Allarme di Federauto: senza proroga cadono i benefici del credito d’imposta
I dealer chiedono al Governo di posticipare la scadenza visti i tempi lunghi di consegna dei mezzi e sull’Ecobonus dicono: è da cambiare, nel 2022 usato solo il 10% del fondo
di Filomena Greco
I punti chiave
2' di lettura
Niente aiuti per i veicoli commerciali. Perlopiù in un momento di forti rialzi del costo dei carburanti. A lanciare l’allarme è Federauto con Massimo Artusi, Vicepresidente e Responsabile Trucks&Van che sottolinea: «Il nuovo anno è cominciato in modo deludente per i veicoli commerciali che il Governo sembra aver dimenticato sia nel decreto Milleproroghe che nel rinnovo dell’Ecobonus». La questione è duplice per il settore che sconta una carenza di strumenti agevolativi e che ha chiuso il 2022 con una flessione
del 13% sul 2021, 24mila veicoli in meno rispetto all’anno precedente,
Il nodo credito d’imposta
Manca all’appello il rinnovo dei crediti d’imposta, «una misura che esiste da diversi anni – ricorda Artusi – proprio a sostegno degli investimenti in beni strumentali tradizionali e innovativi». Ma non solo, «il Governo – aggiunge Federauto – non ha neppure previsto la proroga dei termini di consegna peri beni già ordinati e confermati, con il versamento dell'anticipo del 20%, nonostante i gravissimi ritardi che la crisi di disponibilità delle materie prime e dei semiconduttori sta causando alle filiere produttive e distributive».
Se non si immatricola il mezzo entro il 30 maggio, dunque, si rischia di perdere il beneficio del credito pur avendo fatto l’acquisto nel corso del 2022. La consegna dei veicoli industriali, confermano i dealer, richiedono mediamente un anno di attesa, «chi ha acquistato nell’ultimo semestre del 2022 rischia di non poter utilizzare l credito di imposta, oltre al danno anche la beffa» commenta Artusi.
Ecobonus da cambiare
Al problema del credito d’imposta si aggiunge poi la questione degli Ecobonus, con il nuovo piano di aiuti operativo dal 10 gennaio scorso. Di fatto gli incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali «utilizzati nella logistica urbana e regionale», spiega Federauto, presentano gli stessi vincoli attuativi della versione 2022, vincoli «che hanno reso quasi del tutto inutilizzate le risorse a disposizione l’anno scorso».
Per il comparto dei veicoli commerciali il piano incentivi prevede una misura – da 4mila a 6mila euro di aiuti – soltanto nel caso si acquisti un veicolo commerciale full electric (Bev) a fronte della rottamazione, obbligatoria, di un mezzo tradizionale. «L’anno scorso – spiega Artusi – è stato utilizzato solo il 10% dello stanziamento pari a 10 milioni». Non è stato introdotto alcun correttivo dunque la misura è destinata a rimanere al palo anche quest’anno.
La richiesta dunque dei dealer di commerciali e truck è duplice: da un lato modificare l’Ecobonus destinato ai veicoli commerciali, «liberando finalmente risorse che altrimenti sono destinate a restare inutilizzate a danno di tutti». E poi, soprattutto, risolvere la questione dei crediti d’imposta: «Ci auguriamo – conclude il vicepresidente di Federauto – che il ministero delle Imprese raccolga questo appello e si impegni, in fase di conversione del decreto Milleproroghe, ad apportare le modifiche necessarie, allungando i termini almeno di sei mesi, per evitare che le imprese vadano in difficoltà per una banale scadenza formale».
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