Alluvione, Pichetto: la vera sfida è fare in tempi brevi interventi programmati e finanziati. Stoccaggi al 72 per cento
Il ministro interviene a tutto campo al Festival dell’Economia e assicura che, grazie al lavoro di diversificazione energetica, «possiamo guardare al prossimo inverno con fiducia e serenità»
di Celestina Dominelli
I punti chiave
2' di lettura
L’impegno, con un occhio all'alluvione e alle risposte che il governo ha già approntato e che dovrà approntare, «affinché gli interventi programmati e finanziati si facciano e si facciano in tempi brevi. La vera sfida è questa». Perché «il nostro problema è che non riusciamo a spendere bene i soldi», e quindi occorre accelerare per fronteggiare le pesantissime conseguenze dell'emergenza che ha investito l'Emilia-Romagna. E poi un altro occhio al futuro, a cominciare dalle mosse da mettere in campo per centrare gli sfidanti obiettivi dettati dall'Europa per la transizione green. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, parte da qui per una disamina a tutto campo nel corso dell'intervista rilasciata al Festival dell'Economia di Trento.
Rinnovabili: dobbiamo installare oltre 12 GW l’anno
Pichetto Fratin mostra anche in questa occasione il consueto approccio pragmatico che ha messo in campo, in più occasioni nel corso del suo mandato. E lo fa guardando innanzitutto ai target assai ambiziosi che l'Italia si è data per lo sviluppo delle rinnovabili (85 gigawatt entro il 2030), dove, assicura «dobbiamo installare oltre 12 gigawatt l’anno e spero si siano create le condizioni per raggiungere questo obiettivo che è ambientale ma anche di sicurezza nazionale». Occorre accelerare, quindi, anche sul fronte del decreto che dovrà fissare i criteri per far sì che le Regioni individuino le aree idonee per la realizzazione degli impianti green. «Abbiamo concluso l’attività istruttoria per il decreto. Stiamo definendo i dettagli tecnici con le Regioni. È un lavoro importante e delicato».Insomma, la quadratura del cerchio non sembra lontana. E, se dovesse essere necessario, il ministro non esclude «un ulteriore intervento di semplificazione», ma prima, dice, «dobbiamo dare tempo agli interventi che abbiamo recentemente varato di dispiegare i propri effetti».
Stoccaggi: iniezioni procedono, asticella al 72%
Poi un passaggio sulla nuova stretta lanciata da Bruxelles sugli F-gas (gli idrofluorocarburi), che potrebbe avere pesanti ricadute per i consumatori («valuteremo ogni proposta in chiave di sostenibilità sociale ed economica per il nostro Paese come abbiamo fatto anche su altre proposte dell'Unione»). E il punto sullo stato della sicurezza energetica dove, chiarisce, «le iniezioni di gas negli stoccaggi stanno procedendo regolarmente e attualmente siamo intorno al 72%, percentuale molto elevata se si considera che siamo a fine maggio». Inoltre, aggiunge il ministro, «con l’entrata in esercizio del rigassificatore di Piombino l'Italia potrà contare anche su una ulteriore disponibilità di gas. Credo quindi che si possa guardare all'inverno prossimo con fiducia e serenità».
Recovery: si stanno rivedendo puntualmente le misure
Infine, il tema del Pnrr con il governo impegnato nel negoziato con ’'Europa e nella messa a punto del nuovo capitolo del Recovery, che dovrà consentire di intercettare le risorse del RepowerEu. «Si stanno rivedendo - spiega Pichetto - puntualmente le misure del Recovery. Su quelle che possono avere attuazione entro giugno 2026 stiamo impegnando al massimo le strutture del governo. Ce ne sono altre - chiarisce - per le quali l'orizzonte del 2026 è troppo ravvicinato, che possono essere spostate sui fondi sviluppo e coesione che non hanno una scadenza così cogente».
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