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Amazon inaugura in Italia il portale B2B: 250 milioni di prodotti per le aziende

di Enrico Netti

Amazon diventa banca?

3' di lettura

Da oggi è online anche in Italia la sezione Business dedicata al mondo delle imprese del colosso dell’ecommerce Amazon. La piattaforma (raggiungibile qui) è riservata ai titolari di partita Iva ed è una vetrina con oltre 250 milioni di prodotti tecnici e non per l’industria, il commercio, il terziario e i servizi. L’offerta spazia dagli articoli tecnici-industriali all’illuminotecnica, le attrezzature professionali per il canale Ho.re.ca. (Hotel, ristoranti e catering) agli strumenti per le misure di precisioni per finire con i macchinari per la lavorazione del legno e per l’industria.

Questa è solo la fase iniziale perché l’obiettivo di Amazon è di attrarre venditori e concessionari specializzati. I clienti aziendali invece si troveranno nel consueto ambiente di ecom ma con una serie di funzioni dedicate. «Si possono inserire richieste di preventivi e impostare ordini a programma - spiega Sara Caleffi, Marketplace director di Amazon Italia -. La piattaforma si integra inoltre con i sistemi di e-procurement e le soluzioni per la pianificazione delle risorse delle imprese». Le aziende possono visualizzare i prezzi al netto dell’Iva, viene supportata la fatturazione elettronica, l’impostazione di regole di acquisto con diversi livelli di approvazione e una reportistica personalizzata. La piattaforma inoltre cerca la disponibilità delle merci sugli altri siti Business del colosso di Seattle.

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La spinta a un mercato da 335 miliardi di euro
«Il lancio di Amazon Business in Italia rappresenta un importante boost per lo sviluppo dell’eCommerce B2b nel nostro Paese. Le funzionalità dedicate aprono nuove possibilità sia di acquisto che di vendita alle imprese italiane, con la forza di un operatore globale che unisce alla grande offerta una capacità di servizio e orientamento al cliente tipica del B2c, dall’impatto potenzialmente dirompente nel settore» commenta Riccardo Mangiaracina, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Fatturazione elettronica & eCommerce B2b, sulle ricadute negli scambi attraverso strumenti digitali tra le imprese italiane.

Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio l’eCommerce B2b in Italia nel 2017 valeva 335 miliardi, con un incremento dell’8% rispetto al 2016, ma ha un’incidenza ancora marginale pari ad appena il 15% dei 2.200 miliardi di euro di scambi complessivi tra le aziende. È maggiore, invece, l’incidenza dell’eCommerce B2b di aziende italiane verso imprese estere, pari a 130 miliardi, con una penetrazione del 26% sui 500 miliardi di transato estero, che comunque ci posiziona solo al ventesimo posto tra i Paesi europei. Particolarmente indietro sono le Pmi: solamente il 7,9% vende online contro una media europea del 17%, solo il 5,8% del fatturato deriva da vendite online (contro una media Ue del 10,3%) e solo il 6% vende online in altri paesi europei (contro l’8,4%).

Impatto su domanda e offerta nel B2B
«Con Amazon Business è presumibile attendersi un impatto sia sulla domanda che sull’offerta di eCommerce B2b – prosegue Mangiaracina –. Da un lato, c’è un nuovo punto di riferimento per l’impresa che acquista, che ha accesso a un’ampia gamma di referenze, a nuove categorie e a nuovi fornitori anche esteri. Dall’altro, c’è un nuovo strumento di vendita per aziende B2b che prima di oggi non potevano utilizzare il portale rivolto al consumatore. Se Amazon riuscirà a mantenere la sua visione customer centrica, offrendo anche alle imprese l’efficacia di servizi già conosciuti dai consumatori, dal customer service alla possibilità di reso o sostituzione dei prodotti, i volumi potranno essere importanti: un impulso significativo alla crescita di un settore che in ogni caso è destinato a conoscere un aumento fisiologico nei prossimi anni».

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