Alta orologeria (finalmente) in vetrina a Ginevra con Watches&Wonders
Torna in presenza l’evento che riunisce 38 maison del settore in un anno che si è aperto con dati record sull’export dalla Svizzera
di Paco Guarnaccia
2' di lettura
Dopo due anni di attesa, Ginevra apre le porte del suo Palexpo, che da oggi al 5 aprile ospita la prima vera edizione “ibrida” della fiera di alta orologeria più importante del mondo: Watches and Wonders . Ibrida perché pur restando attiva la modalità digitale di presentazione dei prodotti, dei talk e dei keynote dei brand (alcuni visibili per tutti sul canale youtube della kermesse), dopo due anni vissuti forzatamente davanti a uno schermo il selezionato numero di addetti ai lavori (dealer, media e ospiti) invitati dall'organizzazione può finalmente tornate a partecipare anche in presenza.
Le grandi maison presenti
Sono le 38 maison espositrici a Watches and Wonders: i marchi di proprietà di Richemont (Cartier, Iwc, Panerai, Vacheron Constantin, A. Lange & Söhne, Jaeger-LeCoultre, Montblanc, Roger Dubuis, Van Cleef & Arpels, Piaget Baume & Mercier), Rolex, Tudor, Patek Philippe, i brand di Lvmh (Hublot, Tag Heuer e Zenith), Chanel, Chopard, Grand Seiko, Hermès, Ulysse Nardin, Oris e Parmigiani Fleurier.
Spazio anche agli indipendenti
Ma non solo. È stato confermato il Carré des Horlogers, spazio all'interno della kermesse introdotto a partire dalle ultime edizioni dell'Salon International Haute Horologerie (il nome che aveva la fiera fino al 2019) nel quale si trovano 14 marchi indipendenti e artigianali come Cyrus Genève, H. Moser & Cie., Laurent Ferrier, Louis Moinet, Czapek & Cie., Arnold & Son, Angelus, Armin Strom, Ferdinand Berthoud, Rebellion, Ressence, Speake-Marin, Trilobe, Rudis Sylva e Trilobe.
Un anno partito bene
«L'obiettivo di questo evento è aumentare il prestigio della capitale mondiale dell'orologeria», spiega Jean-Frédéric Dufour, presidente del Comitato degli espositori e ceo di Rolex. L'evento arriva in un momento di grande corsa per il settore, con i dati rilasciati dalla Federazione dell'industria orologiera svizzera che hanno segnato un febbraio 2022 da record con esportazioni per 1,99 miliardi di franchi svizzeri (1,93 miliardi di euro) con un +24,4% sul 2021.
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