Amministrative, il centrodestra governa otto capoluoghi su 16 e punta a strappare Ancona e Brescia al centrosinistra
In Sicilia e Sardegna si voterà il 28 e il 29 maggio (eventuale ballottaggio domenica 11 e lunedì 12 giugno). Alleanze alla prova con l’incognita astensionismo, in continua crescita nelle ultime consultazioni
di Andrea Carli
I punti chiave
3' di lettura
Il primo grande appuntamento delle elezioni amministrative di primavera è oramai alle porte. Sono più di sei milioni (6,3) i cittadini italiani che potranno esprimere il proprio voto nella prossima tornata di elezioni amministrative. L’appuntamento è per il 14 e il 15 maggio. Andranno al voto 598 comuni di regioni a statuto ordinario, 91 sopra i 15.000 abitanti, e 16 capoluoghi di provincia (Vicenza, Treviso, Sondrio, Brescia, Imperia, Siena, Massa, Pisa, Latina, Ancona, Brindisi, Teramo, Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani). Di questi, otto amministrazioni uscenti sono del centrodestra (Vicenza, Treviso, Sondrio, Imperia, Siena, Massa, Pisa, Ragusa); 5 del centrosinistra (Ancona, Brindisi, Brescia, Teramo, Trapani), due sono gestite da un commissario prefettizio (Latina e Catania) e una da Azione (Siracusa).
In Sicilia e Sardegna (in questa seconda regione i comuni al voto sono 39) si voterà il 28 e il 29 maggio (eventuale ballottaggio domenica 11 e lunedì 12 giugno). Alleanze alla prova, dunque, con l’incognita astensionismo, in continua crescita nelle ultime consultazioni. Alle amministrative del giugno 2022 ha votato infatti il 54% degli aventi diritto, il 5,4% in meno rispetto alla precedente tornata.
Ultimi giorni di campagna elettorale, Meloni torna in piazza
Le agende sono fitte di impegni e i leader schizzano da una parte all’altra del Paese senza sosta. Per il governo Meloni l’appuntamento con le urne ha il sapore di una cartina di tornasole sul livello di consenso su cui può contare la maggioranza. Questi ultimi giorni di campagna elettorale vedranno la premier tornare alla piazza: lunedì 8 maggio sarà ad Ancona, il 12 a Brescia (ci saranno anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani) , il 26 a Catania. Il candidato ad Ancona è di Forza Italia, a Brescia della Lega e a Catania di Fratelli d’Italia. Nel caso di Ancona e in quello di Brescia il centrodestra punta a dare una spallata alle amministrazioni uscenti targate Pd. In queste due città (e a Vicenza) sono alleati centrosinistra e Terzo polo.
Pd e M5s a braccetto solo su sei capoluoghi di provincia
Prove di dialogo tra Pd e M5s: l’accordo elettorale tra le due forze politiche è stato siglato solo in sei capoluoghi di provincia (Brindisi, Latina, Pisa, Teramo, Catania e Siracusa). Un’intesa è stata raggiunta anche per le regionali in Molise previste a fine giugno. Conte e Schlein saranno entrambi in Campania, con almeno due tappe coincidenti: Marcianise e Scafati. Le amministrative sono dunque un’occasione per una prova di forza interna al centrosinistra, che di recente ha battuto il centrodestra a Udine.
In Sicilia il 28 e 29 maggio sfida in 4 grandi città
Sono 23 gli aspiranti sindaci, e 81 le liste collegate, per la sfida elettorale nelle quattro grandi città siciliane al voto il 28 e 29 maggio: Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani. In totale i Comuni alle urne sono 128, quindici quelli con popolazione superiore ai 15mila abitanti, con eventuale ballottaggio l’11 e 12 giugno. Il centrodestra si presenta compatto, tranne a Trapani dove non c’è la lista della Lega, perché Mimmo Turano (assessore nel governo Schifani), nonostante abbia garantito fedeltà alla coalizione, non è riuscito a convincere molti dei “suoi” a schierarsi con Maurizio Miceli (FdI), appoggiato dal resto del centrodestra. Pd e M5s sono alleati solo a Catania e Siracusa, mentre a Trapani e Ragusa si sfidano a viso aperto.
Il caso Catania
I fari sono puntati su Catania: sette i candidati a sindaco e 19 liste per il consiglio comunale. Pd e M5s, con sei liste che raggruppano l’area progressista, sostengono Maurizio Caserta, che tra gli assessori designati ha indicato, tra gli altri, l’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Il centrodestra si è unito, con sette liste, attorno all’avvocato Enrico Trantino, tra gli assessori designati c’è Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia. Gli altri cinque candidati sono Gabriele Savoca (due liste legate al movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca), Vincenzo Drago del Psdi, il consigliere comunale uscente Lanfranco Zappalà, Giuseppe Giuffrida (con lui l’associazione “Catania risorge” e l’ex pm Antonio Ingroia) e l’avvocato Giuseppe Lipera, in passato legale di Bruno Contrada.
A Siena, Massa e Pisa il centrosinistra tenta la riconquista delle vecchie roccaforti
Siena, Massa, Pisa saranno tra le città capoluogo al voto il prossimo 14 e 15 maggio quelle dove si concentrerà l'attenzione politica anche a livello nazionale. Storicamente governate dal centrosinistra, la scorsa tornata elettorale del 2018 passarono a sorpresa al centrodestra a trazione leghista. Ora il Pd a guida Elly Schlein proverà a riconquistare queste ex roccaforti. Al centrodestra, in questa occasione a trazione Fdi, il compito di mantenere questi bastioni.
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