Alluvione, tavolo affidato a Musumeci ma niente commissario
Incontro a Palazzo Chigi con i presidenti di Regioni, Province e sindaci
di Barbara Fiammeri
I punti chiave
2' di lettura
Fino a quando non si deciderà sulla «struttura commissariale» la gestione dell’emergenza nelle zone alluvionate sarà assicurata da «un tavolo operativo permanente» che sarà «coordinato per il governo dal ministro per la Protezione civile Musumeci ». Così la premier Giorgia Meloni durante l’incontro a Palazzo Chigi con i presidenti delle Regioni, delle Province e i sindaci dei comuni colpiti dall’ondata di maltempo a maggio. L’incontro si è svolto mercoledì 7 giugno.
Meloni fa muro sul Commissario
Sempre la premier ha confermato la disponibilità dell’esecutivo a «migliorare e affinare» il decreto legge sull’emergenza maltempo a partire dall’ampliamento della lista dei comuni colpiti attraverso «un lavoro certosinoperché più noi siamo precisi più facciamo interventi giusti per non disperdere le risorse». L’obiettivo resta «avvicinarsi il più possibile al 100% degli indennizzi», ha assicurato Meloni che invece fa muro sul Commissario.
Nonostante le sollecitazioni, rilanciate dagli amministratori che le hanno chiesto di individuare «rapidamente» il responsabile della ricostruzione portando a mo’ d’esempio quella realizzata nella stessa Emilia Romagna con successo a seguito del terremoto di dieci anni fa, la premier resta convinta che per il momento è bene che a gestire l’emergenza sia direttamente il Governo.
Coordinamento a Musumeci
La scelta di affidare il coordinamento a Musumeci però ha colto di sorpresa anche diversi ministri presenti alla riunione. Tra questi lo stesso vicepremier Matteo Salvini che pare non fosse stato informato della decisione ma che smentisce «sbigottito» le ricostruzioni su una sua «presunta freddezza» sul ruolo affidato a Musumeci. «In questa fase siamo tutti responsabili, si lavora assieme», assicura il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano che evidenzia come «il governo non è in ritardo su nulla e sta dando esecuzione ha ciò che è previsto dal decreto» con «grande soddisfazione» degli stessi amministratori.
Tavolo permanente ogni settimana
Il «tavolo permanente» che tornerà a riunirsi «ogni settimana» a partire dalla prossima ha visto la presenza per il governo oltre che dei due vicepremier, Salvini appunto e Antonio Tajani, di una folta rappresentanza di ministri mentre sul fronte dei territori oltre ai presidenti di Emilia Romagna, Bonaccini, Toscana, Giani, e Marche Acquaroli erano presenti diversi presidenti di Province e sindaci dei comuni alluvionati. Proprio Bonaccini - dopo aver evidenziato che il 90% dei danni riguarda la sua Regione - ha chiarito che al momento «non siamo riusciti ancora a fare il conto se nel decreto ci sono 2,2 o 1,6 miliardi» sottolineando che in ogni caso « è una quantità che non basta perché solo per le strade comunali e provinciali noi abbiamo 1 miliardo di euro di danni». La richiesta di ulteriori fondi è accompagnata a quella altrettanto pressante sulla scelta del commissario. «Abbiamo chiesto che la nomina sia la più rapida possibile. Deciderà il governo tempi, modi e chi» - ha aggiunto Bonaccini - auspicando che si tengano «assieme le due fasi, emergenza e ricostruzione».
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