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Amorim Cork, l'innovazione dà nuova vita al sughero

Tappo, pannello isolante, componenti o combustibile: così la filiale italiana del colosso mondiale, ha sposato gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030

di Davide Madeddu

Carlos Veloso Dos Santos

2' di lettura

L’ambiente e le persone. La robotica e l’innovazione. E il sughero, «una delle materie prime più sostenibili del 21esimo secolo» che una volta estratto dagli alberi diventa tappo, pannello isolante e anche combustibile. È il punto di forza di Amorim Cork Italia, azienda con sede nella Marca trevigiana, controllata dal colosso mondiale del sughero. «Credo - premette Carlos Veloso dos Santos, fondatore di Amorim Cork Italia - che sostenibilità sia una filosofia di vita per ognuno di noi. Il nostro gruppo è sostenibile per natura». Nell’arco di dieci anni l’azienda è diventata una delle più importanti nella commercializzazione dei tappi in sughero a livello nazionale e internazionale. Nel 2011 ha anche ideato e promosso l’iniziativa Etico, un programma di riciclo che, grazie alla cooperazione con Onlus presenti sul territorio nazionale, raccoglie i tappi in sughero usati per dare loro una seconda vita. «Abbiamo una convenzione con 45 Onlus che vengono ricompensate per l’attività di recupero dei tappi già usati - spiega - e noi diamo una nuova vita a questo materiale». Da questo progetto nasce Suber, una collezione di oggetti di interior design che unisce sostenibilità ambientale, sociale ed economica. «Oggi - aggiunge - abbiamo una sostenibilità trasversale che va dall’aspetto ambientale e la sua qualità alla giustizia sociale per arrivare alla prosperità economica. E cerchiamo di interpretare in maniera intensiva questi tre pilastri».

Il cammino dell’azienda, fondata nel 1870 e che oggi vanta un fatturato di 1 miliardo e 21 milioni di euro, è tutto in crescita. La produzione è passata da quella dei tappi a tutti gli altri elementi che si possono realizzare con il sughero, pannelli isolanti o componenti per aerospazio e automotive compresi. In campo anche l’innovazione e la robotica: « Abbiamo brevettato - dice - un sistema per decorticare». E poi i programmi per il futuro.

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«Lavoriamo - spiega - sui 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 e abbiamo fissato entro quella data i target del 100% dei lavoratori formati, zero discriminazione, 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili, zero incidenti e zero impatto del packaging». Inoltre l’azienda punta a realizzare una coltivazione intensiva di sughero. Con 8.700 ettari di foreste e un milione e mezzo di nuovi alberi che saranno piantati nei prossimi 4 anni e che, grazie alla tecnica di coltivazione e irrigazione, cresceranno in 22 anni anziché 43.

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