Ucraina ultime notizie. Filorussi: «Mariupol colpita con missili a lungo raggio»
I punti chiave
Filorussi: «Mariupol colpita con missili a lungo raggio»
Le forze armate ucraine hanno attaccato Mariupol con missili a lungo raggio. Lo scrive l’agenzia statale russa Tass citando un rappresentante dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. «Due missili a lungo raggio hanno colpito Mariupol», ha affermato il funzionario filorusso.
Zelensky su Dnipro: «Faremo di tutto per avere più difese antiaeree»
«Faremo tutto il possibile, anche l’impossibile, per accelerare la fornitura di altri sistemi di difesa aerea di alta qualità all’Ucraina». Lo ha detto nel suo discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo aver denunciato come «pura atrocità» l’attacco missilistico russo di oggi contro Dnipro in cui sono stati colpiti un ospedale e una clinica veterinaria.
Sono «creature malate» ha aggiunto, riferendosi ai militari russi. «Due persone sono state uccise in questo attacco,. Le mie condoglianze ai parenti e gli amici. Ancora non sono state rimosse tutte le macerie. Più di 30 persone sono state ferite, fra cui due bambini», ha dichiarato Zelensky, citato da Ukrainska Pravda.
Prodi: «Pace? Finché si lotta per la vittoria sembra sconfitta»
«Il problema delle tregue è che devono coinvolgere tutte le parti. Io sono ottimista; ma finché tutte e due le parti lottano per la vittoria, la tregua o la pace sembra una sconfitta di una delle due parti». Lo ha detto Romano Prodi intervistato da Lucia Annunziata al Festival dell’Economia di Trento su temi di geopolitica, sollecitato in particolare sull’iniziativa di papa Francesco per favorire un dialogo tra i due paesi in conflitto.
Oms: dall’inizio della guerra 967 attacchi a strutture mediche
Sono stati finora 967 gli attacchi russi contro la sanità ucraina, 868 dei quali diretti a strutture mediche, e hanno causato almeno 97 morti e 126 feriti. È quanto riportano gli ultimi dati dell’Oms, nel giorno in cui due persone sono morte in un attacco missilistico a Dnipro in cui è stata colpita una struttura sanitaria.
L’attacco odierno non è ancora registrato dall’Oms, che prevede un proprio processo di verifica dei dati. L’ultimo attacco registrato, contro un ospedale mobile, risale al 7 maggio. «L’Oms condanna tutti gli atti di violenza contro la sanità. Questi attacchi non solo uccidono e mutilano le persone, ma le privano anche delle cure urgenti, mettono in pericolo il personale della sanità e minano il sistema sanitario», ha detto la portavoce dell’Oms Margaret Harris alla Cnn.
Putin a Lula: «Aperti a dialogo, bloccato da Kiev e sponsor Occidente»
La Russia è aperta «al dialogo ed al canale politico e diplomatico» per risolvere la crisi in Ucraina, dialogo e canali che «sono ancora bloccati da Kiev e dai suoi sponsor occidentali».
È quello che il presidente russo Vladimir Putin ha detto al presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, avvenuta su iniziativa di Brasilia, secondo quanto riferito dal Cremlino.
Prodi: «Per la pace qualcosa si muove ma il processo lentissimo»
«Il Papa ha fatto tutti i messaggi e ora sembra che il colloquio possa cominciare. Ma queste cose vanno fatte nella massima riservatezza». Così Romano Prodi sull’Ucraina al Festival di Trento. «Qualcosa si comincia a muovere ma ancora è un processo lentissimo per arrivare a una tregua perché entrambe le parti vogliono la vittoria sul campo».
Attacco a Dnipro: bilancio sale a 2 morti e 31 feriti
È di almeno due morti e 31 feriti il nuovo bilancio dell’attacco missilistico che oggi ha colpito Dnipro. Lo riferisce Ukrinform. Tra i feriti ci sono due “bambini di tre e sei anni”, hanno fatto sapere le autorità locali sottolineando come oltre alla struttura sanitaria risultino danneggiati una clinica veterinaria, nove palazzi e abitazioni private.
Wsj: «Cina propone a europei tregua, con territori occupati a Russia»
L’inviato cinese Li Hui avrebbe cercato di convincere gli europei ad una tregua in Ucraina con il riconoscimento che i territori occupati da Mosca sono ormai russi. Lo scrive il Wall street Journal, citando fonti occidentali al corrente del contenuto dei colloqui di Li nelle capitali europee.
«L’ambasciatore cinese incaricato di premere per il piano cinese per l’Ucraina ha portato un chiaro messaggio: gli alleati degli Stati Uniti in Europa devono asserire la loro autonomia e chiedere un’immediato cessate il fuoco, lasciando la Russia in possesso delle parti di territorio del suo piccolo vicino che ora occupa», riferiscono le fonti citate dal Wsj. Li ha visitato Kiev, Varsavia, Berlino, Parigi e Bruxelles, ed è oggi a Mosca. Secondo le fonti, anche se è troppo presto per respingere gli sforzi di Pechino, vi sono molti interrogativi sulla capacità di Pechino di agire come onesto mediatore data la sua vicinanza a Mosca.
A Li è stato risposto che non si può dividere l’Europa dagli Stati Uniti e che l’Europa continuerà a sostenere l’Ucraina.
Lula a Putin: ribadito disponibilità Brasile a ricerca pace
«Ho appena parlato al telefono con il presidente della Russia, Vladimir Putin. L’ho ringraziato per l’invito a partecipare al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, e gli ho risposto che al momento non potevo andare in Russia».
Lo scrive su twitter il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Quanto al conflitto in Ucraina «ho ribadito la disponibilità del Brasile, insieme a India, Indonesia e Cina, a dialogare con entrambe le parti in conflitto alla ricerca della pace».
Lavrov a Li: «Impegnati per una soluzione diplomatica»
In un incontro oggi con l’inviato cinese per l’Ucraina, Li Hui, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha «confermato l’impegno di Mosca per una soluzione politico-diplomatica del conflitto», lamentando «i seri ostacoli creati dalla parte ucraina e dai suoi gestori occidentali per una ripresa dei negoziati di pace». Lo riferisce in un comunicato il ministero degli Esteri russo.
Lavrov, si legge ancora nel comunicato, ha espresso «gratitudine alla parte cinese per la sua posizione equilibrata riguardo alla crisi ucraina» e apprezzamento «per la disponibilità di Pechino di svolgere un ruolo positivo nella sua soluzione». Entrambe le parti, si afferma nella nota, hanno espresso la volontà di «rafforzare ulteriormente la cooperazione russo-cinese in politica estera».
Podolyak: «Niente scenari di compromesso o sarà sconfitta democrazia»
«Qualsiasi ’scenario di compromesso’ che non preveda la liberazione di tutti i territori dell’Ucraina, di cui parlano periodicamente “fonti anonime” nelle élite europee e americane equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento di conflitti nella politica globale. Tutto questo è il sogno della Russia».
Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre in Ucraina prosegue il conflitto dopo l’invasione russa iniziata il 24 febbraio del 2022. Podolyak torna quindi a ripetere la posizione ucraina con Kiev che insiste sulla sua «formula di pace» e aggiunge: «La domanda è retorica. Perché singoli attori pubblici continuano con lo ’scenario mediatico russo’ e a prolungare il conflitto?».
L’azienda russa Kalashnikov produrrà nuovi droni kamikaze
L’azienda che produce il fucile d’assalto più diffuso al mondo, la Kalashnikov, ha deciso di diversificare le proprie armi e di avviare una divisione per la produzione di nuovi droni kamikaze, una delle armi chiave utilizzate nella guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Kalashnikov, Alan Lushnikov, citato dalla Tass.
«Abbiamo creato una divisione di veicoli aerei senza pilota. Abbiamo consolidato tutte le nostre capacità di sviluppo e produzione, e stiamo espandendo la produzione di diverse volte» sostiene Lushnikov spiegando all’agenzia russa di non potere «rivelare i dettagli».
La nuova unità comprenderà tutto ciò che è necessario per l’effettivo funzionamento dei veicoli aerei senza pilota. «Il nostro approccio è quello di migliorare costantemente il nostro prodotto, non possiamo lavorare altrimenti» ha sottolineato il presidente della società che ha già un proprio drone kamikaze prodotto da una delle aziende del gruppo Kalashnikov, Zala Aero.
I Lancet, così si chiamano, sono stati usati nella guerra contro l’Ucraina e sono dotati di diversi sistemi di puntamento basati su coordinate, optoelettronica e tecnologia combinata. Il drone è dotato di un canale di comunicazione televisivo per trasmettere le immagini degli obiettivi e confermare la loro distruzione. Il drone può colpire obiettivi entro un raggio di 40 km.
Kiev: «Nessun compromesso possibile sui nostri territori»
«Qualsiasi ’scenario di compromesso’ che preveda la NON liberazione di tutti i territori dell’Ucraina, di cui periodicamente parlano ’fonti anonime’ nelle élite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia. La domanda è retorica: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo ’scenario mediatico russo’ e a prolungare il conflitto?». Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
A Mosca finito incontro Lavrov-Li Hui: nessuna dichiarazione
L’inviato cinese per l’Ucraina, Li Hui, ha lasciato senza fare dichiarazioni il ministero degli Esteri a Mosca dopo un colloquio con il ministro russo Serghei Lavrov. Lo riferisce l’agenzia Tass. Al momento non vi è alcuna notizia su eventuali altri incontri che Li Hui potrebbe avere con altri dirigenti russi, tra cui il presidente Vladimir Putin.
Colloqui Kiev-Ankara: focus su «formula di pace»
Colloquio telefonico tra Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e Ibrahim Kalin, portavoce del leader turco Recep Tayyip Erdogan che spera nella rielezione al voto di domenica dopo 20 anni al potere.
E’ Yermak a far sapere con un tweet di aver parlato con Kalin, che «si è congratulato con l’Ucraina per il successo del summit del G7».
«Abbiamo parlato del sostegno da parte della Turchia alla formula di pace del presidente ucraino - twitta Yermak - Ho riconosciuto la leadership della Turchia nell’attuazione dell’iniziativa per il grano». Yermak conclude sottolineando di aver «ringraziato i turchi per il loro sostegno».
Milley (Usa): «Russia non può vincere militarmente»
Il capo del Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti, il generale Mark Milley, ha affermato che la Russia non può ottenere la vittoria sull’Ucraina con mezzi militari. A suo parere, invece, l’Ucraina è in grado di liberare tutti i suoi territori. Parlando dopo il 12° vertice di Ramstein che si è tenuto ieri, il generale statunitense ha aggiunto che l’obiettivo strategico della Russia – un cambio di governo a Kiev – è fallito un anno fa quando le truppe russe non sono riuscite a prendere Kiev. Tuttavia, è improbabile che la liberazione avvenga nel prossimo futuro.
Nord Stream: Spiegel, aumentano le tracce che portano a Kiev
Nelle indagini sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream, aumentano le tracce che conducono all’Ucraina. È quello che scrive der Spiegel, in un’anticipazione del numero del prossimo weekend, in cui si citano dettagli emersi dalle investigazioni dell’anticrimine federale tedesco.
Emissario cinese chiede cessate il fuoco immediato
Il rappresentante speciale cinese Li Hui durante la sua visita in Europa ha chiesto un «cessate il fuoco immediato in Ucraina». Lo riportano le agenzie russe Ria Novosti e Tass, citando un articolo del Wall Street Journal. Per il giornale americano, che fa riferimento a fonti informate sul dossier, Li Hui ha trasmesso un messaggio «molto chiaro», ovvero «gli alleati degli Stati Uniti in Europa devono difendere la loro autonomia e chiedere un cessate il fuoco immediato».
Zelensky, l’attacco a Dnipro è un crimine contro l’umanità
«Un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l’umanità in quanto tale. Gli edifici di una clinica psichiatrica e di una clinica veterinaria nella città di Dnipro sono stati distrutti»: Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Solo uno stato malvagio può combattere contro le cliniche. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore russo», ha aggiunto. «La Russia ha scelto la via del male di sua volontà e non abbandonerà questa strada da sola. Dobbiamo sconfiggere il terrore e lo faremo. L’Ucraina e l’intero mondo libero insieme».
Mosca, fra Usa e Russia contatti telefonici periodici
I contatti telefonici tra Russia e Stati Uniti avvengono periodicamente, ma Washington non mostra alcuna disponibilità a “correggere” le relazioni. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, in un’intervista alla rivista International Affairs di cui riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. “Tutti i canali di comunicazione rilevanti tra la Russia e gli Stati Uniti non solo sono disponibili, ma vengono periodicamente testati, vengono eseguite alcune procedure tecniche per assicurarsi che tali canali di comunicazione funzionino, e si verificano anche telefonate a livello di responsabilità tra Mosca e Washington per discutere le specifiche di queste o altre situazioni periodicamente”, ha detto Ryabkov, aggiungendo che “un’altra questione è che non vediamo dall’altra parte la disponibilità ad affrontare seriamente la questione del raddrizzamento delle relazioni”. Ryabkov ha precisato che la Russia, avendo dichiarato di essere pronta a discutere qualsiasi questione con gli Stati Uniti sulla base del rispetto reciproco e dell’uguaglianza, non è incline a “correre dietro agli americani, a implorarli e a persuaderli”.
Attacco ospedale Dnipro, bilancio sale a 2 morti e 23 feriti
E’ salito a due morti e 23 feriti il bilancio dell’attacco missilistico russo contro l’ospedale di Dnipro specializzato nel sostegno psicologico. Lo riferiscono i media ucraini spiegando che i soccorritori hanno trovato il corpo di un uomo sotto le macerie nella struttura danneggiata. Tra i feriti ci sono anche due bambini di tre e sei anni.
Governatore, attacco di 2 droni alla città russa Krasnodar
Le esplosioni avvenute nelle prime ore di oggi nella città russa di Krasnodar sono state provocate dall’attacco di due droni. Lo ha detto il governatore, Veniamin Kondratyev, sul suo canale Telegram. Le esplosioni hanno provocato danni a edifici residenziali ma non vittime tra la popolazione. Negli ultimi mesi la regione di Krasnodar, sul Mar Nero, vicina al confine con l’Ucraina, è stata più volte colpita da droni lanciati dalle forze ucraine, specie su serbatoi di carburante delle locali raffinerie.
Zelensky, «un morto e 15 feriti in attacco ospedale Dnipro»
E’ di un morto e 15 feriti il bilancio provvisorio dell’attacco missilistico condotto dalle forze armate russe contro un ospedale nella città di Dnipro, nell’Ucraina centrale. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando che ’’i terroristi russi confermano ancora una volta che combattono contro tutto ciò che è umano e onesto’’. Il riferimento è all’’’attacco missilistico contro una clinica nella città di Dnipro. Allo stato attuale, una persona è stata uccisa e 15 sono rimaste ferite’’ mentre ’’tutti i servizi necessari sono stati allertati per soccorrere le vittime’’. Esprimendo le sue ’’condoglianze alla famiglia del defunto’’, Zelensky ha dichiarato che ’’dobbiamo sconfiggere questi disumani in modo irrevocabile e il prima possibile’’ perché ’’la nostra gente è la cosa più preziosa in Ucraina’’.
Zelenska, «cinismo terribile nel colpire ospedale, attacco terroristico»
Ci vuole ’’un cinismo terribile a colpire con missili un dispensario psicologico nella regione di Dnipropetrovsk’’. Lo ha scritto su Twitter la first lady ucraina Olena Zelenska dicendo che ’’le strutture mediche ucraine e gli obiettivi civili sono ancora sotto attacco. Ci sono morti e feriti’’. Zelenska ha quindi espresso le sue ’’condoglianze a coloro che sono stati colpiti da questo attacco terroristico’’.
Mosca, «Nessuna intenzione di usare armi nucleari»
La Russia non ha alcuna intenzione di usare armi nucleari nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghey Ryabkov in un’intervista alla rivista International Affairs ripresa dall’agenzia russa Tass. “I nostri nemici - ha affermato Ryabkov - speculano cinicamente su questa situazione e cercano di attribuirci l’inesistente intenzione di usare armi nucleari per quello che sta succedendo in Ucraina. Ma non c’è stato alcun cambiamento nel nostro approccio a questa difficile questione”.
Mosca, «carta bianca Usa a Kiev per attacchi a territorio russo»
Mosca accusa Washington di dare “carta bianca” a Kiev per attaccare il territorio russo, nonostante le smentite degli Usa. Le dichiarazioni arrivate dagli Stati Uniti negli ultimi giorni sono “una conferma della assoluta permissività nei confronti di Kiev”, ha detto il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov in un’intervista alla rivista International Affairs ripresa dall’agenzia statale russa Ria Novosti. Dapprima, sottolinea Ryabkov, gli Usa dicono che la Crimea non è riconosciuta come territorio russo e quindi Kiev può usare armi americane contro di essa, ma il giorno dopo affermano che Washington “non incoraggia” attacchi al territorio russo vero e proprio. “Questa - è la conclusione di Ryabkov - è una carta bianca e una assoluta indulgenza da parte degli americani verso il regime di Kiev. Da questo noi traiamo delle conclusioni, sia nella sfera politica sia in quella militare”. Ryabkov ha aggiunto che dirigenti russi e americani continuano a parlarsi al telefono, ma gli Usa non mostrano la volontà di “raddrizzare” le relazioni bilaterali.
Kiev, «4 dispersi nell’attacco a Dnipro»
Quattro persone risultano disperse in seguito all’attacco russo di oggi sulla città ucraina di Dnipro: lo scrive su Telegram il commissario ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets. “I soccorritori continuano a rimuovere le macerie e a salvare” vite umane, ha aggiunto: “La Russia è in guerra con la popolazione civile e lancia missili e bombe contro obiettivi civili. È un Paese assassino. Un Paese terrorista!”.
Governatore Dnipro, «2 bambini tra feriti attacco ospedale»
Ci sono anche due bambini di tre e sei anni tra i feriti nell’attacco missilistico russo contro l’ospedale di Dnipro, nell’Ucraina centrale. Lo ha dichiarato il governatore regionale Serhiy Lysak su Telegram. ’’Due bambini sono tra i feriti a Dnipro. Bambini di tre e sei anni. Entrambi sono ricoverati. I medici valutano le loro condizioni come moderate. Anche 11 adulti sono stati ricoverati. Due sono “gravi”’’, ha detto Lysak.
Kiev, colpito ospedale Dnipro, vittime
Le forze armate russe hanno condotto un attacco missilistico contro un ospedale nella città di Dnipro provocando vittime. Lo ha reso noto il governatore regionale Serhii Lysak su Telegram denunciando un ’’attacco missilistico su Dnipro’’ e che è stata ’’colpita una struttura medica. Ci sono vittime’’. L’allerta aerea a Dnipropetrovsk è stata ripristinata.
Cnn, «Iran esporta “senza rischi” droni in Russia attraverso il Mar Caspio»
Teheran sta probabilmente utilizzando la rotta marittima del Mar Caspio per rifornire Mosca di armi, compresi i droni kamikaze Shahed. Lo ha scritto la CNN, facendo riferimento alle analisi delle società britanniche di sicurezza della navigazione Lloyd’s List Intelligence e di intelligence EOS Risk Group, i cui esperti hanno osservato un certo numero di navi russe e iraniane, in grado di trasportare armi, che interrompevano regolarmente il tracciamento delle loro rotte durante la navigazione. C’è stato un aumento delle navi che “si sono oscurate” nel Mar Caspio nell’autunno del 2022, più o meno nello stesso periodo in cui la Russia ha iniziato a utilizzare in modo massiccio i droni Shahed per attacchi in tutta l’Ucraina. Molto spesso, le navi hanno interrotto il tracciamento durante l’avvicinamento al porto iraniano di Amirabad e al porto russo di Astrakhan. I funzionari statunitensi hanno commentato che è impossibile intercettare questi rifornimenti, poiché ciò richiederebbe l’assistenza di altri paesi, come l’Azerbaigian, il Turkmenistan e il Kazakistan, che si affacciano sul Mar Caspio e che non vogliono o non possono intervenire. “Non vi è alcun rischio per le esportazioni iraniane nel Mar Caspio a causa dei paesi confinanti: non hanno la capacità o il motivo per interdire questo tipo di scambi”, ha affermato Martin Kelly, analista capo dell’intelligence presso la società di sicurezza EOS Risk Group. È un “ambiente perfetto per questo commercio senza opposizione”, ha aggiunto Kelly.
Tokyo sanziona altri 24 individui e 78 società russe
Il governo del Giappone ha deciso di estendere le sanzioni anti-russe a causa della guerra in Ucraina, inserendo nella lista nera 24 persone e 78 società. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri giapponese, precisando che tra le 24 persone, i cui beni devono essere congelati se trovati sul territorio del Giappone, ci sono la giornalista Olga Skabeyeva, il comandante del battaglione Sparta Artyom Zhoga e il direttore generale di Almaz-Antey Concern Yan Novikov, oltre che il comandante delle truppe aviotrasportate, il colonnello generale Mikhail Teplinsky e il comandante delle truppe missilistiche strategiche russe, il colonnello generale Sergey Karakayev. Sono state inoltre imposte sanzioni individuali a una serie di funzionari governativi e pubblici ministeri delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk (DPR e LPR) e delle regioni di Zaporozhzhia e Kherson. Tra le aziende colpite dalle sanzioni ci sono il Centro di ricerca statale russo SCRI Electropribor, il produttore di droni ENICS, l’Istituto centrale di ricerca Burevestnik, l’Istituto centrale di ricerca e sviluppo Tsiklon, Elektronstandart, Ural Works of Civil Aviation e altre imprese. Inoltre, il Giappone sta imponendo restrizioni all’esportazione a 80 società russe. Tra le aziende colpite dalle sanzioni ci sono l’operatore di telefonia mobile russo MegaFon, il Servizio federale di cooperazione tecnico-militare, la Fondazione russa per progetti di ricerca avanzata nell’industria della difesa, l’ufficio di progettazione NPO Lavochkin, il produttore di camion Kamaz, la Fondazione Skolkovo e l’Istituto Skolkovo di Scienza e Tecnologia. Complessivamente, 437 aziende e organizzazioni russe sono ora soggette a restrizioni all’esportazione nel Paese. Le sanzioni anti-russe del Giappone colpiscono ora circa 1.000 persone e circa 100 organizzazioni russe. Il paese ha congelato i beni di Otkrytiye bank, Novikombank, Sovkombank, VTB bank, Rossiya bank, Promsvyazbank e VEB.RF.
Kiev, «serve un vertice per la pace, l’ideale a luglio»
Un vertice per la pace “è necessario” e l’Ucraina vuole che si tenga “il prima possibile: l’ideale sarebbe luglio”. Tuttavia, la base per questo summit dovrebbe essere il piano di 10 punti presentato da Kiev: lo ha detto il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un’intervista all’agenzia di stampa russa Interfax. L’alto funzionario ha pubblicato una parte dell’intervista sul suo canale Telegram.
Isw, improbabile che Putin utilizzi le armi nucleari in Ucraina
È “straordinariamente improbabile!” che Putin utilizzi le armi nucleari in Ucraina ed è “altamente improbabile” che l’eventuale dispiegamento di queste armi sul territorio bielorusso da parte di Mosca rappresenterà un’escalation della guerra in Ucraina: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il suo omologo bielorusso Viktor Khrenin hanno firmato un accordo sul dispiegamento di armi nucleari non strategiche (tattiche) russe in territorio bielorusso durante una riunione dei ministri della Difesa dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto) tenuta ieri a Minsk, ricorda il centro studi statunitense. Il think tank sottolinea però che è “straordinariamente improbabile!” che Putin utilizzi le armi nucleari in Ucraina. Shoigu, da parte sua, ha anche annunciato che le forze russe dispiegheranno ulteriori contingenti militari in Bielorussia per sviluppare infrastrutture militari, espandere l’addestramento al combattimento congiunto e condurre attività di ricognizione vicino ai confini della Russia. Il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia richiede sia un’infrastruttura militare significativa sia il comando e il controllo russo su elementi delle Forze Armate bielorusse, osservano gli esperti del centro studi. Il Cremlino intende probabilmente utilizzare questi requisiti per subordinare ulteriormente la sfera di sicurezza bielorussa alla Russia, concludono.
Filorussi, Bakhmut inserita in zona amministrativa Shakhtyorsk
Il capo ad interim dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Denis Pushilin, ha inserito Bakhmut nell’area di pertinenza amministrativa della città di Shakhtyorsk. Lo riporta la Tass. Il decreto, che stabilisce la responsabilità amministrativa di Shakhtyorsk su Bakhmut, è entrato subito in vigore. Bakhmut è uno dei fronti più caldi della guerra in Ucraina. La scorsa settimana Mosca ha annunciato la conquista della città, mentre il gruppo Wagner ha da poco avviato il ritiro delle sue truppe dalla località.
Intelligence Gb, paramilitarizzazione Russa aumentata con guerra
La ’’paramilitarizzazione della Russia è aumentata sensibilmente dopo l’invasione dell’Ucraina’’. Lo si legge nell’ultimo rapporto dell’intelligence militare britannica sottolineando che questo è avvenuto ’’in particolare nella Penisola di Crimea’’. Viene quindi citato il leader della Crimea occupata dai russi, Sergei Aksyonov, indicato come responsabile della istituzione di ’’diverse unità locali che spesso rivendicano di essere affiliate alla tradizione cosacca’’. Alla ’’maggior parte di loro viene affidato uno status semi ufficiali di riservisti’’, si legge nel rapporto diffuso da Londra.
Washington, no attacchi su suolo russo, noi chiari con Kiev
“Siamo stati ancora una volta molto chiari con gli ucraini sulla nostra posizione su un attacco alla Russia. Non vogliamo incoraggiarlo o consentirlo e certamente non vogliamo che nessuna attrezzatura prodotta negli Stati Uniti venga utilizzata per attaccare il suolo russo”. Lo ha detto il portavoce del consiglio nazionale della sicurezza della Casa Bianca, John Kirby, alla Cnn. “E abbiamo ottenuto rassicurazioni dagli ucraini sul fatto che rispetteranno la nostra volontà. Siamo stati molto chiari sul fatto che vogliamo che l’Ucraina sia in grado di difendere il proprio proprio territorio. Sono stati attaccati. Sono stati invasi. Hanno il diritto di difendersi”, ha aggiunto Kirby.
Ancora bombe ucraine sulla regione russa di Belgorod
La città russa di Grayvoron, nella regione di Belgorod, è stata bombardata questa mattina alle 6:30 ora locale (le 5:30 in Italia) dalle forze armate ucraine: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, sottolineando che non ci sono state vittime o feriti. Nell’attacco sono state danneggiate quattro case, le vetrine di un negozio sono andate in frantumi e frammenti di schegge hanno colpito un veicolo, ha aggiunto. Inoltre, hanno subito danni un gasdotto e una linea elettrica. Danni sono stati segnalati anche nella vicina Glotovo. Grayvoron è stata bombardata anche durante la notte, ha proseguito Gladkov, , oltre a Shebeka, Belgorod e Volokonovsk. Non ci sono state vittime, ma un edificio amministrativo ha subito danni e sono previste ispezioni per determinare eventuali danni alle abitazioni.
Media, Usa verso annuncio 300 milioni aiuti militari
Gli Stati Uniti prevedono di annunciare fino a 300 milioni di dollari di aiuti militari per l’Ucraina, costituiti principalmente da munizioni. Lo riportano i media internazionali, citando fonti ufficiali Usa. Il pacchetto potrebbe essere annunciato già oggi, o più probabilmente dopo il fine settimana festivo americano del Memorial Day. Dovrebbe contenere ulteriori sistemi lanciarazzi multipli guidati (Gmlrs) per lanciatori Himars e munizioni per la difesa dell’Ucraina contro la Russia. L’attrezzatura verrebbe finanziata utilizzando la Presidential Drawdown Authority (Pda), con cui il presidente può autorizzare il trasferimento di articoli e servizi dalle scorte statunitensi senza l’approvazione del Congresso in risposta a un’emergenza.
Allarme aereo in 11 regioni, esplosioni a Dnipro
Almeno quattro esplosioni sono state udite stanotte nell’oblast ucraino sudorientale di Dnepropetrovsk e in particolare nella capitale regionale Dnipro, secondo i media locali che citano funzionari ucraini. L’allarme antiaereo è stato attivato in queste ore nella regione e in altri 10 oblast ucraini, compreso quello di Kiev.
Medvedev: la Russia lancerà un attacco preventivo se l’Occidente darà armi nucleari all’Ucraina
La Russia lancerà un attacco preventivo se l’Occidente darà armi nucleari all’Ucraina, ha detto il vice presidente per la sicurezza nazionale Dmitry Medvedev. «Ci sono irreversibili leggi di guerra», ha detto Medvedev.
Scholz, pronto riparlare con Putin a momento giusto
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto oggi pronto a riprendere “quando sarà il momento” i contatti sull’Ucraina con il presidente russo Vladimir Putin, con il quale non parla da dicembre. “E’ passato un po’ di tempo dalla nostra ultima conversazione telefonica. Ma quando sarà il momento, ho intenzione di parlare di nuovo con Putin”, ha detto Scholz in un’intervista pubblicata dal quotidiano Koelner Stadt-Anzeiger. Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto “la Russia deve capire che non si tratta di suggellare una sorta di pace fredda, che vedrebbe l’attuale linea del fronte diventare il nuovo confine con l’Ucraina e legittimerebbe solo la spedizione criminale di Putin”, ha sottolineato il cancelliere tedesco. “Al contrario, dobbiamo raggiungere una pace equa e la condizione per farlo è il ritiro delle truppe russe” dopo l’invasione iniziata nel febbraio 2022, ha aggiunto. Scholz ha tuttavia esplicitamente rifiutato di dire se questo ritiro debba includere anche la Crimea, che è occupata dal 2014. Il cancelliere tedesco ha ritenuto che spetti all’Ucraina definire esattamente ciò che vuole. Scholz e Putin hanno parlato l’ultima volta nel dicembre 2022, per un’ora al telefono. Il capo del governo tedesco aveva allora per l’ennesima volta sollecitato senza successo il capo di Stato russo a ritirare le sue truppe dall’Ucraina, mentre lo zar aveva accusato l’Occidente di portare avanti politiche “distruttive”. Da allora le relazioni bilaterali sono ai minimi storici. La guerra in Ucraina ha costretto la Germania a un doloroso e spettacolare voltafaccia diplomatico ed economico, dopo aver scommesso per decenni in questi due ambiti su un riavvicinamento con la Russia. Prima dell’invasione dell’Ucraina, Mosca era il principale fornitore di gas della Germania e uno dei suoi principali fornitori di petrolio. Dopo lo scoppio della guerra, anche la Germania ha deciso di investire pesantemente nel proprio esercito. Ha così rotto con una lunga tradizione di pacifismo nel Paese, conseguenza degli orrori del nazismo.
Esplosioni nella città russa di Krasnodar
Esplosioni si sono verificate stamattina nel centro di Krasnodar, capoluogo del territorio meridionale russo omonimo. Lo riferiscono i media locali, secondo i quali le difese aeree della città sono entrate in azione dopo che il centro è stato attaccato da droni.
Casa Bianca, ribadito nostro no ad attacchi in Russia
L’amministrazione del presidente americano Joe Biden ha ribadito all’Ucraina di non supportare l’uso di attrezzature Usa per attaccare obiettivi all’interno della Russia. Lo ha detto alla Cnn il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. “Abbiamo ancora una volta reso molto chiaro agli ucraini quali sono le nostre aspettative sull’attaccare la Russia: non vogliamo incoraggiarlo o consentirlo e di sicuro non vogliamo che nessuna attrezzatura prodotta negli Stati Uniti venga utilizzata per attacchi sul suolo russo”, ha affermato ieri sera Kirby in un’intervista con il giornalista americano Wolf Blitzer. “E abbiamo ottenuto assicurazioni dagli ucraini che rispetteranno queste aspettative - aggiunge il portavoce Usa -. Siamo stati molto chiari sul fatto che vogliamo che l’Ucraina sia in grado di difendere il proprio suolo, il proprio territorio. Sono stati attaccati. Sono stati invasi. Hanno il diritto di difendersi. Ma siamo anche stati chiari che non vogliamo vedere questa guerra intensificarsi oltre, la devastazione e la violenza che è già stata inflitta al popolo ucraino”.
Giappone annuncia nuove sanzioni contro Russia
Il governo del Giappone ha annunciato oggi l’estensione delle sue sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l’inserimento nella sua blacklist di diversi funzionari militari di Mosca e con restrizione all’export di 80 società russe. Lo riporta l’agenzia Tass.
Mosca, ’abbattuto missile ucraino sulla regione di Rostov’
“Il sistema di difesa aerea russo è entrato in azione vicino a Morozovsk”, nella regione russa di Rostov, “abbattendo un missile ucraino. I militari stanno svolgendo il loro lavoro”. Lo sostiene citato dalla Tass il governatore della regione meridionale della Russia, Vasily Golubev, su Telegram, esortando la popolazione a mantenere la calma. La regione di Rostov confina con le autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nel Donbass.