Amedei Toscana (Ferrarelle) ricicla le bucce di cacao per fare la carta
Fiore all’occhiello della politica Esg. L’obiettivo è di incrementare l'utilizzo di questa tipologia di carta nel packaging
di Silvia Marzialetti
2' di lettura
Bucce di cacao utilizzate per produrre carta da imballaggio. E’ il processo virtuoso intrapreso da Amedei Toscana, azienda italiana specializzata nella produzione di cioccolato artigianale, rilevata nel 2017 da Ferrarelle, che di questa “buona pratica” ha fatto il fiore all’occhiello della propria politica Esg.
Lo si apprende dal bilancio di sostenibilità 2022 della società benefit, quarto player nel settore delle acque minerali in Italia, appena pubblicato e che si contraddistingue per un salto dell’indice Bia (Benefit impact assessment) di 6,3 punti rispetto al 2021. Premiata più volte con il Golden Bean dalla Academy of Chocolate di Londra (una delle istituzioni internazionali più qualificate nel mondo del cioccolato), Amedei Toscana copre una vastissima gamma di prodotti che vanno dalle tavolette alle praline. Oggi il brand è conosciuto in oltre 30 Paesi.
Il progetto “Flora Cacao” lanciato da Ferrarelle per l'azienda ha portato nel 2022 al conferimento di circa 10.340 kg di bucce di cacao, che hanno generato circa 6mila kg di carta. Per il 2023 - si legge nel rapporto di sostenibilità - l'obiettivo è di incrementare l'utilizzo di questa tipologia di carta nel packaging, valutandone l'estensione anche a nuovi prodotti. «La sostenibilità è un aspetto non derogabile e una priorità che deve diventare fondante per qualsiasi impresa, soprattutto nell’ottica più ampia del sistema pianeta di cui tutti condividiamo la responsabilità» commenta Michele Pontecorvo Ricciardi, vice-presidente di Ferrarelle società benefit. «Noi abbiamo intrapreso da anni questo cammino e non intendiamo fermarci, speriamo che la nostra storia possa essere una conferma che un modo responsabile ed etico di fare impresa con successo è possibile». Sempre nel solco di questa matrice green, nel 2022 Ferrarelle ha impiegato una quota di R-Pet pari a 9.833 tonnellate, in crescita del 17% rispetto al 2021. A questo si è affiancato un modello di approvvigionamento responsabile, che passa attraverso un’accurata selezione dei fornitori, che nel 2022 hanno toccato quota 1.311, con una spesa complessiva di quasi 205 milioni di euro.
Dall’analisi dell’andamento dell’esercizio 2022, per la società cui afferiscono anche i marchi Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Natía, Santagata, Roccafina, emerge un quadro positivo, sia in termini di volumi, che di fatturato. Quest’ultimo è passato dai 221 milioni di euro del 2021, ai quasi 239 milioni di euro del 2022: una crescita - fa sapere l’azienda - guidata dalle performance dei brand in tutti i canali di vendita, rafforzata da una stagione meteorologicamente eccellente e dagli aumenti di listino necessari per compensare il forte aggravio dei costi di energia, trasporti e materie prime.
La società è in espansione anche nei Paesi in cui esporta: Usa, Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Russia, Israele, Giappone, Hong Kong, Taiwan.
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