Amministrative, affluenza in calo nel primo giorno: alle 23 è al 41,65% (-19,8% sul 2016)
Va ricordato che alle precedenti del 5 giugno 2016 si è votato in un solo giorno
I punti chiave
- Affluenza in calo nel primo giorno di votazione
- Percentuali in calo nei principali capoluoghi: Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna
- Segno meno anche per l’affluenza alle regionali in Calabria
- Alle 23 affluenza suppletive 25,64% a Siena, 33,52% a Roma
- Nel primo giorno di votazioni seggi aperti dalle sette alle 23
- «Votate dopo», in alcuni seggi Roma è stato caos schede
- Berlusconi rompe silenzio, centrodestra unito. E rilancia primarie
- Il rogo del ponte di ferro a Roma irrompe nella domenica elettorale
- Il primo sindaco eletto nel bresciano
- Imperia, altri 3 sindaci certi dell’elezione
- In Molise sindaco rieletto con urne ancora aperte
- Benevento, ai seggi elettore di 101 anni
5' di lettura
È il secondo tempo della partita elettorale. Una partita che potrebbe esprimere il giudizio degli elettori sull’alleanza M5s-Pd nel centrosinistra, e su una leadership nel centrodestra sempre più contesa tra Lega e Fratelli d’Italia. I seggi sono tornati aperti dalle 7 di questa mattina, lunedì 4 ottobre, fino alle 15 per la consultazione elettorale per il rinnovo di 1.192 amministrazioni comunali, per le suppletive della Camera e per le regionali in Calabria. Sono 12.147.040 gli elettori chiamati alle urne, distribuiti in 14.505 sezioni.
Affluenza in calo nel primo giorno di votazione
Il primo giorno di votazioni, domenica 3 ottobre, ha registrato un’affluenza in calo di oltre 19 punti percentuali (19,8) nel primo giorno delle votazioni per il rinnovo di 1.192 amministrazioni comunali (sindaco e consiglio). Il dato complessivo dei votanti alle ore 23 rilevato dal Viminale per le elezioni comunali è del 41,65%. Nel 2016 era stato del 61,49%.
Tuttavia il netto calo dell’affluenza alle urne che emerge dal confronto con le elezioni di cinque anni è da prendere con la massima precauzione visto che questa volta si vota in due giorni (domenica 3 e lunedì 4 ottobre), a differenza di quando accadde nel 2016, quando si votò un giorno solo. Solo alla chiusura dei seggi, pertanto, si capirà quanto aver votato ad autunno, una novità rispetto ai frequenti test di primavera inoltrata, avrà influito sulla partecipazione. L’affluenza è andata aumentando nel corso della giornata: 12,66% alle 12 (era 17,99 cinque anni fa), 33,16 alle 19 (era 45,64% nel 2016).
Percentuali in calo nei principali capoluoghi: Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna
Se si guarda ai dati dell’affluenza alle 23, viene fuori che i principali capoluoghi di provincia in questa prima giornata di votazioni hanno registrato un calo considerevole: Roma (37,64%, contro il 57,96% della precedente tornata, il 5 giugno 2016, quando però si votava in un solo giorno). A Milano l’affluenza si è fermata al 38,68% (era 55,91 nel 2016). A Napoli (37,07%, contro il 57,60% della precedente tornata elettorale). A Torino: alle ore 23 ha votato il 38,24%, contro il 58,62 di cinque anni fa. Resta bassa l’affluenza alle urne anche a Bologna: 36,16% (era 60,08 nel 2016).
Segno meno anche per l’affluenza alle regionali in Calabria
Comuni, ma non solo. È stata confermato anche dalla rilevazione delle 23, il calo di votanti in Calabria. L’affluenza nella regione è stata del 30,87 contro il 44,33 della stessa ora del gennaio 2020, quando però si votava in un solo giorno.
Alle 23 affluenza suppletive 25,64% a Siena, 33,52% a Roma
Alle ore 23 l’affluenza per le elezioni suppletive della Camera si attesta al 25,64% nel collegio di Siena (uninominale Toscana 12, dov’è candidato il segretario del Pd Enrico Letta). Nel collegio di Roma-Primavalle (uninominale Lazio 1- 11) è al 33,52%, qui gli elettori sono andati alle urne anche per la amministrative.
Nel primo giorno di votazioni seggi aperti dalle sette alle 23
Nel primo giorno di votazioni i seggi elettorali si sono aperti alle sette e si sono chiusi alle 23. Oltre 12 milioni gli elettori chiamati a esprimere il proprio voto ( 12.147.040), distribuiti in 14.505 sezioni. Al voto 21 capoluoghi, 6 di regione e 15 di provincia. Occhi puntati su Torino, Milano, Napoli, Bologna e Roma. Il secondo giorno delle votazioni sarà oggi, lunedì 4 ottobre, con seggi aperti dalle 7 alle 15 (guarda lo Speciale per seguire i risultati elettorali di Comunali e Regionali). Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 17 e 18 ottobre. Nel primo giorno di votazioni Fratelli d’Italia e Sinistra ecologista hanno denunciato disservizi in alcuni municipi di Roma, con schede non corrrette.
«Votate dopo», in alcuni seggi Roma è stato caos schede
Schede e registri sbagliati, verbali con i prestampati mancanti, elenchi dei candidati fuori ai seggi stampati male: alle 7 hanno aperto le urne nella Capitale ma in diversi seggi di Roma è scattato a stretto giro il caos. In alcuni casi gli elettori sono stati invitati a «tornare a casa e venire più tardi». I disservizi sono stati segnalati e riscontrati nelle sezioni di alcuni municipi della Capitale, come nel III; nell’VIII; nel XIII; in XIV e in XV.
Berlusconi rompe silenzio, centrodestra unito. E rilancia primarie
Dopo aver votato nel seggio milanese di Via fratelli Ruffini, a due passi dal Cenacolo vinciano, accompagnato dal collaboratore e amico di sempre Fedele Confalonieri, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha rotto il tradizionale silenzio elettorale. «Non parliamo di Quirinale. Il centrodestra è unito - ha sottolineato -: dobbiamo fare la federazione anche con Fdi. I candidati? La prossima volta li dobbiamo selezionare con scelte democratiche». Nel complesso, tutti i leader politici, che hanno votato nella mattinata di domenica 3 ottobre, si sono limitati nelle dichiarazioni, lanciando al massimo un appello alla partecipazione, pur di scongiurare il rischio dell’ astensione di massa. L’unico che invece non ha resistito alla tentazione di parlare, complice forse il lungo silenzio post-covid, è stato proprio il Cavaliere. Oggi come accaduto già altre volte in passato. L’ ex premier, in pieno recupero fisico («sto bene», ha detto ai cronisti) ha annunciato che dopo tanto tempo, già la settimana prossima, tornerà a Roma, dove ha fatto capire di voler recuperare a pieno servizio la leadership di Forza Italia.
Il rogo del ponte di ferro a Roma irrompe nella domenica elettorale
Anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, è intervenuta nel primo giorno elettorale: ha postato un video sui social di primo mattino sul caso Fidanza sollevato dall’inchiesta di Fanpage, un caso definito dalla presidente di FdI una «polpetta avvelenata alla vigilia del voto». Anche il rogo che ha semidistrutto il ponte di ferro, sull’Ostiense a Roma, ha in qualche modo provocato commenti, a urne aperte. Sempre Meloni ha infatti attaccato in un tweet solo la ministra dell’Interno e la sindaca uscente di Roma: «Sembrerebbe che l’incendio sia scoppiato in un accampamento abusivo. Una Nazione dove regna l’illegalità grazie al ministro Lamorgese. Roma nel degrado grazie alla giunta Raggi».
Il primo sindaco eletto nel bresciano
Una curiosità della prima giornata di votazioni: il primo sindaco eletto è in provincia di Brescia. È a Ono San Pietro, in Valle Camonica dove Fiorenzo Formentelli, era il candidato dell’unica lista che si è presentata alle amministrative. Nel Comune della media Valle Camonica, è stato superato il quorum del 40% degli aventi diritto al voto (ovvero 319 persone).
Imperia, altri 3 sindaci certi dell’elezione
Salgono a 13 su 15 i Comuni con lista unica, che hanno superato il quorum dell’affluenza (40 per cento più uno degli aventi diritto al voto alle urne) e che quindi hanno già il loro sindaco. Dopo i dieci sindaci certi dell’elezione sulla base dell’affluenza alle ore 19, se sono aggiunti altri tre in base all’affluenza alle ore 23. Mentre restano ancora sotto il quorum gli altri due Comuni con un solo candidato: Apricale (30,97 per cento l’affluenza) con Silvano Pisano a caccia del terzo mandato e Diano Castello (34,97 per cento) con Romano Damonte che cerca la riconferma. I tre nuovi sindaci, invece, sono: Massimiliano Mela, riconfermato a Borgomaro (40,32 per cento); Mattia Gandolfi a Prelà (41,87 per cento) e Stefano Damonte a Villa Faraldi (41,26 per cento). Sulle ventuno amministrazioni al voto ne restano altri sette con più di una lista. Nessuno, tuttavia, andrà al ballottaggio, trattandosi di Comuni al di sotto dei quindicimila abitanti. Il più importante è Diano Marina (circa 5.800 abitanti), dove il sindaco uscente ed ex deputato della Lega Nord, Giacomo Chiappori, dopo due mandati ha lasciato il posto al suo vice Cristiano Za Garibaldi. I suoi avversari sono il generale di brigata degli Alpini (in congedo), Marcello Bellacicco e il comandante della polizia municipale di Alassio, Francesco Parrella, entrambi con liste civiche.
In Molise sindaco rieletto con urne ancora aperte
Nel primo giorno delle elezioni comunali in Molise c’è già un sindaco praticamente rieletto. È il caso del primo cittadino uscente di San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso), unico candidato in corsa. Per dare validità al voto era necessario superare il quorum del 40 per cento di votanti alle urne e alle 23 di domenica 3 ottobre in paese l’affluenza è stata del 52 per cento.
Benevento, ai seggi elettore di 101 anni
Un’altra curiosità: si chiama Angelo Capozzi, 101 anni, l’elettore più anziano che si è recato ai seggi per esercitare il diritto di voto a Benevento dove si vota per eleggere il nuovo sindaco e consiglio comunale.
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