ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAttualita

Alluvione in Toscana: «A rischio la continuità del distretto tessile». Tajani: subito 100 milioni

Stato di emergenza. L’allarme lanciato dalle imprese del distretto di PratoConfindustria: «Abbiamo bisogno di ripartire subito, solo così non perderemo
mercato». Il governatore Giani: «Invito le banche a sospendere i mutui»

di Silvia Pieraccini

Le forti piogge dovute alla tempesta Ciaran hanno causato allagamenti di ampie porzioni di territorio nella zona intorno a Prato. Una veduta aerea in una foto scattata ieri dai Vigili del Fuoco

4' di lettura

Arrivano i primi aiuti del Governo per le aziende della Toscana colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, che ha causato danni molto più gravi di quanto si ipotizzasse in un primo momento: le stime sono in corso e, considerando imprese, famiglie e infrastrutture, superano di gran lunga il miliardo di euro. Ieri a Prato – uno dei territori più colpiti dal maltempo, accanitosi sullo storico distretto tessile leader nei tessuti e filati – è arrivato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, annunciando tre misure di finanza agevolata predisposte con Simest e dirette alle imprese delle province inserite nello stato di emergenza nazionale (Firenze, Prato, Pistoia, Livorno e Pisa, cui ora potrebbero aggiungersi Massa e Lucca).

Le misure per le imprese

Prima di tutto 100 milioni di euro a fondo perduto per coprire le perdite materiali (macchinari, attrezzature, scorte di magazzino, immobili) subite dalle aziende che esportano almeno il 3% del fatturato o che, pur non esportando, producono – come succede spesso nel distretto tessile pratese – per altre aziende della filiera che sono esportatrici. La seconda misura consiste in finanziamenti agevolati per 200 milioni di euro, a valere sulle risorse già disponibili del fondo 394/81, mentre la terza è la sospensione fino al 30 giugno 2024 dei pagamenti sui finanziamenti in essere che attingono al fondo 394, e che in Toscana interessano 2.200 imprese per oltre 400 milioni. Accanto a queste misure, Ice ha due milioni di euro per agevolare la partecipazione delle aziende danneggiate a fiere e seminari dell’Agenzia, o per inserire sull’ecommerce prodotti delle zone colpite.

Loading...

«Siamo potuti intervenire subito perché avevamo già pronto il modello dell’alluvione in Emilia-Romagna del maggio scorso», ha spiegato Tajani. «Vigileremo perché i ristori (che sono esclusi dal regime de minimis, ndr) possano arrivare in tempi rapidi, i primi fondi già entro fine mese», ha promesso il vicepremier nel salone comunale di Prato, a fianco del sindaco Matteo Biffoni e del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, appena nominato dal Governo commissario per l’emergenza alluvione.

Le aziende: «Ripartire subito»

Ma dal mondo delle imprese, che ha riempito la sala con i racconti del disastro di fango e della solidarietà ricevuta, sono arrivate tante altre richieste: «Vogliamo ripartire subito, per non perdere clienti e mercato – ha detto il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi – ma abbiamo bisogno di sapere dove buttare i materiali inservibili che le aziende danneggiate stanno accumulando, e chiediamo di partecipare al Comitato di crisi che è nato. Molte imprese sono disponibili a fornire idrovore e ruspe, ma servono informazioni».

“Fare presto” è la frase che le imprese ripetono all’infinito, temendo di essere rimpiazzate da concorrenti, magari stranieri. Il timore serpeggia soprattutto nel distretto tessile, che adesso si trova sprovvisto di pezzi della filiera – filature, tessiture, orditure, tintorie finite sott’acqua – fondamentali per il lavoro dei lanifici che vendono sul mercato finale: «Dobbiamo salvaguardare l’integrità della filiera, servono misure anche da parte di altri Ministeri», ha ammonito Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana nord (Prato, Pistoia, Lucca). La conta dei danni sta crescendo di ora in ora, tanto che l’associazione ha stimato almeno 100 milioni per materiali e strutture delle aziende-socie, che potrebbero moltiplicarsi fino a 10 volte nel caso in cui tutti i macchinari allagati risultassero inservibili. Sistema Moda Italia ha messo a disposizione delle aziende pratesi un help desk per aiutare a evadere gli ordini in corso con l’aiuto delle imprese associate.

Il rischio di non riaprire

«Tante aziende sono state spazzate via, e non so se ce la faranno a ripartire», ha sottolineato Danila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Prato-Pistoia. «Io non esporto – ha spiegato Renzo Guazzini, titolare del marchio di abiti maschili Montezemolo, mostrando una giacca in cachemire piena di fango – e per questo chiedo di estendere gli aiuti a tutte le imprese. In questo momento non abbiamo bisogno della cassa integrazione, perché i nostri dipendenti ci servono per spalare e far ripartire l’attività, ma di misure concrete». Non cassa integrazione, quindi, ma sgravi: «Servono sgravi contributivi per i mesi di novembre e dicembre – invoca Matteo Santi della Beste, azienda tessile della Val di Bisenzio devastata da due alluvioni in 48 ore – e poi servono fondi per la perdita di fatturato che avremo in questi mesi, e vanno fatti gli interventi per evitare che si ripetano questi eventi». Quello delle responsabilità è un tasto dolente, sottolineato da molti imprenditori: «I torrenti hanno rotto gli argini in molti punti in cui era prevedibile che accadesse – ha detto Daria Orlandi, presidente Ance Toscana nord – spero che ora si intervenga. E spero di sapere dove portare i fanghi, stiamo aspettando direttive della Protezione civile che tardano ad arrivare».

Un sollievo a imprese e famiglie danneggiate arriva dalle banche. Dopo Mps, che ha stanziato 200 milioni per finanziamenti agevolati e previsto la possibilità di sospendere per 12 mesi le rate dei mutui, ora Intesa Sanpaolo stanzia 1 miliardo sempre per finanziamenti agevolati e prevede la sospensione fino a 24 mesi della quota capitale dei finanziamenti.

E il presidente toscano Giani, che in serata ha firmato un’ordinanza per creare aree di stoccaggio per i fanghi e i rifiuti di case e aziende, si riferisce alle banche con «un invito a sospendere i mutui» a cittadini e imprese. Il Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti, intanto, ha chiesto al Governo la proroga delle scadenze fiscali nelle zone colpite dall’alluvione. Per il presidente Elbano de Nuccio «l’eccezionalità delle avverse condizioni meteorologiche e degli eventi alluvionali che hanno colpito ampie zone della regione Toscana la settimana scorsa hanno determinato situazioni di estremo disagio e difficoltà che hanno impedito lo svolgimento delle normali attività lavorative di imprese e professionisti».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti