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Alloggi universitari, una convenzione con i privati per tenere i prezzi bassi: la ricetta di Viterbo

Risale al marzo 2023 l’avviso pubblico per raccogliere manifestazioni di interesse di privati per alloggi da mettere a disposizione degli studenti. «Dalla data della pubblicazione - spiega il Rettore Ubertini - abbiamo avuto manifestazioni interesse per oltre 160 posti letto, spaziando tra camere di albergo, appartamenti in residence e appartamenti in affitto. Il costo medio è di 270 euro/mese con un costo minimo di 200 euro/mese e uno massimo di 360 euro/mese (in villino)». E le utenze sono comprese nel canone che è di fatto concordato con i privati dall’Università, che svolge un ruolo di intermediazione gratuita

di Andrea Gagliardi

Ubertini (Rettore Università di Tuscia)”Le competenze sono necessarie in un mondo che cambia così velocemente"

3' di lettura

Settembre rappresenta tradizionalmente il periodo di pieno fermento per gli universitari fuori sede, in cerca di una stanza dove vivere. La prima domanda è: come vanno i prezzi? Domanda giustificata da anni di rincari costanti. In questo 2023 la risposta non è uguale per tutti e dipende dalla città in cui si sceglie di affittare una casa in condivisione. Colpisce il caso di Viterbo. Stando alle quotazioni del portale immobiliare.it, che nei giorni scorsi ha stilato la classifica delle città universitarie italiane più care, in media l'affitto di una stanza nella città dei papi si aggira intorno ai 200-250 euro al mese. Rispetto ai 626 euro di Milano, ai 482 di Bologna e ai 463 di Roma (272 per un posto letto) siamo distanti anni luce. Così come siamo lontani dalla media italiana, che è di 437 euro.

La convenzione con le agenzie immobiliari

Sicuramente sui prezzi contenuti influisce il fatto di trovarci in una città di provincia («Anche se abbiamo più di mille richieste di iscrizioni di studenti dall’estero» - sottolinea con orgoglio il Rettore dell’Università della Tuscia, Stefano Ubertini). Ma sono state anche alcune iniziative messe in campo dall’Ateneo a contribuire a tenere calmierati i prezzi. La prova generale è una convenzione sottoscritta nell’autunno del 2019 con il Comune di Viterbo ed il collegio degli agenti immobiliari aderenti alla federazione italiana mediatori (Fimaa) della regione Lazio. L'accordo prevede, tra l’altro, un servizio di individuazione, certificazione, e messa a disposizione di immobili da concedere in locazione esclusiva agli studenti con relativa assistenza contrattualistica e tecnico-legale. Un sito web per dare visibilità agli annunci. E uno sconto del 25% sull’intermediazione immobiliare.

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L’avviso pubblico

«È una convenzione che ha avuto un avvio complicato perché pochi mesi dopo è scoppiato il Covid, ma intendiamo rilanciarla stimolando le agenzie immobiliare ad alimentare la vetrina di annunci online dedicati agli studenti» spiega Ubertini. Il salto di qualità è stato però l’avviso pubblico del marzo 2023 per raccogliere manifestazioni di interesse di privati per stipulare convenzioni per alloggi da mettere a disposizione degli studenti. Con l’Università che si impegna a inserirli nella banca dati dell’Ateneo cui accedono gli studenti interessati. Un avviso che ha avuto ottimi riscontri.

Utenze comprese nel canone

«Dalla data della pubblicazione (7 marzo) abbiamo avuto manifestazioni interesse per oltre 160 posti letto con diversi attori, spaziando tra camere di albergo, appartamenti in residence e appartamenti in affitto. Il costo medio è di 270 euro/mese con un costo minimo di 200 euro/mese e uno massimo di 360 euro/mese (in villino)». Non solo. A ciò si aggiungono vantaggi ulteriori: le utenze sono comprese nel canone, gli immobili sono «collocati a una distanza non superiore a 800 metri dagli immobili sede dell’Università ovvero a distanza superiore, ma situati in prossimità di fermate di mezzi di trasporto pubblico». Oltre alla «presenza di servizi di lavanderia interna o esterna ed eventuale refezione», nonché di «impianti a norma e di attestazione di conformità con la normativa vigente in materia».

Il ruolo di intermediazione dell’Ateneo

In base al numero e alla tipologia di manifestazioni di interesse pervenute, l’Università si riserva di valutare la possibilità di garantire una percentuale di occupabilità degli alloggi (fino ad un massimo dell'80% dei posti resi disponibili dall'operatore) per un periodo di 3 mesi. E i prezzi di locazione sono di fatto concordati con l’Università che svolge un lavoro di intermediazione gratuita, tanto più prezioso per le matricole fuori sede (italiane e straniere) che trovano direttamente nell’Ateneo l’interlocutore istituzionale con cui interfacciarsi. Il contratto di locazione è stipulato direttamente tra il proprietario privato e lo studente interessato. La convenzione ha una durata non inferiore a 3 anni (fino a 5 anni) e può essere rinnovata con l'accordo delle parti.

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