Alluvione, «danni enormi»: colpito il cuore agricolo e industriale della Romagna
Continua ad aggravarsi il bilancio del maltempo: sono 14 i fiumi esondati nella regione fra ieri sera e le prime ore di stamani, e altri 19 i corsi d’acqua con superamenti del livello di allarme in alcune stazioni di rilevamento
di Barbara Ganz
6' di lettura
Il cuore agricolo e industriale di una intera regione risulta colpito dall’eccezionale ondata di maltempo, ancora in corso. «L'alluvione che ha colpito il nostro territorio è un fatto straordinario che sta causando ingenti danni a tutti i cittadini e le cittadini, pertanto servono immediatamente misure straordinarie per affrontare l'emergenza, che come tale va trattata: Cgil, Cisl e Uil di Bologna ritengono necessario sostenere le lavoratrici e lavoratori impossibilitati a lavorare, che oltre a subire danni materiali, rischiano di perdere salario e contributi. Siamo impegnati a garantire che nessuno metta a rischio la propria sicurezza e salute continuando a lavorare laddove le condizioni non lo consentano». È la posizione delle principali sigle sindacali di Bologna, che incontreranno nel pomeriggio i vertici della Regione. «Oltre all’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione, va garantita adeguata copertura anche alle lavoratrici e ai lavoratori che vivono condizioni lavorative precarie e nei settori più colpiti come il turismo e il settore agricolo, dove le conseguenze saranno di lungo termine – prosegue la nota -. Sarà quindi necessario attivare misure di copertura straordinarie per coprire tutte le tipologie di lavoro. Cgil, Cisl e Uil di Bologna sono al fianco anche delle persone anziane, che si trovano isolate e che hanno bisogno di assistenza specifica».
Cia, danni incalcolabili
«Intervenire subito con legislazione d'emergenza come per il terremoto in Romagna del 2012, danni incalcolabili all'agricoltura regionale». Lo chiede Cia-Agricoltori italiani sottolineando come «di fronte a un tale scenario devastante ci siano le condizioni per attivare procedure urgenti. Devono essere svincolate dai normali iter legislativi – dichiara il presidente dell’organizzazione, Cristiano Fini - per di intervenire immediatamente nei 23 Comuni dell'Emilia Romagna colpiti da questa eccezionale calamità». Centinaia di case isolate, 14 fiumi esondati e oltre 250 fra frane e smottamenti sull'Appennino mettono in pericolo centinaia di migliaia di abitanti: I danni sono incalcolabili a colture, infrastrutture produttive e alle abitazioni civili e rurali. Subito, dunque, una legge speciale urgente e nel frattempo si attivino interventi collaterali a supporto di famiglie e imprese, come la sospensione di mutui e bollette».
L’industria
«Una situazione drammatica, che coinvolge oltre 30 Comuni». A SkyTg24, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin a proposito dell’emergenza maltempo parla di «danni enormi. Il governo lavorerà in strettissimo raccordo con l’Emilia Romagna e con massima attenzione alle realtà colpite». «Si farà la conta dei danni ma anche la valutazione delle azioni da svolgere - conclude - Bisogna tentare di prevenire, nel limite del prevedibile, questi fenomeni sempre più intensi».
Il maltempo ha colpito una delle zone agricole e industriali più importanti del Centro-Nord: coinvolte aree a forte densità ortofrutticola come il Cesenate e distretti industriali come quello delle ceramiche a Faenza. Anche l’annullamento del Gp di Formula 1 a Imola previsto per il prossimo fine settimana è un duro colpo per l’indotto della zona.
L'alluvione che ha colpito il territorio «è un fatto straordinario che sta causando ingenti danni a tutti i cittadini e le cittadini, pertanto servono immediatamente misure straordinarie per affrontare l'emergenza, che come tale va trattata: Cgil, Cisl e Uil di Bologna ritengono necessario sostenere le lavoratrici e lavoratori impossibilitati a lavorare, che oltre a subire danni materiali, rischiano di perdere salario e contributi. Siamo impegnati a garantire che nessuno metta a rischio la propria sicurezza e salute continuando a lavorare laddove le condizioni non lo consentano». Lo hanno fatto sapere, con una nota, le principali sigle sindacali di Bologna, commentando quanto sta accadendo in Emilia-Romagna per il maltempo e riferendo di un incontro con la Regione previsto oggi pomeriggio.
«Oltre all’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione, va garantita adeguata copertura anche alle lavoratrici e ai lavoratori che vivono condizioni lavorative precarie e nei settori più colpiti come il turismo e il settore agricolo, dove le conseguenze saranno di lungo termine – prosegue la nota -. Sarà quindi necessario attivare misure di copertura straordinarie per coprire tutte le tipologie di lavoro. Cgil, Cisl e Uil di Bologna sono al fianco anche delle persone anziane, che si trovano isolate e che hanno bisogno di assistenza specifica».
Vittime e sfollati
Un uomo e una donna dati per dispersi a Forlì e ritrovati morti dai sommozzatori: sono le ultime vittime delle alluvioni che colpiscono il Centro Italia, mentre continua a piovere. Un’altra vittima è stata ritrovata sulla spiaggia di Cesenatico.
Continua ad aggravarsi il bilancio del maltempo: sono 14 i fiumi esondati nella regione fra ieri sera e le prime ore di stamani, e altri 19 i corsi d’acqua con superamenti del livello di allarme in alcune stazioni di rilevamento. Gli allagamenti sono diffusi in 23 comuni, e secondo la Protezione civile ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.
A Livergnano, frazione di Pianoro, nel Bolognese, nella notte è crollata una casa colonica, travolta da un masso e da detriti scesi dalla montagna: le tre persone che erano all’interno sono state soccorse e portate in salvo. Una emergenza che non è finita: per la popolazione il consiglio è di ascoltare le indicazioni durante operazioni di soccorso che possono essere complesse e mettere a rischio gli soccorritori. Sono 5mila le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case.
A Bologna, a causa dell’emergenza maltempo, con un’ordinanza il Comune ha disposto l’evacuazione dei piani bassi di alcuni edifici adiacenti al torrente Savena in via del Paleotto. Sui colli sono chiuse alcune strade a causa di frane. Chiusi inoltre musei, biblioteche e centri sportivi. A tutela della pubblica incolumità il Comune ha emanato un'ordinanza di evacuazione dei seminterrati e piani terra degli edifici posti in via del Paleotto - dal civico dispari 1 al civico dispari 9/4. «Numerose frane sono in corso sui colli e la viabilità è compromessa in più punti», informa il Comune. Chi ha una visita specialistica programmata per oggi - se non urgente - è invitato a non recarsi nelle strutture sanitarie di Bologna.
Bombe d’acqua
Nell’arco di 24 ore si sono abbattute ben 16 bombe d’acqua sulla Romagna e 4 sulle Marche, e si sono registrate anche tempeste di vento e fulmini: lo fa sapere l’analisi della Coldiretti sui dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) riguardo agli effetti dell’ondata dil maltempo che ha gonfiato i fiumi e provocato una alluvione storica con danni incalcolabili e vittime nelle città e nelle campagne. «La situazione è drammatica nelle aree rurali dove - sottolinea la Coldiretti - più difficile è l’arrivo dei soccorsi nelle aziende isolate con migliaia di ettari coltivati finiti sott’acqua e si cerca di mettere in salvo anche gli animali. Il ringraziamento a Vigili del fuoco, Protezione Civile e Forze dell’ordine per l’azione di assistenza alle popolazioni colpite», ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare «il grande impegno delle Federazioni della Coldiretti delle Emilia Romagna e delle Marche nell’affrontare una terribile emergenza di livello nazionale». Adesso la priorità, conclude Prandini «è mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre partire con la ricostruzione di un sistema produttivo ed economico devastato dalla calamità».
La viabilità
La Prefettura di Forlì e Cesena ha aggiornato il bilancio a cinque vittime, ma l’ampiezza dell’area colpita rende difficili i soccorsi. Le forti piogge che da ieri stanno interessando soprattutto l’area dell'Emilia-Romagna hanno determinato la chiusura temporanea al traffico dei tratti autostradali A14 Bologna-Taranto, tra Bologna San Lazzaro e Cesena Nord in direzione Ancona e tra Rimini Nord e Faenza in direzione Bologna. Sono inoltre chiuse temporaneamente le stazioni di Bologna San Lazzaro, in entrata verso Ancona; Forlì, in entrata e in uscita verso e da tutte le direzioni; Pesaro, in entrata verso Bologna e in uscita da Ancona. Autostrade per l’Italia ha attivato il proprio piano di gestione delle emergenze che prevede il coinvolgimento di oltre 100 uomini e 50 mezzi di soccorso, sono in arrivo ulteriori maestranze a supporto dalle Direzioni di Tronco di Milano, Firenze e Pescara.diretti verso le regioni adriatiche del centro e sud Italia, viene consigliato di proseguire lungo la A1, per poi all'altezza di Roma procedere tramite la A24/A25 verso il versante adriatico. Percorso inverso per chi da Abruzzo, Molise e Puglia intende raggiungere le regioni del nord.
La politica
In una telefonata al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini , in mattinata, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha espresso vicinanza e solidarietà alle comunità emiliano-romagnole colpite dall’emergenza maltempo e il cordoglio per le vittime.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue costantemente l’evoluzione dell’emergenza meteo che ha colpito in particolare l’Emilia-Romagna e da Anchorage, in Alaska - dove si trovava per uno scalo tecnico durante il viaggio che la porterà al G7 di Hiroshima in Giappone – ha partecipato in videoconferenza a un punto del Comitato operativo della Protezione Civile, con il ministro Nello Musumeci, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che ha aggiornato Meloni sulla situazione meteo e sulle criticità che permangono sul territorio. Nel corso del collegamento, Meloni ha dato la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare, ove fosse necessario, ulteriori misure d’emergenza: «Il governo c'è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio».
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