vegetariana, o un'esperienza culinaria al ristorante Hærværk di Rune Sørensen, ma non prima di aver raccolto erbe e frutti di bosco per la preparazione del menù del giorno. Indimenticabile la degustazione al Domestic, dove l'utilizzo di ingredienti di provenienza locale prende la scena e la passione per l'alta qualità crea un'offerta unica. Molto “local” una pausa pranzo da OliNico Gastro Grillbar, che si è affermato come uno dei locali da asporto più popolari di Aarhus negli ultimi dieci anni. Curiosa, infine, l'esperienza di un'associazione che riunisce 15 appassionati che vogliono creare un laboratorio sperimentale di funghi e coltivare funghi ostrica nei fondi di caffè del porto di Aarhus.

Le attrazioni culturali tra passato e futuro

Facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta, le attrazioni di Aarhus si possono visitare in un weekend. Come prima tappa è consigliabile l'ARoS Art Museum con il suo Rainbow Panorama dell'artista danese Olafur Eliasson. Si tratta di una passerella circolare in vetro che conduce al tetto del museo, del diametro di 52 metri, formata da uno spettro di colori diversi e che consente una vista a 360° di Aarhus e dell’area circostante. Passeggiando in circolo lungo la vetrata che cambia gradualmente colore, i visitatori possono ammirare il panorama più colorato del mondo. ARoS si basa sul concetto della Divina Commedia di Dante e, con il completamento dell’ampliamento del tetto previsto per quest'anno “The Next Level” creato dall’artista James Turell, il collegamento tra paradiso e inferno sarà completo. Nel seminterrato del museo, The 9 Spaces presenta opere di Bill Viola, James Turrell, Tony Oursler e Pipilotti Rist, tra gli altri. Il Moesgaard museum permette invece di tornare al passato in un contesto architettonico innovativo, visto che presenta la preistoria in modo molto creativo. Per farsi un'idea della vita danese tra il 1600 e gli anni 2000 è consigliabile la visita al Den Gamle By (la città vecchia), dove i visitatori sono accompagnati in un viaggio attraverso i grandi periodi della storia, grazie alla ricostruzione di ambienti e scene di vita del passato. Una parte del museo è animata da attori vestiti nello stile dell’epoca e che rievocano i mestieri tradizionali.

Dalla cattedrale al porto

La cattedrale di San Clemente ad Aarhus è una delle chiese più imponenti della Danimarca, con una guglia che raggiunge i 92 metri di altezza. La sua costruzione durò a lungo: la prima pietra fu posata nel corso degli ultimi decenni del 1100 ma per finire questa basilica in stile romanico furono impiegati 400 anni. Il Duomo si trova proprio di fronte al Teatro di Aarhus e il Museo delle navi vichinghe di Nordea Bank, a poche centinaia di metri dal porto della città. Il Randers Kunstmuseum offre invece esperienze artistiche grazie ad una ricca collezione di opere dei protagonisti dell’arte danese degli ultimi 200 anni. Tra le attrazioni del porto, c'è la biblioteca Dokk1 dall’architettura futuristica, progettata da Schmidt Hammer Lassen Architects, che illustra il progetto di conversione del porto industriale di Aarhus in uno spazio sociale urbano.

Tra architettura ed esperienze “open air”

Altro esempio di riconversione del porto (che quest'anno ha ospitato l'Ocean Race), diventato luogo di vita giovane e alla moda, è The Harbor Bath, progettato dal famoso architetto danese Bjarke Ingels. Questo complesso galleggiante triangolare comprende una piscina lunga 50 metri, una vasca circolare per i tuffi, piscine per bambini e due saune. Altra perla architettonica unica della città è l'Iceberg, un edificio residenziale nella zona del porto, costruito in modo da offrire una vista ottimale sul mare da ogni angolazione. I punti di intersezione suggeriscono che l’edificio assomiglia fortemente ad un iceberg galleggiante in fase di disgregazione. Uno dei tanti edifici sorti di recente sul lungomare di Aarhus è Navitas Science and Innovation, a forma di stella di 38.000 mq, progettato dagli studi di architettura Kjær & Richter e Christensen og Co. che merita una visita per il suo concetto architettonico e per le apprezzate aree esterne intorno all’edificio. E parlando di aree esterne è d'obbligo una tappa ai magazzini Salling nel centro cittadino, dove un'immensa terrazza sospesa sul tetto ospita un magico giardino urbano dove poter sorseggiare un cocktail, fare uno spuntino, ascoltare della buona musica o semplicemente godersi la splendida vista della città. Per chi avesse più tempo a disposizione, potrebbe concedersi un po' di attività all'aria aperta nel Lake District o visitare la vicina Viborg (a 80 km) con la sua atmosfera medievale e le sue case antiche.

Boutique hotel nel quartiere latino

Tra gli indirizzi per soggiornare in città, merita una menzione il SOFS Boutique Hotel, nel cuore di una delle zone più antiche di Aarhus, l’iconico e rilassato Quartiere Latino. L’hotel dispone di 26 camere arredate con gusto e ispirate allo stile Art Déco. Ognuna di esse ha un arredamento unico che si adatta alle dimensioni e alla luce della stanza. La caffetteria serve un’ottima colazione a base di prodotti biologici e durante il giorno è possibile rilassarsi nel lussureggiante cortile interno.

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