Emilia Romagna ultime notizie. Le frane attive sono più di mille. A Ravenna oltre 3mila edifici colpiti
I punti chiave
- Oltre 3.000 edifici colpiti nell’area di Ravenna
- Nel Ravennate la situazione è in miglioramento
- Alluvione, a Conselice la situazione resta ancora critica
- Mit, riattivate linee ferroviarie Rimini-Forlì e Rimini-Ravenna
- Riaperto tratto autostrada A14 tra Faenza e Forlì
- Musumeci, le Autorità di bacino deficitarie, troppi vincoli per spendere fondi
- Piantedosi, governo e istituzioni hanno fatto squadra
- E-R, allerta rossa anche oggi. Meloni: risposte immediate
Leo: nuove risorse da lotterie e auto all’asta
Per affrontare l’emergenza in Emilia Romagna il governo sta pensando a risorse provenienti da lotterie aggiuntive e dal ricavato delle aste di auto sequestratate alla criminalità organizzata. È quanto ha detto il vice ministro dell’economia Maurizio Leo a Restart su Rai2 ricordando che domani sarà presentato un decreto legge in consiglio dei ministri.
Oltre 3.000 edifici colpiti nell’area di Ravenna
Nell’area intorno a Ravenna sono più di 3.000 gli edifici interessati dall’alluvione: lo indicano i dati raccolti dal Rapid Mapping Team del Copernicus Emergency Management, il servizio europeo che si attiva in caso di disastri o emergenze per mettere rapidamente a disposizione le immagini satellitari raccolte da Copernicus, il programma di osservazione della Terra gestito da Agenzia spaziale europea e Commissione Ue.
Oggi il team ha pubblicato le analisi relative alle aree di Lugo, Faenza, Budrio e Ravenna, con la mappatura delle aree allagate e degli edifici danneggiati.
L’alluvione ha trascinato anche sei ordigni bellici
Ulteriore criticità legata all’alluvione che ha colpito il Ravennate, ha riguardato il rinvenimento di ordigni bellici inesplosi trascinati dalle inondazioni: a oggi ne sono stati ritrovati sei, tutti messi in sicurezza dai militari che operano per la bonifica.
A tal riguardo, in una nota il prefetto Castrese De Rosa ha raccomandato ai cittadini di adottare la massima prudenza. In merito è stata avviata una specifica campagna di sensibilizzazione con una apposita locandina.
A Faenza hub Emergency per gestire gli aiuti
A Faenza, una delle aree alluvionate dell’Emilia-Romagna, Emergency sta gestendo l’hub logistico degli aiuti donati, allestito nell’ex Fiera di via Risorgimento 2, con decine di volontari già attivi e altri in arrivo.
«Nei giorni scorsi - racconta Pietro Parrino, direttore del Field operations department di Emergency - il Comune di Faenza ci ha contattato per collaborare alla gestione degli aiuti sul suo territorio. Solo a Faenza sono 12mila le persone sfollate, più tutte quelle che hanno subito dei danni dall’alluvione. Il primo intervento è partito ieri: il Comune ha allestito una tensostruttura che Emergency sta gestendo come magazzino di stoccaggio per gli aiuti donati, beni di prima necessità e attrezzature per la rimozione di fango e macerie».
È possibile aiutare portando i beni richiesti direttamente all’hub. Attualmente c’è bisogno di attrezzatture per la pulizia e la bonifica delle case: idropulitrici, carriole, spazzoloni, stivali, guanti, tira acqua, ma anche power bank, detersivi, prodotti per l’igiene personale e cibo in scatola.
Bcc Icrrea lancia raccolta fondi per E.Romagna
Il gruppo Bcc Iccrea insieme alle 117 Bcc aderenti, come già avvenuto in passato per emergenze legate a calamità naturali o all'avvio di conflitti all'estero, scende in campo per sostenere i territori dell'Emilia-Romagna pesantemente colpiti dalla recente alluvione.
Per questo, e per sostenere le esigenze quotidiane di famiglie e imprese, il Bcc Iccrea ha organizzato una raccolta fondi a beneficio di tutto il territorio interessato. Sarà possibile donare sul conto corrente intestato al gruppo Bcc Iccrea per l'Emilia-Romagna, con Iban IT 73 S 08000 03200 000800032013, causale ’Uniti per l'Emilia-Romagna - alluvione 2023’.
I contributi raccolti saranno destinati ai territori colpiti per la realizzazione di iniziative concrete a beneficio della popolazione e delle imprese della regione. Puntuali rendicontazioni verranno fornite sia sui fondi raccolti che su quanto si sarà potuto realizzare grazie ai contributi.
In campo oltre 120 psicologi per assistere popolazione
Una squadra di 123 psicologi e psicologhe pronti a fornire assistenza e supporto alle persone colpite dall'alluvione. Professionisti provenienti dall'intera Emilia-Romagna, con una competenza e una formazione specifica nella gestione dell'emergenza, presenti in tutti i centri di accoglienza allestiti sul territorio, ma che naturalmente sono a disposizione non solo di chi ha dovuto abbandonare la propria casa trovando ospitalità in scuole, palazzetti e palestre, ma di tutti coloro che ne hanno bisogno. A partire dai più fragili: anziani, bambini, disabili e persone con sofferenza psichica pregressa.
Il servizio sanitario regionale già dai primi giorni dell'emergenza ha messo a disposizione un team di professionisti soprattutto per la gestione dei casi più critici, come i traumi legati alla perdita di una persona cara o all'abbandono della propria abitazione, ma ora è pronto a rendere il servizio diffuso e strutturato: già da oggi i 123 psicologi sono disponibili in tutte le aree della Romagna, del circondario imolese, del bolognese e del ferrarese colpite dall'alluvione. Sul posto, negli hub di accoglienza per dare assistenza agli sfollati, ma anche per supportare chi, pur non costretto a lasciare la propria casa, ha bisogno di aiuto: in questo caso i cittadini possono telefonare al numero verde 800024662 attivato dalla Regione per rispondere 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle 20, ai quesiti e ai bisogni legati all'emergenza: saranno gli operatori, opportunamente formati per indirizzare tutte le richieste, a mettere in contatto i cittadini con gli psicologi.
Unione Province,chilometri di provinciali distrutte, serve un fondo
“Non appena sarà finita la fase di stretta emergenza, bisognerà subito cominciare con la ricostruzione. In queste ore stiamo iniziando a fare le prime stime: abbiamo chilometri di strade provinciali distrutte; frane, smottamenti, fiumi di fango, hanno completamente cancellato interi tratti, isolando comunità e territori. Sono danni per oltre 1 miliardo. Ricostruire una rete viaria efficiente è una priorità, non solo per restituire ai cittadini il diritto di muoversi in sicurezza, ma per sostenere la ripresa delle economie, garantendo alle aziende collegamenti rapidi e sicuri per merci e materiali e consentendo il pieno ripristino delle reti elettriche. In vista del Consiglio dei ministri di domani, chiediamo al Governo di prevedere nel decreto-legge che si appresta a varare per l’emergenza alluvione un fondo di almeno 200 milioni per gli interventi di massima urgenza sulle strade provinciali delle Province dell’Emilia- Romagna. Un anticipo di risorse urgenti che, con procedure straordinarie, ci permetterebbe di agire con immediatezza sui territori: richieste che ho avanzato con una lettera al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai Ministri Salvini, Piantedosi, Giorgetti, Musumeci, Calderoli e Zangrillo”. Lo annuncia il presidente dell’Unione delle Province d’Italia (Upi) Michele de Pascale, sindaco e presidente della Provincia di Ravenna.
A Faenza hub logistico di aiuti donati gestito da Emergency
È partito ieri l'intervento di Emergency a Faenza, una delle aree alluvionate dell'Emilia-Romagna, dove l’organizzazione sta gestendo l'hub logistico degli aiuti donati, allestito nell'ex Fiera di via Risorgimento 2, con decine di volontari già attivi e altri in arrivo. “Nei giorni scorsi il Comune di Faenza ci ha contattato per collaborare alla gestione degli aiuti sul suo territorio – racconta Pietro Parrino, direttore del Field Operations Department di Emergency - Solo a Faenza sono 12 mila le persone sfollate, più tutte quelle che hanno subito dei danni dall'alluvione.
Il primo intervento è partito ieri: il Comune ha allestito una tensostruttura che Emergency sta gestendo come magazzino di stoccaggio per gli aiuti donati, beni di prima necessità e attrezzature per la rimozione di fango e macerie”. È possibile aiutare portando i beni richiesti direttamente all'hub. Attualmente c'è bisogno di attrezzature per la pulizia e la bonifica delle case: idropulitrici, carriole, spazzoloni, stivali, guanti, tira acqua, ma anche power bank, detersivi, prodotti per l'igiene personale e cibo in scatola.
“Sono centinaia le ragazze e i ragazzi che in questi giorni, stivali ai piedi, sono scesi in strada ad aiutare parenti, amici, concittadini. Un esempio di solidarietà straordinario - dichiara Davide Agresti, assessore al Welfare del Comune di Faenza - per organizzarlo al meglio abbiamo immaginato e allestito insieme a Emergency un punto informativo così che i volontari possano essere indirizzati dove c’è più bisogno, senza sovrapporsi alle operazioni della Protezione civile. Sarà il punto di riferimento di chi insieme a noi vorrà rimboccarsi le maniche per una sfida che richiede l’aiuto di tutti”. L'Infopoint si trova in Voltone della Molinella 4 e sarà operativo da domani, 23 maggio.
Pichetto, ”per definire interventi servirà qualche giorno”
“È ancora impossibile una stima dei danni” dell’alluvione in Romagna: “come si interverrà con forme di risarcimento, è ancora tutto da definire. Abbiamo avuto ieri sera l’elenco da parte della Regione di quali sono i Comuni da considerare alluvionati. Sono circa 100. Ci vorrà qualche giorno per avere un quadro un po’ più certo”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, alla trasmissione “Domani è un altro giorno” su Rai 1.
“La prima fase è quella della sospensione delle bollette - ha proseguito Pichetto -. Quanto durerà, è una valutazione che verrà fatta in Consiglio dei ministri domani. Ci sarà una riunione successiva con il governatore Bonaccini e i rappresentanti dell’Emilia Romagna, per tirare le prime somme”.
L’ipotesi di usare i soldi del Pnrr per l’emergenza secondo il ministro “non sta in piedi. Utilizziamo già i soldi del Pnrr per progetti in corso. Il Piano deve chiudere entro il giugno 2026. Pensare di progettare qualsiasi opera in qualsiasi parte d’Italia oggi significa, con i tempi tecnici che ci sono, non raggiungere l’obiettivo e perdere pure i soldi”.
Uncem, contro dissesto servono 10 miliardi l’anno per 10 anni
Gli italiani che vivono in comuni con un rischio elevato di dissesto idrogeologico sono 6,7 milioni e più della metà (il 58%) si trova in montagna, dove il territorio sottoposto al dissesto è di circa 20mila chilometri quadrati. È quanto afferma un dossier pubblicato dall’Unione dei comuni montani (Uncem) in base al quale viene anche quantificata la cifra necessaria per la messa in sicurezza: 10 miliardi ogni anno per 10 anni. Secondo il dossier, è necessario “mettere a punto interventi specifici contro l’abbandono, sbloccando risorse per interventi di tutela e supportando imprese agricole e residenzialità, con servizi adeguati”.
Il rapporto avanza 15 proposte necessarie per tentare di prevenire i rischi. La prima è relativa ai fondi, con la previsione di un aumento delle risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico rispetto ai 2,5 miliardi di euro del Pnrr. Per arrivare, appunto, ad investire cento miliardi di euro per ridurre il rischio e fare prevenzione. All’incremento deciso della spesa si affiancano poi una serie di strategie di pianificazione territoriale più efficienti, per aumentare il livello di resilienza e fare in modo che i cittadini conoscano i rischi dei territori in cui vivono. Dal rafforzamento del volontariato ad un migliore e più efficiente sistema di allarme ai cittadini in caso di emergenze fino ad una modifica del codice penale per garantire una maggiore tutela dei sindaci. Nel rapporto c’è poi un capitolo dedicato alla prevenzione del territorio forestale, per il quale era stato previsto un miliardo di euro nel Pnrr, poi eliminato. In Italia un terzo della superficie complessiva è composta da boschi che si estendono per 11 milioni di ettari.
“Il dissesto - dice il dossier - si origina anche da foreste non gestite, non pianificate, e che non drenano più” e per questo un intervento in tal senso è cruciale. Fondamentale, inoltre, lo stop all’abusivismo edilizio e al consumo di suolo incontrollato nelle aree montane: va valutata la possibilità di spostare alcune aree residenziali nei fondovalle. L’ultimo tassello della strategia di prevenzione, secondo l’Uncem, prevede i programmi contro l’abbandono delle aree montane dove negli ultimi 50 anni le superfici agricole sono diminuite di un terzo. Uno degli interventi proposti è quello dell’accorpamento fondiario per superare la frammentazione.
Alluvione, in Emilia Romagna 622 strade chiuse
Restano 622 le strade chiuse a causa del maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna. 225 strade sono chiuse parzialmente e 397 totalmente. Complessivamente 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel Riminese. Lo comunica la Regione Emilia-Romagna.
Fiom Emilia-Romagna, cassa integrazione è dovere morale imprese
Alla luce dell’alluvione che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna nei giorni scorsi “richiedere la cassa integrazione deve essere inteso come un dovere morale delle imprese”. E’ quanto sostiene, in una nota, la Fiom-Cgil dell’Emilia-Romagna secondo cui la solidarietà, l’aiuto concreto prestato da singoli cittadini, associazioni, movimenti, società civile “deve essere traslato anche nell’ambito del lavoro”.
A giudizio del sindacato metalmeccanico “il senso di responsabilità sociale d’impresa e una naturale sensibilità deve portare le imprese e le associazioni datoriali ad attivarsi prontamente per richiedere l’attivazione degli ammortizzatori sociali prevedendo, tra l’altro, una integrazione salariale, visti anche i lauti profitti che la generalità delle imprese stanno realizzando”.
Ad ogni modo, argomenta ancora la Fiom emiliano-romagnola, “prima di ogni esigenza produttiva, deve essere posta la persona, la lavoratrice, il lavoratore; la sua incolumità, la sua condizione materiale, la sua dignità ed anche il suo benessere emotivo e psicologico gravemente minati dal disastro vissuto. Richiedere la cassa integrazione - ribadisce il sindacato - deve essere inteso come un dovere morale delle imprese”.
Gruppo Lmvh annuncia donazione a popolazione Emilia-Romagna
“Il gruppo LVMH, leader mondiale nel settore del lusso, con le sue maison italiane (Bulgari, Fendi, Loro Piana, Pucci, Acqua di Parma, Thelios e Cova) ha deciso di intervenire con una donazione per dare un aiuto significativo a favore della Regione Emilia-Romagna e della sua popolazione, duramente colpite dalla recente gravissima alluvione. L'Italia è per LVMH la seconda patria dopo la Francia. Siamo orgogliosi delle migliaia di persone che lavorano con noi in Italia e grati al Paese. Vogliamo dare un segno concreto di solidarietà”. Così in una nota il gruppo LMVH.
Regione Emilia Romagna, attive almeno mille frane
Sono 43 i Comuni dell’Emilia Romagna coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano attive almeno un migliaio di frane, di cui circa 305 più significative concentrate in 54 Comuni. Lo comunica la Regione Emilia-Romagna confermando l’allerta rossa per domani per criticità idraulica su bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica, invece, nelle aree collinari della Romagna e dell’appennino bolognese, dove persistono condizioni favorevoli allo sviluppo e all’evoluzione di frane già attivatesi nei giorni scorsi.
Sindaco Cesena, “mi ha chiamato Meloni, prendiamo sul serio suo impegno”
“Ieri ho ricevuto la telefonata del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che era in visita a Forlì e Ravenna, l’ho ringraziata per la vicinanza e per la presenza sul territorio romagnolo e le ho fatto presente che famiglie, imprese, parte della città, non possono essere lasciate da sole: c’è bisogno di tante risorse. Noi non ci tiriamo indietro, siamo disponibili a cogestire queste risorse che lo Stato metterà a disposizione insieme alla Regione”. Così il sindaco di Cesena Enzo Lattuca nell’aggiornamento sull’emergenza in corso dopo l’alluvione.
“Non è questo il momento di fare polemiche - sottolinea il sindaco riferendosi alle parole della deputata Fdi Buonguerrieri -, ci aspettiamo fatti, concretezza, ci aspettiamo risorse e modalità da destinare a chi ne ha bisogno nel più breve tempo possibile. Su questo saremo fermi. Prendiamo sul serio l’impegno che ieri si è presa la presidente Meloni e il Governo che lo Stato sia accanto a queste persone aiutandole”, aggiunge Lattuca sottolineando infine: “Andiamo avanti con forza coraggio, unità e solidarietà rispetto a chi è più in difficoltà”.
Regione Emilia Romagna, cala numero sfollati dopo alluvione
Cala di 3.200 il numero delle persone sfollate a causa dell’alluvione che si è verificato in Emilia-Romagna. Secondo quanto comunica la Regione sono 23.081, la maggior parte, 16.445, nel Ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e 2.174 nel Bolognese. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 1.596 (di cui 1.032 nel Ravennate, 344 nel Bolognese, 214 nel Forlivese-Cesenate e 6 nel Riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).
Salvini (Mit), ”c'è bisogno di dighe, invasi e vasche di laminazione”
“È vero che c’è il cambiamento climatico, però anche dal punto di vista sul dissesto idrogeologico, se il nostro territorio fosse stato più infrastrutturato, più protetto, e mi riferisco, per esempio, ad alcune dighe che in Emilia Romagna che attendono da un secolo l’avvio dei lavori e alla manutenzione degli argini dei fiumi, a, volte bloccate per via delle tane delle lontre...”Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, alla presentazione dell’avvio lavori del nuovo itinerario della strada Statale Ragusa-Catania.
“Noi abbiamo il massimo rispetto per tutti gli esseri viventi, a cominciare da donne e uomini - ha aggiunto - abbiamo bisogno di dighe, invasi, laghi, di vasche di laminazione. Dobbiamo potere dragare i fiumi, torrenti, dighe e dobbiamo potere trattare non da rifiuto il fango che verrà spalato o la ghiaia che verrà tolta dal greto dei fiumi, ma come materiale da reinvestire in altri lavori”.
Si studia esonero servizio per dipendenti Pa alluvionati
Il governo studia l’esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici che a causa dell’alluvione siano impossibilitati a svolgere la prestazione lavorativa, anche ricorrendo allo smart working. La norma dovrebbe rientrare nel decreto allo studio del Governo per far fronte all’ermergenza. Il periodo di esenzione costituirà servizio prestato a tutti gli effetti di legge (senza corresponsione del buono pasto) e il periodo non rientrerà nel compito massimo di 45 giorni annui per i quali si può chiedere il congedo straordinario.
Urso (Mimit), attiveremo Fondo garanzia al massimo
“Mi sono confrontato con il sistema produttivo e le istituzioni dell’Emilia-Romagna e domani presenteremo un primo pacchetto di sostegno all’interno del decreto emergenza, che prevederà mi auguro la sospensione dei mutui, la rateizzazione degli oneri fiscali e soprattutto l’attivazione del fondo di garanzia che, a nostro avviso, deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme Ue sugli aiuti di Stato”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del Consiglio Competitività Ue, rispondendo a una domanda sui piani del governo per sostenere le imprese colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna.
Nel Ravennate la situazione è in miglioramento
La situazione sul territorio ravennate è in miglioramento: il tempo è buono e i livelli dei corsi d’acqua tendono a calare. Permangono però diverse criticità legate ad ampie aree ancora segnate dagli allagamenti. In diversi punti sono in azione pompe per lo svuotamento. Per quanto riguarda il capoluogo di provincia, la frazione di Fornace Zarattini manifesta ancora evidenti criticità.
Coldiretti, chiederemo un Commissario come per il 2012
“Domani all’incontro con il presidente del Consiglio e con le istituzioni porteremo la proposta di individuare un commissario, come fu nel 2012 per il terremoto in Emilia- Romagna per bypassare gli ostacoli di carattere economico che riguardano la realizzazione di opere e per dare risposte agli agricoltori”. Perché “in questi casi agire con tempestività fa la differenza”. Così Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, a margine dell’Assemblea generale World Farmers Market Coalition in corso a Roma per la Giornata mondiale sulla Biodiversità. Coldiretti richiama poi all’importanza dell’attenzione da parte dell’Europa. “Servono Fondi di carattere comunitario come accadde con la Germania in cui vennero stanziati 680 milioni”.
Fondi che per la Coldiretti non possono arrivare da una rimodulazione del Pnrr, “perché questo percorso porterebbe a un allungamento delle tempistiche”, mentre, precisa Prandini, “c’è un fondo di solidarietà che può essere attivato nell’immediato per dare risposte agli imprenditori”. Quanto ai danni: “solo la Romagna un valore di produzione di oltre un miliardo e mezzo di euro per il settore agricolo, ma non possiamo limitarci solo all’anno in corso perché i danni si ripercuoteranno nei prossima anni. E per capire l’impatto del danno “dobbiamo poi pensare anche alla filiera del settore distributivo”.
A Bologna riaperti parchi, resta divieto sostare lungo corsi d’acqua
’’Visto il miglioramento delle condizioni meteorologiche il Comune di Bologna ha revocato il divieto di accesso e permanenza in parchi, giardini e aree verdi lungo i corsi d’acqua presenti sul territorio comunale e l’utilizzo delle attrezzature e impianti presenti. Revocato anche il divieto di stazionamento sotto alberi in parchi, giardini e aree verdi del territorio comunale’’. Così in una nota il comune di Bologna. ’’Viene invece confermato il divieto di stazionamento lungo le aree pubbliche che costeggiano tutti i corsi d’acqua cittadini (fiumi, torrenti, canali, ecc.) e nei pressi dei ponti che li attraversano, per le persone non autorizzate.Rimangono interdetti i parchi collinari’’.
’’È stato revocato l'ordine di evacuazione per i residenti di via del Paleotto, civici 4, 6 e 8 e di via di Jola, civici 3, 4, 5, e 6. In via del Paleotto gli interventi effettuati hanno parzialmente ripristinato le condizioni di sicurezza, da oggi è quindi di nuovo possibile accedere con veicoli ai civici 4, 6 e 8 di via del Paleotto.In via di Jola, ai civici 3, 4, 5 e 6, invece è autorizzato l'accesso esclusivamente ai pedoni e non sussistono ancora le condizioni di sicurezza per revocare l’ordine di evacuazione dei residenti al civico 2, dove è vietata la circolazione anche ai pedoni.Hera sta lavorando per riallacciare il gas, entro domani, con soluzione provvisoria le abitazioni di via di Jola.Domani, martedì 23 maggio, dopo qualche giorno di chiusura dovuto all'emergenza, riapre al pubblico la biblioteca Oriano Tassinari Clò. L'ingresso sarà esclusivamente da via di Casaglia 7’’.
Alluvione, a Conselice la situazione resta ancora critica
Resta ancora critica la situazione nel Comune di Conselice, nel Ravennate, tra i più colpiti dall’alluvione che si è abbattuta nei giorni scorsi sull’Emilia-Romagna. In particolare, viene spiegato, dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna “nella notte sono proseguiti, e sono ancora in corso” da parte di Comune e Protezione Civile, “i lavori di consolidamento dell’argine del canale in Destra di Reno e sarà ulteriormente rafforzata la stazione di pompaggio in località Botte Santerno a Villa Pianta, oltre all’altra stazione di pompaggio temporanea realizzata in prossimità del Reno”.
Ad ogni modo, viene evidenziato, vista la situazione delicata degli argini “non è possibile pensare di far partire un’azione di pompaggio fino a quando non saranno consolidati. Di conseguenza il deflusso dell’acqua sarà inevitabilmente lento”. Nel ringraziare i cittadini per l’impegno svolto sino ad ora a “favore della collettività”, l’Amministrazione di Conselice “invita a mantenere la calma mentre si svolgono le necessarie operazioni di messa in sicurezza del territorio”.
A Forlì nucleo cure primarie trasferito a Palasport ’Villa Romiti’
In seguito alle recenti emergenze metereologiche ed idrogeologiche, la sede del Nucleo Cure Primarie 1, ubicata in Viale Bologna n. 69/A, a Forlì, risulta attualmente inagibile.
Per tale motivo, a partire da oggi, lunedì 22 maggio, l’intera attività del Nucleo di Cure Primarie si trasferirà temporaneamente presso il Palasport Comunale “Villa Romiti”, sito in Via Sapinia n.40 in Forli’.
Da E-Romagna a governo primo elenco Comuni per sospensione tasse e contributi
Oltre alle attività di primo intervento in favore delle popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna, la Regione pone la propria attenzione anche ad altri aspetti che riguardano la fase immediatamente successiva agli interventi di emergenza. Come, ad esempio, la necessità di evitare che persone e aziende delle aree colpite da frane e allegamenti tali da creare veri e propri isolamenti dal resto del territorio, debbano anche preoccuparsi, nell'immediato, di far fronte ad adempimenti fiscali, contributivi o simili. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha definito un primo elenco di Comuni nei quali, a causa della alluvione o delle frane che si sono verificate in conseguenza, c'è l'oggettiva impossibilità di poter continuare a garantire il normale svolgimento delle attività produttive o la normale vita sociale della popolazione.
Elenco non esaustivo e che potrebbe essere aggiornato, fa sapere la Regione Emilia Romagna: nel caso di evoluzione peggiorativa del quadro degli eventi e dei danneggiamenti, si provvederà prontamente a integrare l'elenco trasmesso. L’elenco dei Comuni e delle singole località che è stato trasmesso al governo e dovrà essere validato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, punta a fare in modo che chi vive e lavora in quei territori possa beneficiare della sospensione dei pagamenti relativi ad adempimenti fiscali, contributivi o simili che il governo si appresta a varare nel consiglio dei ministri di martedì prossimo.
“Attenzione, però: questo elenco non comprende tutti i Comuni che sono stati danneggiati, anche pesantemente, dal maltempo, e per i quali serviranno comunque adeguati finanziamenti e interventi per i ripristini delle infrastrutture e la messa in sicurezza del territorio per una piena ripartenza - osserva la Regione - L’elenco odierno, dunque, ricomprende solo quelli in cui si stanno verificando oggi situazioni di vero e proprio isolamento, rendendo impossibile, da parte di chi vive e lavora in quegli ambiti territoriali, rispettare le normali scadenze che riguardano il pagamento di tasse, contributi e altri adempimenti amministrativi”.
Gallucci (Confindustria giovani Fermo), ”esentare aziende e cittadini da tasse”
“Condivido le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. È fondamentale esentare aziende e cittadini dal pagamento delle imposte e fermare tutti gli adempimenti che le persone e le imprese non possono portare avanti”. Lo dice in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Gianni Gallucci, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Fermo e direttore generale di Gallucci. “Come ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - avverte - sono fondamentali rimborsi al cento per cento per i danni subiti da famiglie, imprese e cittadini, perché c'è gente che ha perso tutto per l'acqua che è entrata in casa o nella propria impresa”.
“Anche Acquaroli presidente della Regine Marche - continua Gallucci -chiede lo stato di emergenza. Ad oggi tra Emilia-Romagna e Marche più di 5000 aziende sono allagate, purtroppo i danni sono ingenti e non si è ancora in grado di valutari, spesso perché le aziende non sono nemmeno raggiungibili. I danni all'asset produttivo si possono dividere in diretti con il danneggiamento di macchinari, dispositivi elettronici, materiali e prodotti finiti, ed indiretti con mancanza di elettricità, mancanza di segnale telefonico, numerose strade ed infrastrutture interrotte o inagibili, trasporti bloccati, alberi abbattuti lungo le sedi viarie e le frane impediscono ai dipendenti di raggiungere i luoghi di lavoro e questi blocchi hanno effetti anche su forniture e consegne, è inevitabile che tutto ciò abbia effetti su altre aziende nelle prossime settimane”.
“Oltre ad esondazioni in Romagna - avverte - ci sono stati allagamenti e smottamenti in molte aree delle Marche dove la paura fa ancora da padrona, il ricordo dell'alluvione dello scorso 15 settembre, dove sono morte 13 persone in un solo giorno, è ancora fresco. Il presidente di Confindustria Marche Roberto Caridinali si è attivato subito ed è in continuo contatto con Annalisa Sassi presidente di Confindustria Emilia Romagna per supportare le aziende in difficoltà, già instaurata un'intesa con e aziende leader di disaster recovery, salvataggio e bonifica per intervenire tempestivamente in aiuto alle situazioni più gravi”.
Giani, Mugello sia in stato d’emergenza nazionale
“Noi vogliamo essere in questa dichiarazione di stato d’emergenza del governo” a livello nazionale per i danni del maltempo che hanno riguardato soprattutto l’Emilia Romagna, ma anche alcuni comuni toscani confinanti: lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine della firma di un accordo con Solvay e Cave di Campiglia. In Alto Mugello, ha spiegato ai cronisti, “la stima dei danni la stiamo facendo: l’avrete domani nel momento in cui presentiamo queste schede per la riunione del Consiglio dei Ministri”.
Essere inseriti all’interno della dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale, ha sottolineato Giani, “significherebbe avere le risorse per poter sostenere la principale delle fonti di vitalità per quei territori, ovvero la viabilità pubblica. Quello che mi ha impressionato è che lì ormai c’è una nuova carta geografica, le montagne sono smottate”. Secondo il governatore, in Alto Mugello “non ci sono stati danni alle persone perché, non esondando i fiumi, le persone si sono potute in qualche modo salvare, ma le montagne sono venute giù: lì ci sono 200 frane”. Giani ha sottolineato l’importanza della ricostruzione “per mantenere la gente lassù in montagna”, perché “se ci sono queste alluvioni è perché c’è poca gente in montagna, e quindi ormai l’acqua viene giù con un flusso non ben ripartito, orientato e distribuito come avveniva una volta attraverso canali che inducevano l’acqua a non venire subito giù, ma a essere ritenuta per l’uso agricolo”.
Lollobrigida, “da Masaf in arrivo100 mln ma servono molte risorse e fondi europei”
“Per quanto riguarda il nostro ministero abbiamo ricercato nelle prime ore tutte le disponibilità che avevamo e abbiamo trovato risorse pari ad almeno a 100 milioni di euro, ma parliamo di cifre ben diverse per riuscire ad affrontare questa situazione”. Lo ha affermato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a proposito dell’emergenza per le aziende agricole dell’Emilia Romagna colpite dalla alluvione, a margine di un incontro alla Coldiretti per la Giornata internazionale della Biodiversità. Lollobrigida ha menzionato anche la possibilità di fondi europei: “Abbiamo chiesto anche all’Europa, in eventi simili è intervenuta in sostegno di nazioni che hanno subito le stesse criticità e quindi auspichiamo che ci sia un intervento anche in quest’ottica”. Quanto alla istituzione di un commissario per tale emergenza, come chiede anche la Coldiretti, “è una valutazione che non anticipo e che sarà fatta in Cdm”, ha concluso.
100mila terminali iper riportare internet in Emilia Romagna
“Al lavoro per portare la connettività interrotta dall'alluvione e dalle frane e ricollegare alla rete internet, ospedali, uffici pubblici, scuole, gruppi di cittadini che si trovano in zone isolate o sfollati nelle palestre, imprese delle zone più colpite. Sono in partenza da oggi oltre cento gruppi satellitari che saranno installati nei prossimi giorni nel territorio che si trova in situazione più critica: provincia di Ravenna e collina da Ravenna a Rimini. Una gara di solidarietà per riportare il segnale là dove le condizioni sono più difficili. Il Gruppo Unipol ha acquistato i primi terminali Starlink dalla SpaceX, l'azienda di Elon Musk che, da parte sua, ha orientato i suoi satelliti per portare alla Romagna il massimo segnale e la maggior copertura”. Lo comunica la Regione Emilia Romagna.
Stellantis: 1 milione di euro per popolazioni Emilia Romagna
Stellantis ha deciso di stanziare 1 milione di euro a favore dell’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna aderendo così alla raccolta fondi regionale a sostegno delle popolazioni e delle comunità emiliano-romagnole duramente colpite dalle alluvioni e dalle frane dei giorni scorsi. Lo comunica una nota in cui si sottolinea che “l'attenzione alle persone e all’ambiente sono due pilastri fondamentali per Stellantis, per cui le risorse donate saranno utilizzate, con il coordinamento degli enti locali, per aiutare la popolazione, con un focus specifico sulle attività di recupero ambientale e idrogeologico nelle aree duramente colpite dal maltempo dei giorni scorsi”.
Lollobrigida (Agricoltura): ”In Cdm prime misure, dopo valutazione danni con Regioni e imprese”
“La presidente Meloni è stata nei luoghi colpiti e domani il Cdm determinerà le misure che serviranno ad affrontare ancora meglio l’emergenza. Non possiamo che ringraziare i volontari e l’esercito che hanno fatto un lavoro eccezionale. Adesso inizia la fase per valutare i danni e cominceremo a mettere in campo provvedimenti normativi ed economici in sostegno di chi è stato colpito da questa criticità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a margine di un incontro alla Coldiretti per la Giornata della Biodiversità. “Non è possibile calcolare ancora i danni - ha aggiunto - la Regione ci ha trasmesso una prima analisi e successivamente ci sarà un incontro a Palazzo Chigi con tutto il mondo produttivo e le rappresentanze dei lavoratori e questo ci permetterà di fare un’analisi più concreta”.
Per approfondire: Alluvione in Emilia-Romagna, prime risorse per esenzioni fiscali a imprese e famiglie
Caritas lancia campagna di raccolta fondi ’Forlìnsieme’
La Caritas Diocesana di Forlì-Bertinoro, in collaborazione con l’Azione Cattolica di Forlì, gli scout dell’Agesci zona di Forlì e Cdo Romagna, hanno deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi ’#Forlìnsieme’, per tutti coloro che desiderano contribuire e sostenere l’opera concreta di volontari e operatori impegnati a Forlì nell’emergenza alluvione e per raccogliere nel modo più agile ed efficace possibile tutta la solidarietà e l’affetto che cittadini, imprese, fondazioni e organizzazioni non profit hanno manifestato fin da subito. Supportando la campagna di crowdfunding, spiega una nota, sarà possibile creare un fondo a supporto delle famiglie alluvionate, per l’acquisto di elettrodomestici, mobili, per aiutare queste persone a sostenere gli interventi necessari per rientrare nelle proprie abitazioni e restituire alla città l'Emporio della Solidarietà, un punto di riferimento fondamentale per tante famiglie bisognose di Forlì. In questo senso, l'iniziativa #Forlìnsieme è uno strumento concreto per partecipare e sentirsi parte dello sforzo di una comunità che non si arrende, coopera e non perde la speranza.
Comune di Forlì, in rete gira fake news su rimborsi
L’Amministrazione comunale di Forlì avvisa che sta girando in rete una ’fake news’ collegata all’emergenza maltempo. Nel dettaglio si tratta di un ipotetico modulo da compilare per il risarcimento dei danni causati dall’alluvione. Questo modulo, avvertono dal Comune romagnolo in una nota, “è falso. Al momento non ci sono indicazioni certe sulle modalità di rimborso. Sia per abitazioni private che per imprese, la sola cosa da fare, in questa fase, è documentare il più possibile con foto e video”. Quindi, conclude l’Amministrazione della città romagnola, “appena verremo a conoscenza delle modalità ufficiali per ottenere un rimborso sicuro dalle autorità competenti lo renderemo noto attraverso i canali ufficiali del Comune”.
Mit, riattivate linee ferroviarie Rimini-Forlì e Rimini-Ravenna
Alle ore 5 di stamattina sono state riattivate le tratte ferroviarie Rimini-Forlì (direttrice Adriatica) e Ravenna-Rimini. Lo annuncia una nota del Mit in cui si precisa che il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini continua a seguire con la massima attenzione la situazione in Emilia-Romagna. “Massimo impegno per la tratta Faenza-Forlì, i 15 chilometri che mancano per garantire il ripristino del collegamento nord-sud sulla direttrice Adriatica”, assicura il ministero. Le ispezioni e il lavoro di ripristino continuano senza sosta anche sulle altre linee oggi interrotte nel Ravennate. A questo, come già annunciato sabato, va aggiunto l’impegno degli uffici del Mit per sbloccare al più presto almeno 1,5 milioni di euro per interventi di rapida realizzazione sul territorio come pulizia, ripristino e messa in sicurezza di alcune strade: fari accesi sui piccoli Comuni.
Prefettura Forlì, rischio emersione residuati bellici
Alla luce del maltempo che si è abbattuto nei giorni scorsi sull’Emilia-Romagna, adesso emerge anche “il rischio che le inondazione abbiano trasportato o fatto emergere residuati bellici che possono risultare potenzialmente pericolosi se rimossi o manomessi o coperti con altri materiali”. A segnalarlo è la Prefettura di Forlì-Cesena In caso del rinvenimento di residuati bellici inesplosi, spiega una nota della stessa Prefettura, l’invito è quello di “avvertire subito la Questura o l’Arma dei Carabinieri e allontanarsi il più possibile dall’ordigno”.
Prandini (Coldiretti), 4 anni per normalità in settore frutta
“Dove abbiamo una situazione compromessa per moria di piante minimo serviranno quattro anni tra quello che è l'espianto, la ripiantumazione e la nuova produzione, cioè quando le piante torneranno a produrre”. Così il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando a margine della ‘Giornata della biodiversità', in corso a Palazzo Rospigliosi a Roma, sulle conseguenze degli eventi climatici estremi di questi giorni sul settore della frutta.
“Anche questo va tenuto in considerazione quando andiamo a valutare i danni subiti, perché c'è il danno immediato ma poi c'è il danno per quanto riguarda il medio-lungo periodo in termini di assenza di prodotto”, ha aggiunto Prandini.
Cei, un milione euro da 8xmille per popolazione Emilia-Romagna
La Presidenza della Cei ha disposto un primo stanziamento di un milione di euro dai fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte alle necessità della popolazione colpita dall’ondata di maltempo che sta flagellando l’Emilia-Romagna. “Vogliamo esprimere, anche con questo gesto concreto, la prossimità della Chiesa in Italia alle tantissime persone che, a causa dell’alluvione e delle esondazioni, sono sfollate, avendo perso tutto o molto. Continuiamo a farci prossimi e a pregare per quanti, in questo dramma, hanno perso anche la loro vita. Siamo grati alle diocesi, alle parrocchie, agli istituti religiosi che non hanno lasciato sole le comunità dell’Emilia-Romagna”, afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.
Lo stanziamento della Presidenza Cei sarà erogato attraverso Caritas Italiana che è in contatto continuo con le Caritas delle diocesi colpite da questa emergenza per monitorare la situazione e provvedere alle prime urgenze. Al momento non c’è bisogno di raccogliere cibo o indumenti, ma di liberare le abitazioni e i locali dall’acqua e dal fango in modo da far ritornare le persone nelle loro case. Si tratta poi di individuare e accompagnare soprattutto coloro che sono abbandonati e che restano esclusi dalla rete degli aiuti. Il passo successivo riguarderà la ripartenza delle attività economiche e della vita ordinaria. Tutte le Caritas diocesane, coordinate dalla Delegazione Caritas regionale dell’Emilia-Romagna e in comunicazione costante con Caritas Italiana, sono fin dal primo momento attivate su vari fronti: l’accoglienza degli sfollati nelle sedi e nelle canoniche, il supporto alla popolazione, l’accompagnamento delle persone in situazioni di particolare fragilità e difficoltà.
Cesena, prosegue l’attività di ripristino viabilità
Prosegue senza soste a Cesena l’attività per ripristinare la viabilità cittadina, devasta dall’alluvione. Al momento la situazione vede Viale Europa aperto; sono in corso le operazioni di pulizia di via Zuccherificio, dal ponte Nuovo al ponte Europa unita, la via è percorribile solo in direzione nord; resta chiusa via IV novembre; lavori di pulizia in corso anche in via Machiavelli e nel tunnel della Secante. Entrambi i due tratti stradali al momento restano chiusi.
Appello su Fb del Comune di Russi (Ra): servono volontari per pulire e sgomberare
Il Comune di Russi, in provincia di Ravenna, che negli scorsi giorni è stato coinvolto dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, lancia una chiamata pubblica per volontari. Sul profilo Facebook dell’ente locale si chiede “a chiunque possa dare il proprio aiuto a pulire, sgomberare o altro, di presentarsi al CTO in via Carrarone 8/1”. La richiesta per i volontari è di essere automuniti e di organizzarsi in gruppi. La Protezione civile coordina le assegnazioni nei vari luoghi che necessitano aiuto, fino alle 19.
Polizia, non recarsi in province Forlì-Cesena e Ravenna
Persiste la necessità di non recarsi nelle province di Forlì- Cesena e Ravenna dove la viabilità secondaria è ancora interessata dalla presenza di fango e di acqua e per lasciare libera la circolazione ai veicoli destinati al soccorso e al ripristino. Lo comunica la polizia di Stato in un aggiornamento sulla situazione sulla viabilità principale in Emilia-Romagna.
Voragine in strada a Forlì, palazzina evacuata
Dalle 3.45 della scorsa notte alcune squadre dei vigili del fuoco stanno intervenendo in via Vittorio Locchi a Forlì nel quartiere Romiti, uno dei più colpiti dall’alluvione, per l’evacuazione a scopo precauzionale di una palazzina di 12 appartamenti a causa di una voragine. In tutto sono 26 le persone allontanate dalle abitazioni e trasferite in luogo sicuro. Nella giornata di domenica si sono progressivamente formati dei crateri sulla sede stradale. La preoccupazione è che possa essere stata compromessa la staticità delle fondazioni della palazzina che si trova a pochi metri dal luogo della voragine più estesa. In corso sopralluoghi dei tecnici anche in altri immobili vicini.
Sul posto, insieme ai pompieri anche gli uomini della Polizia Locale, intervenuti per invitare gli abitanti dell’immobile a lasciare i loro appartamenti. Oltre ai tecnici dei Vigili del Fuoco, sono al lavoro, impegnati nei controlli, anche i tecnici del Comune e quelli delle aziende delle utenze i cui cavi scorrono sotto il manto stradale. Presente, in mattinata anche il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, giunto in via Locchi per sincerarsi della situazione.
Castelli (FdI), Pnrr in Romagna? Esistono altri fondi
“Risorse per emergenza dal Pnrr? Il presidente Meloni ha ricordato che ci sono delle dead line molto stringenti per il Pnrr. Sicuramente non si possono fare interventi strutturali importanti che siano rendicontati entro il 31 dicembre. Non c’è niente di dogmatico, una valutazione pragmatica e concreta, atteso che esistono altri fondi tra cui quello per le emergenze, senza considerare quei 21 miliardi che dal 2018 giacciono come possibile provvista finanziaria per gli interventi più strutturali”. Lo ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli ad Agorà Rai 3.
Bersani, nella ricostruzione seguire pista del terremoto
“La strada burocratica c’è, è quella che si usò con il terremoto, 11 anni fa. Bisogna seguire le stessissime piste”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, ad Agorà Rai Tre parlando della futura ricostruzione dei territori colpiti dalle alluvioni. “Non cerchiamo - ha poi avvertito - soluzioni che scavalchino il territorio. Perché lì c’è una forza vera. Che va fatta esprimere. Ripeto le procedure ci sono”. “Certamente - ha aggiunto - bisogna riparametrare. Avere un’altra logica. Non c’è dubbio. E nella ricostruzione e nel ripristino non dobbiamo accontentarci di provare a rimettere quel che c’era. Bisogna cambiare”.
Al lavoro 879 vigili del fuoco al lavoro, ad oggi svolti 4.963 interventi
In Emilia Romagna 879 vigili del fuoco, di cui 696 giunti in rinforzo da altri Comandi, sono impegnati nelle operazioni di soccorso a seguito dell’alluvione provocata dalle forti piogge. Sono 244 i vigili del fuoco al lavoro nella provincia di Forlì, si legge in una nota del Dipartimento dei Vigili del fuoco, e 326 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità. Sono 150 i soccorritori acquatici, 50 gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 16 i Posti di Comando Avanzato. Dei mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 35 sono piccoli natanti, 3 gli anfibi, 1 hovercarft, 3 gli elicotteri e 12 i droni. Sono 4.963 gli interventi effettuati finora: 1.148 a Bologna, 2.089 a Ravenna, 1.362 a Forlì Cesena, 364 a Rimini.
Coldiretti Emilia Romagna, raccolta fondi per agricoltori colpiti
Una raccolta fondi per sostenere le imprese agricole colpite dall’alluvione che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna nei giorni scorsi. Ad aprirla è la Coldiretti Emilia-Romagna “con l’intento - spiega il presidente dell’associazione regionale, Nicola Bertinelli - di alleviare le sofferenze di chi si trova ad attraversare un momento difficilissimo. I campi sono ancora sott’acqua - argomenta - le frane hanno devastato il territorio e migliaia di aziende hanno subito danni gravissimi, quando addirittura non sono del tutto sparite. In tutto questo tanti dei nostri soci e le loro famiglie temono ancora per la loro incolumità”. Per far fronte alla situazione, è stato aperto un conto corrente destinato a raccogliere donazioni con l’iniziativa di solidarietà ’Salviamo le nostre campagne’ grazie alla quale sarà possibile sostenere le aziende agricole colpite con un versamento sul conto intestato a Federazione Regionale Coldiretti Emilia Romagna con causale ’Alluvione Emilia-Romagna 2023’.
Maltempo, a Torino il Po a Torino torna sotto il livello di guardia
Il fiume Po a Torino è tornato sotto il livello di guardia. L’informazione viene fornita in questi minuti da un aggiornamento dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale. La notizia arriva dopo che, con l’esaurirsi della pioggia già da ieri, a sera i livelli dei corsi d’acqua sia principali che secondari venivano dati in diminuzione, ad eccezione dei fiumi Po e Tanaro.
In attesa dell’aggiornamento per l’allerta, che l’Arpa ieri aveva già derubricato a gialla (fenomeni localizzati) per gran parte della regione, con il verde per la parte orientale, il rischio idrogeologico arancione resta soltanto per una parte della pianura sul corso del Po e la vigilanza meteorologica è divenuta da debole a assente, a seconda delle zone. Per quanto riguarda gli scenari di innesco di frane superficiali, sono poco o moderatamente diffusi in gran parte della regione, isolati nella pianura settentrionale e assenti nella zona del Toce, nel Belbo e Bormida e nella zona dello Scrivia. Le condizioni meteorologiche sono in miglioramento.
Riaperto tratto autostrada A14 tra Faenza e Forlì
È stato riaperto, sulla A14, poco prima delle 6 di questa mattina, il tratto compreso tra Faenza e Forlì, rendendo disponibili al traffico tre corsie verso Ancona e due corsie verso Bologna. Lo comunica Autostrade per l’Italia secondo cui, al momento, non si registrano turbative al traffico. Il tratto era stato chiuso ieri sera per permettere ai tecnici di velocizzare il piano di ripristino dei danni causati dalle alluvioni e per consentire nel più breve tempo possibile il ritorno alla normale circolazione. Al fine di ripristinare al più presto la piena percorribilità in entrambe le carreggiate, sarà attuata un’ulteriore chiusura notturna del tratto compreso tra Faenza e Forlì in entrambe le direzioni dalle 21 di questa sera alle 6 di domani.
Cooperative agroalimentari, servono aiuti urgenti
Alla luce del maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna nei giorni scorsi occorrono “aiuti urgenti alle cooperative” della regione per fare fronte ai danni subiti. È quanto segnala l’Unione nazionale cooperative AgroAlimentare. “Esprimiamo solidarietà ai cittadini per la disastrosa alluvione che li ha colpiti - osserva il presidente dell’associazione, Gennaro Scognamiglio - e manifestiamo massima vicinanza ai cooperatori della regione, in particolare alle realtà produttive mutualistiche dell’agricoltura, dell’allevamento e della filiera alimentare che aderiscono alla nostra rete”.
Di fronte a quanto accaduto, viene evidenziato, sono necessarie “risposte urgenti” da parte delle istituzioni e, “in particolare - prosegue Scognamiglio - al Ministero del Lavoro e del Made in Italy chiediamo un intervento a favore delle cooperative agricole, che consenta il mantenimento dello status di mutualità prevalente, concedendo una sospensione dell’accertamento per le aree alluvionate, relative al biennio 2023/24, ma anche una misura di sostegno al reddito per i tanti operatori del comparto ortofrutta, attraverso lo strumento della Cisoa, la Cassa integrazione agricola, o con un provvedimento di Cigs , la Cassa integrazione straordinaria. Al ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida, invece, chiediamo una cabina di regia per la pubblicazione di un bando per l’attuazione di forme di sostegno dirette, con i fondi del Psr- Programma di sviluppo rurale, così come è avvenuto durante la pandemia”, conclude il presidente dell’Unci Agroalimentare.
Santanchè (Turismo): “Tutti i vacanza in Romagna per scongiurare tragedia economica”
“Ora dobbiamo scongiurare una tragedia economica” e per questo “gli italiani” passino “le vacanze estive in Romagna. Si sta bene e si fa un gesto solidale”. Lo dice la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervistata dalla ’Stampa’. “Ho parlato con Bonaccini e l’assessore Corsini, siamo d’accordo nel lavorare insieme per far capire che l’Emilia-Romagna sarà pronta ad accogliere i turisti, come sempre. Quello che non deve succedere è che dopo la tragedia ne arrivi un’altra economica sul turismo”, spiega la ministra. “Le associazioni di categoria - dice inoltre Santanchè - stanno chiedendo una campagna di supporto. D’accordo con Corsini e Bonaccini sabato sarò a Rimini e Riccione. Faremo una conferenza stampa per presentarla. Diremo che la riviera è pronta e domanderemo: non hai ancora scelto dove andare in vacanza? Scegli la Romagna, perché oltre a mangiare bene e vedere posti belli, quest’anno puoi fare anche un’azione solidale”.
Piantedosi, governo e istituzioni hanno fatto squadra
«’Il governo con tutti i suoi ministri dall'inizio dell'emergenza si è mosso per dare risposte concrete ai territori devastati. Si è registrata la piena collaborazione e unità di intenti tra l'esecutivo, la Regione Emilia Romagna e tutte le istituzioni coinvolte e impegnate. Ho partecipato a riunioni presso il Centro operativo della Protezione civile regionale e il Centro di coordinamento dei soccorsi attivato dalla prefettura di Bologna e non ho mai registrato nessuna polemica. Anzi. Tutti i miei colleghi di governo si sono subito mobilitati e abbiamo fatto squadra. Il presidente Meloni è stata sempre in costante contatto con i ministri, coordinando l'attività di governo anche dall'estero. Stava partecipando a un summit internazionale importantissimo e ha anticipato il rientro in Italia per recarsi nelle zone colpite». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in un’intervista a Il Giornale rispondendo sulle polemiche sollevate dall’opposizione per la presenza della premier Giorgia Meloni al G7 in Giappone e per il presunto ritardo della convocazione del Cdm, dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.
Musumeci, le Autorità di bacino deficitarie, troppi vincoli per spendere fondi
«Tragedie di queste dimensioni sono sempre inevitabili. Si possono solo limitare i danni con una seria prevenzione strutturale. Non ho il quadro completo degli interventi eseguiti in Emilia Romagna contro il dissesto idrogeologico e non voglio alimentare polemiche. E’ chiaro però che il problema esiste ed è nazionale». Lo afferma Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare in un’intervista al quotidiano Il Messaggero.
«La mancata prevenzione è il problema. Negli anni, con vari fondi, lo Stato ha messo a disposizione delle sue articolazioni significative risorse contro queste emergenze. Diversi miliardi. Risorse rimaste per gran parte inutilizzate. E’ mancata la consapevolezza della gravità del fenomeno. - aggiunge Musumeci - Le difficoltà di spesa non sono solo nelle Regioni. Gli stessi enti locali spesso no hanno sufficienti strutture tecniche e amministrative per mettere a terra i fondi».
«È un limite culturale e politico. Dobbiamo lavorare di intesa con le Regioni e, ritengo, pensare ad una struttura agile, snella, presso la presidenza del Consiglio. - continua Musumeci - Le Regioni debbono occuparsi in autonomia della prevenzione contro il dissesto, ma all’interno di una strategia nazionale che è mancata. Lo Stato deve limitarsi al ruolo di arbitro. Ma se c’è una rissa in campo deve intervenire avocando a Roma una competenza che appartiene all’articolazione periferica.Lo Stato deve fare lo Stato. Se si omette un intervento su un’asta fluviale che può determinare distruzione e morte, Roma non può girarsi dall’latra parte». «Stiamo pensando a uno strumento per velocizzare le gare e dunque la costruzione delle opere - conclude Musumeci - i Fondi di coesione rimasti nel cassetto? Utilizzato il 34%. Spesso lo dico da ex governatore, non è mancata la volontà ma la capacità di spenderli. Troppi vincoli e troppa burocrazia».
E-R, allerta rossa anche oggi. Meloni: risposte immediate
Allerta rossa anche per oggi nell’Emilia Romagna martoriata da pioggia, esondazioni, fango e frane. L’acqua lentamente si ritira da Faenza, Forlì, Cesena e dagli altri luoghi colpiti più pesantemente. La situazione resta critica a Ravenna, anche se sembra scongiurato il pericolo che tutta la città vada sott’acqua, con i tesori dell’arte bizantina patrimonio Unesco. La premier Giorgia Meloni ha visitato le zone colpite dall’alluvione: «Ora il nostro compito è garantire risposte immediate», ha detto da Ravenna.