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Alstom crolla in Borsa dopo l’annuncio di tagli e cessioni

Il gruppo francese vara un piano per risanare la posizione finanziaria e far fronte a un bilancio sotto pressione per il ritardo in alcune commesse

di Mo.D.

An Alstom workers work in the locomotives assembly workshop for Kazakhstan's railway company, in Astana on October 31, 2023. (Photo by Ludovic MARIN / AFP)

2' di lettura

Crollo in Borsa del 15,24% per Alstom, che corre ai ripari e per risanare il bilancio e la posizione finanziaria procede al taglio del personale e alla cessione di attività. Il gruppo, che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie, ha avviato un programma di disinvestimento per raccogliere fino a 1 miliardo di euro oltre al taglio dell’organico di circa 1.500 posizioni. A queste misure si aggiunge anche un aumento di capitale con diritto di opzione per i propri azionisti. Il titolo sulla piazza di Parigi è arrivato a perdere il 22% durante le contrattazioni, ma è riuscito a limitare le perdite sul finale. A inizio anno il valore delle azioni era di 23,38 euro per azione, valore che ormai è più che dimezzato.

Già il 5 ottobre scorso le azioni avevano vissuto una seduta particolarmente pesante a seguito dell’annuncio relativo al flusso di cassa atteso nell’esercizio 2023-2024 «nella gamma tra -500 e -750 milioni di euro», mentre in precedenza era stato previsto «significativamente positivo». In quell’occasione la perdita in Borsa aveva superato il 35%.

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«Faremo tutto il necessario per mantenere questo bilancio solido» ha dichiarato l’amministratore delegato Henri Poupart-Lafarge in un’intervista a Bloomberg Television. Con le misure annunciate, il gruppo mira a mantenere il proprio rating di investment grade e a ridurre il debito netto di 2 miliardi di euro entro marzo 2025. I tagli di posti di lavoro rappresentano quasi il 10% del totale delle vendite e delle posizioni amministrative e non influenzeranno gli ingegneri o gli operai.

L’acquisizione di Bombardier

Quasi tre anni dopo l’acquisizione delle attività ferroviarie di Bombardier, Alstom continua a dover fare i conti con i costosi contratti ereditati dal suo ex concorrente. Ha accusato la cattiva gestione di Bombardier dei ritardi nelle consegne e delle ingenti spese necessarie per completarle.

La società ha dichiarato il mese scorso che si aspettava un ritardo nel progetto Aventra nel Regno Unito ereditato da Bombardier, che comprende 443 treni che servono linee come la London Overground e la Elizabeth Line. I lavori dovrebbero essere completati durante l’anno fiscale 2024-25 anziché nella prima metà di quest’anno e questo naturalmente aumenta le pressioni sui risultati aziendali dell’esercizio in corso.

Le cessioni

Il piano di cessioni non è ancora stato definito, ha detto Poupart-Lafarge nell’intervista, aggiungendo che un aumento di capitale è un’opzione ma non quella preferita dalla società. Fra le ipotesi sul tavolo anche il rifinanziamento di determinate attività. Ma difficile conoscere al momento i dettagli e questo potrebbe aver contribuito a innervosire il mercato.

Intanto il 31 ottobre scorso, il gruppo ha firmato una nuova linea di liquidità da 2,25 miliardi di euro con una banca internazionale e a luglio proporrà l’ex amministratore delegato di Safran SA, Philippe Petitcolin, come presidente del consiglio, per ridisegnare anche i vertici aziendali e ritrovare un posizionamento più credibile in ambito finanziario.

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