Covid-19

Allarme vaccini: più dosi a luglio o slittano le prenotazioni

Le preoccupazioni di Lombardia, Lazio, Campania e Piemonte. Ma per la struttura del commissario il calo sarà solo di 800mila dosi (-0,5% rispetto a giugno)

di Riccardo Ferrazza

Aggiornato il 25 giugno 2021, ore 16,20

Coronavirus, i vaccinati al 25 giugno 2021

3' di lettura

Da una parte la variante Delta del Covid avanza in Italia in modo preoccupante e si moltiplicano gli appelli istituzionali a proseguire con la campagna di vaccinazione. Dall’altra le grandi Regioni lanciano l’allarme: con la riduzione delle forniture del vaccino Pfizer per luglio, c’è il rischio di un rallentamento nelle somministrazioni con il blocco o rinvio delle prenotazioni per chi non ha ancora ricevuto la prima dose.

«Credo che a livello nazionale dovremo riprogrammare alcune prime dosi per spostarle più avanti perché non ci sono sufficienti vaccini» ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Appelli a rivedere i rifornimenti sono arrivati da Lombardia e Lazio, ma anche da Piemonte e Campania per nulla rassicurate dai numeri forniti dal commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo: «La differenza tra le consegne di giugno e quelle di luglio sarà di 0,8 milioni di dosi, pari al 5% circa, in termini percentuali». Al 26 giugno risultano consegnate 14,6 milioni di dosi.

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Al momento in Italia risulta utilizzato il 90% dei vaccini consegnati ma la campagna è ormai centrata per gran parte sul vaccino a mRNA Pfizer con un tasso di somministrazione del 92%, mentre il vaccino a vettore virale AstraZeneca - in base alle ultime indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco da somministrare solo agli over 60 - è fermo all’82% (rimangono in frigo 1,8 milioni di dosi).

Le consegne programmate e quelle consegnate

La tabella inclusa nel piano vaccinale (aggiornata al 23 aprile 2021) stimava che alla fine del terzo trimestre (quindi entro il 30 giugno) sarebbero stati disponibili 76,224 milioni di dosi. Al 26 giugno ne risultano consegnate 54,657 milioni (-28,2% rispetto al previsto) ma va ricordato che le 7,313 milioni di dosi Curevac non sono mai arrivate (il vaccino anti-Covid a mRna del laboratorio tedesco ha mostrato solo il 47% di efficacia).

Lombardia: prenotazioni a rischio

«Purtroppo a luglio verrà ridotto in maniera abbastanza consistente il numero dei vaccini che ci deve essere trasferito e ciò ci impedirà di concludere la campagna nei tempi che avevamo previsto» ha detto il presidente regionale Attilio Fontana. «Anzi - ha aggiunto - rischiamo di dover sospendere per un periodo ulteriori prenotazioni perché si tratta di una riduzione consistente». La Lombardia ha utilizzato il il 91,6% dei vaccini ricevuti (è la percentuale più alta tra tutte le Regioni) e, in particolare, il 95% dei 6,3 milioni di vaccini Pfizer. Quasi la metà delle scorte residue (48,9%) sono targate Astrazeneca. La Lombardia è terza per dosi somministrate ogni 100mila abitanti (poco più di 85mila).

Lazio: servono 100mila dosi a luglio

Fontana non ha fornito cifre, mentre l’assessore del Lazio alla Sanità Alessio D’Amato ha quantificato il deficit di dosi per la sua regione: «Ci servono 100mila dosi di vaccino Pfizer entro luglio, altrimenti dovremo spostare le prenotazioni delle prime somministrazioni del periodo 11/15 luglio di una settimana». Il tasso di somministrazione del Lazio è in linea con la media nazionale (90%). Il 60% dei vaccini ricevuti e non ancora iniettati è Pfizer. Il Lazio è primo tra le Regioni per dosi somministrate ogni 100mila abitanti (86.101).

De Luca (Campania): gestione scorretta dei vaccini

«Noi avremo nel mese di luglio una riduzione pesantissima nelle consegne di vaccini alle Regioni» ha sottolineato il presidente della Campania Vincenzo De Luca. Che continua ad attaccare Governo e commissario al Covid per «un atteggiamento di minimizzazione e in qualche misura di occultamento della realtà». De Luca ha parlato anche di «gestione scorretta delle consegne dei vaccini», perché « la Regione Lazio, stessa popolazione della Campania, riceve 240mila dosi di vaccino in più rispetto alla Campania». La regione ha utilizzato finora il 91% delle dosi ricevute ed è terza, dopo Lombardia e Lazio, per numero assoluto di vaccini somministrati (1,616 milioni). Il tasso di somministrazione ogni 100mila abitanti è però più basso rispetto alle due altre grandi regioni (82.580).

Piemonte: taglio di 160mila dosi

Per il Piemonte il “taglio” delle forniture a luglio sarà di circa 160mila dosi rispetto al mese di giugno. «La carenza di dosi incide sulla velocità alla quale possiamo procedere - ha spiegato il presidente Alberto Cirio che ha incontrato Figliuolo a Roma -. Ho chiesto al generale Figliuolo un incremento delle forniture, perché più dosi abbiamo più vaccini facciamo. Il generale mi ha spiegato che la riduzione dipende dalle consegne di Pfizer per l’Italia, ma mi ha dato massima disponibilità a venirci incontro per garantire al Piemonte la somministrazione dei richiami e il mantenimento di una media non inferiore a 38mila vaccinazioni al giorno». Il Piemonte ha un tasso di somministrazione dell’89% grazie soprattutto all’uso di Pfizer (93%). Il 44% delle scorte è Pfizer.

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