ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùTurismo

Passaporti, caos tempi di rilascio: pioggia di disdette alle agenzie di viaggio

I tempi lunghi per ottenere il documento sinora sono costati 150 milioni al settore. Motivo: mancata vendita di 80mila pacchetti

di Enrico Netti

Ischia, Enit presenta campagna per rilancio turismo

2' di lettura

I tempi lunghi per il rilascio del passaporto costano alle agenzie di viaggio perdite per circa 150 milioni di euro. Questo l’allarme di Assoviaggi-Confesercenti i cui associati hanno ricevuto una pioggi di disdette, ben 80mila. Un fenomeno dilagante che non risparmia nessuna provincia. Infatti gli uffici Passaporto delle questure sono sommersi da una marea di richieste dopo la ripresa dei viaggi a lungo raggio. L’assenza del documento comporta la disdetta e sino ad oggi le agenzie ne hanno ricevute 80mila.

La Cina riapre le porte al turismo

I numeri della crisi

Un fenomeno che non risparmia nessuno operatore. Il 96,5% delle imprese segnala problemi, e ha visto lievitare da poco più di due settimane a oltre cinque settimane il tempo necessario per riuscire a fissare un appuntamento al fine del rilascio del passaporto nella propria provincia. Un caos che ha portato a disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori: il 39,7% delle aziende riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c'è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Complessivamente, ne sono saltati in media 7 per agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate.

Loading...

《Si tratta, in primo luogo, di un disservizio per la cittadinanza: il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono. Insomma, non è solo una questione di business, ma anche di diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei. È però innegabile che il problema abbia un grave riflesso anche sul mondo del turismo organizzato, proprio nell'anno della ripartenza dopo il lungo stop imposto dalla pandemia dove l'Italia è stato l'ultimo paese d'Europa ad eliminare le restrizioni ai viaggi - segnala Gianni Rebecchi, Presidente Nazionale di Assoviaggi -. Le ragioni del caos attuale sono la somma di nuove richieste e di quelle “arretrate” a causa del Covid. Adesso però occorre trovare una soluzione che non può essere quella degli Open Day, che inevitabilmente si trasformano in nuovi ingorghi. Occorre accelerare sugli investimenti tecnologici della P.A.: serve maggiore efficienza informatica che nel caso di documenti personali deve seguire l'esempio dell'anagrafe nazionale digitale, via maestra del miglioramento dei servizi ai cittadini in un Paese europeo.

Un problema che senza interventi radicali mese dopo mese è destinato ad aggravarsi con l’avvicinarsi del lungo ponte di Pasqua e delle vacanze estive.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti